Gli Stati Uniti sono pronti a intervenire militarmente per difendere Taiwan. A dichiararlo esplicitamente dopo anni di ambiguità strategica è stato il presidente Joe Biden.
Durante una conferenza stampa a Tokyo, il capo di Stato USA ha risposto alla domanda di un giornalista sulla possibilità di un intervento di Washington in caso di attacco cinese a Taiwan. “Assolutamente”, ha dichiarato Biden. “È questo l’impegno che abbiamo preso”.
L’inquilino della Casa Bianca, in trasferta in Estremo Oriente da venerdì scorso e appena arrivato in Giappone per incontrare il premier Fumio Kishida, ha chiarito che la posizione della Casa Bianca rimane coerente con la one-China policy. In ossequio a quest’ultima, dal 1979 gli Stati Uniti riconoscono la Cina continentale (quella di Pechino) come l’unica Cina legittima, non mantenendo relazioni diplomatiche formali con Taiwan.
Tuttavia, la Casa Bianca è in profondo disaccordo con Pechino proprio sul futuro di Taipei. Per la Cina, l’isola è considerata “una provincia ribelle” che, in quanto parte integrante del territorio cinese, è destinata ad essere ri-annessa nel breve-medio periodo. Washington è invece a favore dell’indipendenza della Cina insulare, che dal 1949 rivendica la propria indipendenza rispetto al vicino comunista. “L’idea che (Taiwan) possa essere presa con la forza, solo con la forza, non è appropriata”, ha affermato Biden.
L’affermazione di Biden segna un drastico cambio di atteggiamento nei confronti di Taiwan. Fino ad oggi, la Casa Bianca aveva evitato di formulare una esplicita promessa di intervento nei confronti di Taiwan. Gli statunitensi avevano invece optato invece per una politica di “ambiguità strategica”, improntata piuttosto su un supporto politico ed economico all’isola contesa.
Alcuni funzionari dell’équipe di Biden, evidentemente colti di sorpresa, hanno tentato di calmare le acque facendo intendere che le affermazioni del presidente non indichino un cambiamento significativo di politica estera.
Il ministero degli Esteri di Taiwan ha espresso gratitudine a Biden per le sue dichiarazioni. Secca invece la replica di Pechino: “Sulle questioni che riguardano gli interessi vitali della Cina, come la sovranità e l’integrità territoriale, non ci sono compromessi o concessioni”, ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Wang Wenbin.
Nella stessa conferenza stampa, peraltro, Biden ha dichiarato che la sua amministrazione potrebbe abolire alcuni dazi commerciali sulla Cina imposti dal precedente esecutivo di Donald Trump. “La revoca (delle tariffe) è in esame”, le sue parole.
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