Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
January 3, 2022
in
Politica
January 3, 2022
0

America sempre più divisa: 4 su 10 scontenti dello stato della democrazia

Il sondaggio di Washington Post e Università del Maryland: dem e repubblicani divisi (quasi) su tutto. E un terzo approva l'uso della forza contro le istituzioni

Gennaro MansibyGennaro Mansi
Global Security Experts Ask: “Was the Storming of The Capitol an Inside Job”?

Attack on Capitol Hill. January 6, 2021. (Wikimedia Commons)

Time: 3 mins read

È passato poco meno di un anno dalla clamorosa incursione armata al Campidoglio, compiuta da sostenitori di Trump mentre il Congresso si preparava a ratificare il risultato elettorale del 2020. Quel 6 gennaio ha segnato una delle pagine più nere della democrazia statunitense e della storia recente americana. Un capitolo da cui si fa ancora fatica a uscire.

A dimostrarlo è un sondaggio condotto dal Washington Post e dall’Università del Maryland su un campione di 1.1101 adulti, incentrato proprio sui drammatici eventi di inizio anno scorso. Un dato spicca su tutti: 4 intervistati su 10 non sono contenti dello stato della democrazia nel Paese, contro una sottile maggioranza del 54% che invece di chiara “molto soddisfatta” o “abbastanza soddisfatta”.

Il dato di fine 2021 costituisce il punto più basso degli ultimi ventennio, partito con una fiducia bipartisan nella democrazia a stelle e strisce al 90% subito dopo gli attentati dell’11 settembre 2001, ma poi costantemente diminuito nel tempo (arrivando, nell’anno della proclamazione di Trump, al 63%).

Gran parte delle domande poste dagli intervistatori ha riguardato l’assalto al parlamento di Washington e il ruolo dell’ex presidente Trump nell’incitarlo. A credere che l’istrionico leader del GOP abbia quantomeno una “buona parte” di colpa è mediamente il 60% degli americani – che include la stragrande maggioranza dei democratici, ma appena il 28% dei repubblicani. Per il resto degli elettori del GOP, Trump ha “poche” o nessuna responsabilità nell’assalto.

Trump parla a sette giorni dall’assalto dei suoi sostenitori al Capitol, contro ogni forma di violenza nelle manifestazioni politiche

Le percentuali fanno il paio con un altro dato eloquente: più di un terzo degli intervistati ritiene che l’uso della forza in funzione anti-governativa sia “giustificato a volte”. A pensarlo è il 34% del campione analizzato – tra cui il 40% dei repubblicani, il 23% dei democratici e il 41% degli elettori indipendenti.

Tornando ai fatti del 6 gennaio, un contrasto netto si registra anche sulla loro qualificazione: per il 78% dei democratici si è trattato di un’incursione violenta. Non dello stesso avviso la maggioranza relativa dei simpatizzanti GOP, il 36% dei quali ha risposto che i manifestanti si sono comportati “perlopiù pacificamente” (qui il contrasto è soprattutto interno ai repubblicani: il 26% concorda infatti con i democratici sulla violenza dei facinorosi).

Passando alla causa scatenante dell’ira trumpiana – le ormai celebri “elezioni truccate” che avrebbero ingiustamente fatto vincere Biden –, la difformità di giudizio tra dem e repubblicani raggiunge il suo apice: l’88% dei democratici e il 74% degli indipendenti credono che le elezioni siano state regolari, mentre il 62% dei repubblicani crede che Biden abbia vinto con l’imbroglio. Di conseguenza, è il 58% dei repubblicani a credere che l’elezione dell’ex vicepresidente di Obama sia illegittima, contrariamente all’opinione dei rimanenti 7 americani su 10.

“Nope”, il 7 novembre 2020, le persone festeggiano la vittoria di Biden ed esprimono il loro dissenso per Trump, Wash Sq, NY (foto di Terry Sanders)

Come fa notare il Washington Post, tuttavia, la delegittimazione dei risultati elettorali altrui è una pratica bipartisan: all’indomani della sconfitta di Hillary Clinton nel 2016, era il 67% dei democratici a credere che Trump non fosse il presidente legittimo.

