Elezioni primarie ieri oscurate dalle clamorose rivelazioni del Washington Post sui documenti super segreti ritrovati nella residenza di Donald Trump in Florida. La spy story di Mar-a-Lago ha difatti relegato questa ultima parte del processo politico, in cui si selezionano i candidati che si presenteranno per le elezioni di midterm. In Massachussetts ieri sono stati scelti i candidati che l’8 novembre si contenderanno il posto di governatore. Gli elettori democratici hanno scelto Maura Healey, prima donna e prima gay, che se la vedrà con Geoff Diehl, candidato repubblicano sostenuto da Donald Trump.
Il Massachusetts ha una lunga storia di elezione di repubblicani moderati alla carica di governatore, tutti fiscalmente conservatori e aperti ai cambiamenti sociali, ultimo dei quali è l’attuale primo cittadino dello Styato, Charlye Backer, che ha deciso di non ricandidarsi per la sua nota opposizione all’ex presidente.
Maura Healey, ex giocatrice di basket professionista, è l’attuale Attorney General dello Stato dal 2015. Alle primarie non aveva sfidanti del suo stesso partito. Geoff Diehl, invece, è un ex congressman che sostiene le bugie elettorali di Trump secondo cui la sua sconfitta da parte di Joe Biden nelle elezioni del 2020 sarebbe stata il risultato di brogli elettorali. Ma non solo. Si è opposto all’estensione del voto per corrispondenza per le persone anziane, alle decisioni della Casa Bianca sulla salute pubblica nella lotta alla pandemia e sostiene la decisione della Corte Suprema che ha abrogato il diritto che garantiva il diritto alle donne di scegliere la propria maternità. Per non parlare poi dei matrimoni tra persone dello stesso sesso e sui loro diritti di adozione.
Alle primarie del suo partito era sfidato dal repubblicano moderato Chris Doughty. Il giorno prima delle elezioni l’ex presidente, in un messaggio indirizzato ai suoi sostenitori, ha detto loro di votare per Diehl, che se sarà eletto “governerà il vostro stato con il pugno di ferro per sconfiggere gli estremisti ultraliberali”.
Friends, it's time. It's Primary Day, and the polls are now open. PLEASE VOTE FOR GEOFF DIEHL AND LEAH ALLEN TODAY! Polls are open statewide until 8pm this evening. #mapoli pic.twitter.com/MXzHWxIC2I
— Diehl For MA (@DiehlForMA) September 6, 2022
Nei sondaggi post elettorali tra gli elettori del Massachussetts, la questione dell’aborto è stata determinante per la scelta della candidata democratica, che ha ricevuto i voti in modo trasversale. In gergo viene chiamata la “ondata viola”: il rosso è il colore dei repubblicani, il blu quello dei democratici, e quando gli elettori dei due partiti condividono un contesto sociale come quello della decisione delle donne sulla maternità o i matrimoni tra persone dello stesso sesso, le frange indipendenti e quelle meno conservatrici del Partito Repubblicano votano con i democratici o si astengono. E così Maura Healey ieri ha preso più di 4 volte i voti del suo avversario repubblicano. Un altro messaggio molto forte per i repubblicani, che a novembre vorrebbero riconquistare le maggioranze sia alla Camera che al Senato.
Ma la politica statunitense è ancora stordita dalle clamorose rivelazioni del Washington Post sui documenti sequestrati dall’FBI nella residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in cui vengono descritte le difese militari di un Governo straniero, comprese le sue capacità nucleari. Documenti super top secret a conoscenza di un ristrettissimo numero di persone e che sono normalmente custoditi in strutture segretissime, finiti nella casa-vacanze di Trump in un luogo insicuro, oltre 18 mesi dopo la fine del suo mandato. Solo il presidente e alcuni membri del governo possono autorizzare altri funzionari a conoscere i dettagli di questi dossier top secret, tanto che molti alti dirigenti della sicurezza nazionale non ne sono informati.
Rivelazioni che hanno scosso anche il GOP. Il senatore Chris Stewart, membro della Commissione Intelligence, ha dichiarato a Politico.com che l’inchiesta deve arrivare fino in fondo per capire come una cosa simile sia potuta accadere.

Shawn Turner, ex direttore delle comunicazioni per l’intelligence nazionale intervistato dalla CNN, è stato feroce nelle sue critiche. “Il fatto che solo ora sappiamo che c’erano documenti così riservati e ad accesso limitato sulle capacità di difesa nucleare di un altro Paese portati a Mar-a-Lago è un punto di svolta per quanto riguarda il rischio che rappresenta per la nostra sicurezza nazionale. Che poi questi documenti possano essere stati visti da personale non autorizzato la dice tutta sulle nostre capacità di custodire informazioni relative ai programmi nucleari. Più importante ora è capire come un cosa simile sia stata possibile, identificare o esporre le nostre lacune per quanto riguarda la raccolta di informazioni. Ma c’è di più. Altre persone ora esamineranno queste informazioni. Ed è una cosa estremamente pericolosa. E c’è da scoprire soprattutto il motivo per cui questi dossier così delicati sono stati portati nella casa dell’ex presidente”.
L’ex segretario alla Difesa William Cohen, repubblicano da sempre, ha definito lo scoop del Washington Post un’ulteriore prova che Trump rappresenta una “minaccia chiara e presente alla democrazia”. L’ex procuratore federale Renato Mariotti ha detto che la semplice presenza del documento a casa di Trump è la prova di un grave crimine. “È uno dei segreti più nascosti della nostra nazione”, ha detto Mariotti su Twitter. “Quale possibile giustificazione c’è per prendere e tenere questo documento in un country club?”
William Barr, l’ex Attorney General di Trump, ha detto a Fox News: “Trovare documenti così riservati nella scrivania di Trump insieme ai suoi passaporti è un fatto che lega Trump a quei documenti”. Barr ha aggiunto che Trump dovrà affrontare molto seriamente queste accuse.