Steve Bannon, l’ex guru politico dell’ex presidente Donald Trump, si è costituito questa mattina poco dopo le 9 negli uffici della Procura Distrettuale di Manhattan. È stato formalmente accusato di aver frodato 430 donatori residenti a Manhattan per 33.600 dollari, mentre in tutto lo Stato di New York le persone truffate sarebbero più di 11.000 per un ammontare di oltre 730.000 dollari. Nello specifico le accuse contro Bannon sono di riciclaggio, truffa e cospirazione per commettere un crimine in associazione con altri.
Il District Attorney di Manhattan, Alvin Bragg e l’Attorney General dello Stato di New York, Letitia James, hanno tenuto una conferenza stampa dopo l’incriminazione. Bragg ha detto che Bannon “è stato l’architetto di uno schema multimilionario per frodare migliaia di donatori in tutto il Paese, tra cui centinaia di residenti di Manhattan. È un crimine realizzare un profitto mentendo ai donatori e qui a New York devi rispondere delle tue azioni”, ha detto il District Attorney.
Letitia James, il cui ufficio per queste indagini si è unito a quello del procuratore distrettuale, ha affermato che Bannon “ha abusato delle opinioni politiche dei suoi donatori per sottrarre loro milioni di dollari” e “ha mentito ai suoi donatori per arricchire se e i suoi amici”.
Le stesse accuse erano state presentate due anni fa dagli inquirenti federali che arrestarono Bannon per le quali la magistratura federale lo rinviò a giudizio, ma il caso venne bloccato dal perdono giudiziario di Trump che lo graziò il giorno prima di lasciare la Casa Bianca. Il presidente ha la facoltà della grazia per i reati federali, non per quelli statali e per questo Bannon è stato incriminato oggi solo per i reati commessi ai danni dei cittadini residenti a New York. Non si sa se altri Stati dell’Unione, i cui cittadini sono stati truffati, si assoceranno al procedimento giudiziario o se aspetteranno la conclusione del processo per poi incriminarlo.
Bannon ha detto che il procuratore distrettuale Alvin Bragg “ha ora deciso di perseguire queste false accuse contro di me 60 giorni prima delle elezioni di Mid Term”, accusando il procuratore democratico di prenderlo di mira perché Bannon e il suo programma radiofonico sono popolari tra i sostenitori repubblicani di Trump.
Gli agenti federali arrestarono Bannon il 20 agosto 2020. Era a bordo del lussuosissimo yacht “Lady May” ancorato a Westbrook, in Connecticut. Barca costata al finanziere cinese latitante Guo Wengui, 28 milioni di dollari. Guo Wengui all’apice della sua carriera, era la 73ª persona più ricca della Cina. Da Pechino è stato accusato di corruzione e di altri reati ed è fuggito negli Stati Uniti alla fine del 2014, dopo aver saputo che sarebbe stato arrestato per corruzione, rapimento, riciclaggio di denaro, frode e stupro. Ha collaborato con Steve Bannon tra il 2018 e il 2020, creando insieme due progetti multimediali quali G News e GTV Media.
Nell’atto di incriminazione era stato accusato di aver truffato migliaia di investitori convinti che le loro donazioni sarebbero andate al progetto per costruire il muro al confine con il Messico. Donazioni usate invece per pagare stipendi a lui stesso e a un suo aiutante, e per spese personali.
Ad aprile altre due persone, Brian Kolfage e Andrew Badolato, coinvolte nel progetto “We Build the Wall” si sono dichiarate colpevoli. La condanna era prevista per questa settimana, ma è stata posticipata a dicembre. Molto probabilmente testimonieranno al processo di Bannon. Un altro imputato,Timothy Shea, invece, è stato processato a giugno, ma il procedimento giudiziario si è concluso senza che i giurati siano stati in grado di raggiungere l’unanimità per il verdetto e si procederà ad un nuovo processo.
Steve Bannon, infine, è stato riconosciuto colpevole di oltraggio al Congresso per non aver rispettato l’ordine di testimoniare davanti la Commissione d’Inchiesta sul 6 gennaio 2021. La sentenza dovrà essere emessa il 21 di ottobre.