Forse in un colpo solo riusciamo a liberarci del lupo, di Cappuccetto Nero e di ben più di tre porcellini. Intanto Salvini e Meloni, per intenderci. Lupo Ezechiele è già agli arresti domiciliari leghisti: il suo vice Giancarlo Giorgetti gli sta alle costole affinché non dica ulteriori stupidaggini contro Draghi. Occorre dire che Giorgetti ha la testa sulle spalle, non come il suo capo che spesso la perde: è una persona misurata con una certa preparazione amministrativa; è laureato in economia alla Bocconi.
Cappuccetto Nero, la piccola donna dei Fratelli d’Italia, è proprio incavolata nera, con quella boccuccia sempre stretta per la rabbia che, quando si apre, sputa sentenze con un vocione da paura. Si sente costretta a tenere nascosto nel cappuccio quel 15 % promesso dai sondaggi, che potrebbe mangiarsi in un sol boccone con democratiche elezioni. Infatti è perfino dimagrita. In questo Game of Thrones ambiva ad impersonare la Madre dei Draghi e regnare sull’Italia alimentandola con la sua fiamma tricolore di mussoliniana memoria. Ma è arrivato Lui, Draghi, e si spera diverrà presto il Padre dei Draghi se gli italiani cominceranno ad avere un po’ di coraggio e sputare fiamme sulla classe politica ignorante, inetta e inaffidabile.
La ricreazione di questi bimbetti politici è finita! Il presidente Mattarella, chiamando Mario Draghi, li ha messi sotto tutela. Basta giocare “a come se…” e vivere nel fantasy. Hanno fatto finta per troppo tempo. Finta di essere affidabili, onesti e preparati.
Abbiamo toccato il fondo con ministri come Giggino Di Maio agli Esteri che pensava Matera stesse in Puglia; per non parlare dell’ex ministro dei Trasporti Toninelli che ha dichiarato: “Non ci vengano a dire di votare Draghi. Abbiamo fatto di tutto, perfino annientarci negli uffici a lavorare pur di dare una mano a chi ne aveva bisogno”. Questo ha confuso il sistema clientelare, fare favori, con il mettersi al servizio del Paese e non sa cosa voglia dire lavorare. Il ministro dello Sport Spadafora ha dichiarato di non sapere niente di sport…

(Foto di Paolo Giandotti – Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)
In un Paese normale uno che non sa e non si dimostra all’altezza dà le dimissioni per la vergogna. Ma questi sono così ignoranti che nemmeno si vergognano. Conte si è inchinato a Draghi e forse riuscirà a portargli in dote i 5 Stelle, magari anche solo 3; il declassamento era nell’aria oramai. Berlusconi è un imprenditore e sa che solo Draghi può salvare il valore delle sue aziende dallo shopping teutonico; abbiamo visto tutti come i tedeschi si siano comprati mezza Grecia.
Il segretario del Pd Zingaretti, ermetico come il partito che dirige, non disponendo di alcuna condottiera di draghi, sostiene di puntare sul “modello Ursula”, che non si è ben capito se sia un’astronave sulla quale salire o una ballerina con la quale ballare; suona comunque da Luna Park. Ah, ora ricordiamo: si riferisce alla coalizione europeista di Pd e 5 Stelle, lanciata un anno e mezzo fa da Prodi, a sostegno dell’elezione di Ursula von der Leyen.
In verità, i politici italiani sono dei maschilisti, non danno spazio alle donne, e avere una figura femminile amica fuori dai confini nazionali, che non metta il naso fra le loro carte, li rassicura. In fondo a loro interessa comandare sull’Italia; manco sanno dove stia Bruxelles sulla mappa. Tanto poco importa: ci si arriva benissimo in aereo…
Resta da capire se Pinocchio Renzi riuscirà a piazzare la Fata Turchina Boschi a palazzo Chigi. Invece temo che la fatona Bellanova non troverà collocazione, perché i posti al governo sono sempre più ristretti. Ma la grande incognita è proprio Pinocchio, poiché ne ha fatte e dette di tutti i colori. Eppure lui ha affermato: “Ho fatto questa battaglia perché ci credevo. La campagna d’odio l’ho un po’ subita. Ora ho bisogno di serenità”. Può sempre tornare dai sui amici in Arabia Saudita a fare il Laurenz O’Hara cavalcando serenamente un cammello sulle dune: uno in meno. Non ci rammarichiamo che abbia sfasciato il governo, purché Draghi riesca a fare un nuovo governo e non si vada ad elezioni in questo momento di pandemia e di crisi economica. Confidiamo ora nella fine del lock down e l’inizio del lock down per certi politici italiani.