Da astro nascente a …stella cadente. Spietato, granitico bacchettone moralista, strenuo sostenitore di Donald Trump, scivola sulle minorenni. Matt Gaentz, deputato repubblicano della Florida, secondo quanto scrive il New York Times, è sotto inchiesta federale per alcune sue relazioni con delle ragazze minorenni. Per ora lo “incastra” un biglietto aereo acquistato per una sua amica diciassettenne con la quale avrebbe avuto rapporti sessuali. Gli inquirenti scavano e affiorano particolari scabrosi sulle sue amicizie. Lui strepita con il giornalista di Fox News Tucker Carlson che si tratta di un tentativo di estorsione organizzato dall’ex funzionario del Dipartimento di Giustizia David McAgee insieme al costruttore Stephen Alfortd che gli hanno chiesto 25 milioni di dollari per il loro silenzio.
Afferma che suo padre, ex senatore statale della Florida, si è incontrato con i ricattatori e che ha cercato di ridurre le richiesta di danaro. “Mio padre su suggerimento dell’Fbi ha registrato tutta la conversazione” afferma a Tucker Carlson “voglio che il Dipartimento della Giustizia rilasci questa registrazione e dia tutti i particolari su questi ricatti effettuati dai loro colleghi”. Grida alla congiura politica e alla vendetta ordita dai democratici, ma l’inchiesta sul suo comportamento venne avviata nel marzo del 2020 dall’Attorney General William Barr, anche lui allora legatissimo all’ex presidente Donald Trump.
Per ora i democratici non hanno mostrato interesse. I repubblicani, invece, ufficialmente non commentano, ma si sono sfogati con il Washington Post a patto che i loro nomi non fossero resi pubblici. “E’ il congressman più malvagio di questa legislatura”, afferma un suo anonimo collega. “Ha una natura perfida” dichiara un altro. “E’ un politico infame. Ha sempre cercato di farsi un nome diffamando quelli che non la pensavano come lui”. Complimenti fatti appunto dai suoi stessi compagni di partito.
Che qualcosa stesse turbando la vita politica di Gaentz lo si era capito alcuni giorni fa quando casualmente annunciò che non si sarebbe ricandidato nella sua circoscrizione in Florida per le elezioni di Mid Term. Motivò la sua decisione affermando che preferiva continuare la sua battaglia politica in altre forme. Una decisione strana in considerazione sia della popolarità che il congressman gode nello zoccolo duro dei sostenitori di Trump, sia dalla stretta vicinanza con l’ex presidente del quale ha decantato le lodi alla passata convention repubblicana. Un “pretoriano” perfetto che dopo la sconfitta elettorale di Trump propagandò insieme a Roger Stone, peraltro suo grande amico, la bugia che le elezioni erano state truccate. Tra i fondatori di “Stop the Steal” ripeteva ad ogni intervistatore di Fox News e Newsmax, dove era frequentemente invitato, che Trump aveva vinto le elezioni e che Joe Biden era un presidente illegittimo. Ma c’è di più. Andò in Wyoming a fare campagna elettorale contro la sua collega repubblicana Litz Cheney poiché nel processo di impeachment dell’ex presidente la parlamentare aveva votato a favore dell’incriminazione di Trump e l’ex presidente lanciò una scomunica contro di lei giurando che quel voto contro di lui le sarebbe costato caro.

Il New York Times scrive che l’indagine su sesso e minorenni prese l’avvio sull’investigazione che gli agenti dell’Fbi stavano facendo su Joel Greenberg, tax collector della Contea di Seminole in Florida e stretto amico di Gaetz e Roger Stone. Su Greenberg su pendono 14 capi d’imputazione, incluso traffico sessuale di minorenni. Greenberg è stato incriminato a giugno dello scorso anno per aver “attratto” e “sfruttato” a scopi sessuali ragazze tra i 14 e i 17 anni. Greenberg inoltre è accusato di aver usato la sua posizione statale per concedere licenze commerciali, false identità e di creare false accuse di abusi sessuali sui minori contro i rivali politici. Gaetz ha confermato al giornale on line Axios di essere “indirettamente coinvolto nella vicenda solo per la sua amicizia”, ma che con le accuse mosse a Greenberg non ha nulla a che fare.
“Non nego di aver contribuito alle spese di donne che ho frequentato quando non avevo una relazione stabile. Ho pagato per biglietti aerei, stanze d’albergo. Sono stato un partner generoso. Penso che qualcuno stia tentando di strumentalizzare questa vicenda solo per scopi politici” ha detto Gaetz. In una nota pubblicata ieri, il deputato ha scritto che sta collaborando alle indagini con l’Fbi. “Nessuna delle accuse circolate nei miei confronti ha un minimo di verità e quelli che hanno diffuso queste calunnie sono parte del tentativo di estorsione”.
Il Washington Post ha contattato l’Fbi per sapere se era in corso un indagine sul congressman. Un portavoce dell’agenzia federale si è rifiutato di fare commenti.