Non sorprende perciò che il 56% dei repubblicani e il 67% dei democratici non credono che gli esponenti politici dell’altra fazione accetteranno una sconfitta alle elezioni statali. Sull’elettorato attivo, i timori sono speculari: se la maggioranza dei repubblicani teme che il loro voto non venga contato, una rilevante fetta di democratici è preoccupata dagli effetti che gerrymandering e legislazione elettorale avranno sull’effettiva capacità di votare da parte di ogni cittadino.

C’è solo un dato di fatto su cui gli americani di ogni schieramento politico si trovano sostanzialmente d’accordo: l’81% dei repubblicani il 96% dei democratici (e l’84% degli indipendenti) ammette che nel corso dei disordini del 6 gennaio gli assalitori abbiano ferito agenti di polizia.

La sfiducia non coinvolge comunque solo partiti e istituzioni: in un altro sondaggio, condotto dalla società di consulenza Gallup, solo il 55% degli statunitensi ha espresso fiducia nel “popolo americano”. Si tratta del dato più basso (ex aequo con il 2016) degli ultimi 50 anni. Indice di come, quella statunitense, potrebbe essere molto più di una semplice inquietudine istituzionale.

Share on FacebookShare on Twitter
Gennaro Mansi

Gennaro Mansi

Gennaro scrive di attualità e affari internazionali per La Voce di New York. Originario di Battipaglia, dopo aver completato gli studi di diritto comparato a Bologna e a Mosca ha scelto la Grande Mela, dove si è guadagnato il soprannome di 'Urban Cowboy' Gennaro is an international affairs analyst with a background in comparative constitutionalism. Born in southwestern Italy, after having completed his legal studies at Bologna and Moscow's HSE he moved to NYC, earning his distinctive 'Urban Cowboy' nickname

DELLO STESSO AUTORE

La proposta di pace cinese al centro dei colloqui tra Xi e Putin

La proposta di pace cinese al centro dei colloqui tra Xi e Putin

byGennaro Mansi
Fonte cinese a FT, ‘Putin non disse verità a Xi su guerra’

La visita di Xi a Mosca: perché è un momento-spartiacque della guerra

byGennaro Mansi

A PROPOSITO DI...

Tags: democraticidemocrazia USADonald TrumpGopRepubblicanisondaggioUniversità del Marylandwashington post
Previous Post

Il questionario che i partiti dovrebbero fare per scegliere il prossimo Capo dello Stato

Next Post

Brasile, Bolsonaro ricoverato d’urgenza per ostruzione intestinale

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Drone abbattuto, il Pentagono pubblica il video esclusivo dell’impatto

Drone abbattuto, il Pentagono pubblica il video esclusivo dell’impatto

byGennaro Mansi
Austin, se Putin vince rischio proliferazione nucleare

Perché il Pentagono sta “aiutando” Mosca a coprire i suoi crimini di guerra

byGennaro Mansi

Latest News

Sciopero nelle scuole di Los Angeles: lezioni cancellate per 420.000 studenti

Sciopero nelle scuole di Los Angeles: lezioni cancellate per 420.000 studenti

byPaolo Cordova
Almeno 12 morti nel sisma tra Afghanistan e Pakistan

Almeno 12 morti nel sisma tra Afghanistan e Pakistan

byAnsa

New York

NYC Hospital is Aiming to Be Hurricane-Proof, After Lessons Learned Hard Way

NYC Hospital is Aiming to Be Hurricane-Proof, After Lessons Learned Hard Way

byDaniel De Crescenzo
Achille Lauro allo Sheraton davanti a oltre 700 studenti: “Chi sogna vince”

Achille Lauro allo Sheraton davanti a oltre 700 studenti: “Chi sogna vince”

byLa Voce di New York

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
Brasile, Bolsonaro ricoverato d’urgenza per ostruzione intestinale

Brasile, Bolsonaro ricoverato d'urgenza per ostruzione intestinale

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?