La Commissione d’Inchiesta della Camera ha emesso una richiesta di testimonianza per l’ex avvocato della Casa Bianca Pasquale “Pat” Cipollone. Un provvedimento che dopo la testimonianza resa ieri da Cassidy Hutchinson si è reso inevitabile.
Ieri la congresswoman repubblicana Liz Cheney alla conclusione della testimonianza di Cassidy Hutchinson aveva nuovamente richiesto a Pat Cipollone di testimoniare davanti alla Commissione affermando che era importante ascoltarlo direttamente e ha chiesto a Cipollone di farsi avanti dicendo: “Le nostre prove mostrano che Pat Cipollone e il suo ufficio hanno cercato di fare ciò che era giusto. Hanno cercato di fermare una serie di piani del presidente Trump per il 6 gennaio e vorrei sentire la sua versione dell’accaduto”.
Nella sua testimonianza la Hutchinson ha detto che il 3 gennaio 2021 Cipollone le si è avvicinato dopo aver sentito che Mark Meadows aveva lanciato l’idea di andare al Campidoglio dopo il comizio di Trump e le ha detto: “Questa sarebbe legalmente un’idea terribile per noi, avremo seri problemi legali se quest’idea venisse attuata”.
La mattina del 6 gennaio, prima della manifestazione organizzata da Stop The Steal, Hutchinson ha detto di aver visto Cipollone alla Casa Bianca. “Il signor Cipollone mi ha detto qualcosa del tipo: ‘Per favore assicurati che non vadano al Campidoglio, Cassidy, tieniti in contatto con me. Saremo accusati di ogni crimine immaginabile se facciamo ci recheremo lì”.
Secondo NBC News un persona vicina a Cipollone ha detto: “Pat ha collaborato con il comitato con il permesso del presidente Trump, ma ci sono serie preoccupazioni istituzionali e problemi di privilegi, e questi sono stati riconosciuti dal comitato”.
Il giorno dopo la drammatica testimonianza resa da Cassidy Hutchinson alla Commissione d’inchiesta che indaga sul tentativo insurrezionale del 6 gennaio, i media si sbizzarriscono sugli aggettivi per definirla. Devastante, emozionante, potente, storica sono tra i più usati.
I quotidiani più rispettabili, New York Times, Washington Post, Los Angeles Times, Philadelphia Enquirer, Boston Globe, The Atlanta Journal-Constitution, Miami Herald hanno evidenziato come la Hutchinson abbia inchiodato direttamente Donald Trump con l’assalto al Campidoglio e che volesse guidare la rivolta, arrivando addirittura ad afferrare il volante dell’auto presidenziale per costringere chi era alla guida a portarlo sul luogo dell’assalto, innescando anche un diverbio, e quasi uno scontro, con l’autista.
La testimonianza della Hutchinson è arrivata a sorpresa, con una convocazione urgente della Commissione, che aveva preannunciato clamorose rivelazioni. E così è stato.
I due agenti della Sicurezza, Tony Ornato, Assistant Director dei Servizi Segreti, e Robert Engle, l’agente che era alla guida dell’auto, secondo il portavoce dei Servizi Segreti hanno detto di essere pronti a smentire. Da vedere se la smentita sarà fatta davanti alla Commissione quando saranno sotto giuramento.

La testimonianza resa da Cassidy Hutchinson è un duro colpo per l’immagine di Donald Trump e rende sempre più possibile una incriminazione del Dipartimento della Giustizia per l’ex presidente. “È stata una testimonianza potenzialmente consequenziale per qualsiasi azione penale nei confronti di Trump” scrive il New York Times – “perché sapeva che i suoi sostenitori avevano i mezzi per essere violenti quando li ha esortati a marciare verso il Campidoglio – e ha dichiarato di voler andare con loro”.
Finora il ministro della Giustizia Merrick Garland non ha pronunciato una parola. Ma gli interrogatori e le perquisizioni da parte degli agenti dell’FBI, delle persone associate con l’ex presidente fanno capire che le indagini procedono. Nei giorni scorsi sono stati sequestrati i telefoni degli ex avvocati di Trump John Eastman e Jeff Clark.
In un’audizione della commissione questo mese, il legale dell’ex vicepresidente Mike Pence, Greg Jacob, ha testimoniato che John Eastman ha esortato il vicepresidente il 5 gennaio 2021 a sostituire i Grandi Elettori nel tentativo di ribaltare il risultato elettorale. Un piano che sarebbe stato preparato insieme a Jeff Clark e che voleva che la folla di sostenitori dell’ex presidente bloccasse la certificazione elettorale di Joe Biden per poi dichiarare invalide le elezioni presidenziali.
Nella testimonianza di Cassidy Hutchinson, oltre all’ex presidente, ne escono male anche i repubblicani che nonostante in privato si rendano conto delle falsità e dei pericoli che Trump ha rappresentato per la democrazia del Paese ancora si ostinano a difenderlo. Inoltre rilancia i democratici che, secondo gli analisti, da sicuri perdenti nelle prossime elezioni di Novembre ora possono sperare di mantenere le maggioranze sia alla Camera che al Senato.
Specialmente dopo il discutibile verdetto della Corte Suprema sull’aborto che ha risvegliato dal tiepido torpore la base democratica frustrata dall’inflazione e dalla pandemia. Scrive Politico: “L’eredità di Donald Trump è stata processata martedì a Washington. Ma era il suo futuro di leader del Partito Repubblicano ad essere messo alla prova in altre zone del Paese, nelle prime elezioni primarie svolte dopo la decisione Roe v. Wade”.
Cassidy Hutchinson testifies that she was told that as then-President Donald Trump was being driven back to the White House after the Jan. 6 rally that he demanded to be taken to the Capitol and tried to grab the steering wheel from a Secret Service agent. https://t.co/JefVhEsY0b pic.twitter.com/uUyQcnSlLG
— The Associated Press (@AP) June 28, 2022