“Conosco molto bene Vladimir Putin, e con l’amministrazione Trump non avrebbe mai fatto quello che sta facendo ora – nemmeno per idea!”. Ne è sicurissimo l’ex presidente statunitense Donald Trump, intervistato martedì nella trasmissione radiofonica conservatrice The Clay Travis and Buck Sexton Show dalla sua residenza di Mar-a-Lago, Florida.
Secondo il magnate newyorkese, gran parte della colpa per l’escalation militare in Ucraina è dovuta al fatto che, grazie a “elezioni truccate”, alla Casa Bianca c’è il suo avversario Joe Biden, “un candidato che non dovrebbe essere lì, un uomo che non ha idea di quello che sta facendo”.
“Mi sono detto: ‘Quest’uomo è geniale’. Putin dichiara l’indipendenza di una grande porzione dell’Ucraina. Ma quanto è intelligente?”, ha commentato Trump in riferimento alla decisione del Cremlino di riconoscere formalmente le due sedicenti repubbliche popolari di Doneck e Luhans’k, nel Donbass.
“E ora (Putin) andrà a fare il peacekeeper con il contingente di pace più forte che abbia mai visto. Potremmo usarlo noi al nostro confine meridionale…”, ha aggiunto Trump, riferendosi all’afflusso di truppe russe nell’est ucraino ufficialmente con funzione di peacekeeping.
The Donald non lesina elogi al capo di Stato russo: “un tizio molto astuto” che Trump dice di conoscere “molto, molto bene”. Durante gli anni della sua amministrazione, il rapporto con Putin è stato assai cordiale secondo il repubblicano: “Gli piacevo. Lui mi piaceva. Voglio dire, lo sapete che è un tipo tosto, ha un sacco di grande fascino e di orgoglio. E lui ama il suo Paese”.
Il numero di elogi riservati a Putin è però inversamente proporzionale alle opinioni sull’attuale amministrazione democratica, accusata di immobilismo e di incapacità. “Sapete qual è stata la risposta di Biden (alla crisi ucraina)? Nessuna. È molto triste”, ha detto l’ex presidente.
Nel corso dell’intervista radiofonica, Trump si è inoltre concentrato su altri dossier spinosi. A partire dalle ondate migratorie provenienti dal Centro America: rispondendo a una domanda sulla possibilità che gli Stati Uniti vengano trascinati da Biden in un conflitto militare in Ucraina, Trump ha detto di preferire che l’esercito venga piuttosto “inviato al nostro confine meridionale”.
Altre bordate sparse all’attuale amministrazione sono arrivate in materia di contrasto al Covid-19 e relativamente ai risultati elettorali del 2020, che Trump continua a sostenere sarebbero frutto di brogli. Infine, l’ex presidente ha promosso il suo nuovo social media, TRUTH Social, lanciato sulla rete questa settimana per contrastare l’oligopolio di Twitter e Facebook, da cui è stato espulso a tempo indeterminato.