Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
October 3, 2020
in
Politica
October 3, 2020
0

Matteo Salvini alla sbarra: tutti d’accordo sul “Processo silenziato”

Su cosa cade, oggi, questo innaturale sopore? Sulla formale scomparsa del Processo, sulla sua conseguita vanità, strutturale inconcludenza: “impossibilità”

Fabio CammalleribyFabio Cammalleri
Il paradosso Salvini e dei suoi “squadristi patridioti”: un pericolo per la democrazia

Matteo Salvini (Photo by Wolfgang Achtner)

Time: 4 mins read

Che una potenziale “notizia”, sia diventata una “non-notizia”, potrebbe rivelarsi buona cosa: per es. il processo per sequestro di persona ed altro, che oggi, a Catania, si svolgerà a carico dell’ex Ministro dell’Interno Matteo Salvini, davanti il Gup omonimo. Tutto tace. Guardate i giornali, leggete i social, ascoltate i talk. 

Nemmeno l’ombra, come notizia maggiore, fino a tutta la serata di Venerdì:  oggi, si possono leggere vari resoconti cronachistici: l’attesa in Tribunale; i selfies, con e senza mascherina; le manifestazioni pro e contro Salvini; la scontata riproposizione del non luogo a procedere da parte della Procura (perché replica le conclusioni già rassegnate in sede preliminare); il possibile rinvio a dicembre per ragioni istruttorie; la zona del Palazzo di Giustizia blindata, e via enumerando particolari di superficie: più congrui a descrivere un happening, che una questione politica e democratica del massimo rilievo.

Ci possono essere ragioni distinte, per un sottotono così corale.

I sostenitori di Salvini, forse stanno seguendo una qualche indicazione a tenere la bocca chiusa, per non indisporre il giudice.

Gli avversari, lo stesso, per sottrargli un comodo palcoscenico o, comunque, per non concorrere ad accrescerne le luci, ad ampliarne l’eco, le risonanze “vittimarie”, ove ci fosse un allestimento improvviso (la “piega vittimaria”, del resto, anche per indefesso contributo sottoculturale di Salvini, è diventato una specie di must, ormai, del Processo Penale in Italia: per lo più, sul registro lacrimoso, larvatamente vendicativo, o semplicemente recitativo).

Ma, dal momento che il clamore, la ridda, lo schiamazzo persino, e le anticipazioni, le indiscrezioni, il bordello, insomma, sono stati a lungo (e non possiamo certo escludere che presto tornino ad essere) la cifra costituiva della “Giustizia”, specie nei casi “di pubblico interesse” (come se l’interesse all’accertamento giurisdizionale dovesse essere quello stesso di un Rave Party), verrebbe da dire: meglio così. 

Salvini all’arrivo al tribunale di Catania (Immagine da youtube)

D’altra parte, le preoccupazioni, vecchie e nuove, non mancano, sicché, si passi pure ad altro.

Senonché, un tale atteggiamento, sproporzionato nel palindromo silenzio, quanto quello opposto lo è stato nel rumore, sarebbe non solo un’illusione, ma una mezza presa in giro, se non peggio.

Su cosa cade, oggi, questo innaturale sopore? Sulla formale scomparsa del Processo, sulla sua conseguita vanità, strutturale inconcludenza: “impossibilità”. E si badi, la definitiva scarnificazione, persino la fisica evaporazione dei luoghi della “Giustizia”, sono state solo accelerate dal Covid: meglio, condotte al loro ultimo passo.

Lasciamo stare il “Processo Play-Station”, o “da remoto”, che secondo gli immancabili “dotti”, sarebbe una panacea. Certo, “la scomparsa del processo penale”, “deve” implicare, quale suo finale approdo, la sua trasformazione “fictional”: le sofferenze, le speranze, le paure, che costituiscono la rete insuperabile di connessioni fondamentali fra “le persone” del Processo, Pubblici Ministeri, Difensori e Giudice, finché alitano, finché presenziano, costituiscono comunque un ingombro, un ostacolo, per tentazioni e per conseguimenti liquidatori, frettolosi, inumani: che ci sono sempre stati, ma che inflitti attraverso uno schermo (parola “polisemica” quant’altre mai, in questo contesto), saranno, non solo agevolati, ma resi persino più irresponsabili di quanto già non siano: moralmente, psicologicamente, istituzionalmente. Ma lasciamo stare, dicevamo.

Un tale ovattamento, tradisce la mala fede, o almeno il tatticismo, delle parti in causa, d’accordo.

Ma la Magistratura? Santa pazienza: avete occupato ogni istante, ogni millimetro dell’ideale giornata degli italiani, e ora, scusate, togliamo il disturbo? Va benissimo: ma prima, il conto dello spettacolo, per favore.

Consegnate all’Italia e agli italiani, un nome “Palamara”, che ANM e CSM, e, perciò, “i magistrati”, hanno voluto rendere eccezionale; quando invece era riassuntivo: di metodi, di subculture burocratiche, di distanza morale, di interessi e miserie comuni. Tanto che il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, ha potuto mettere, nero su bianco, che la raccomandazione è la grammatica di Vostro Onore. Testualmente: “L’autopromozione non è un illecito”, nemmeno disciplinare.

Sono state liberate legioni di mentecatti, avide e cupide di “prendersi tutto”; appagate di assolvere il loro “disegno politico”, sputacchiando a destra e a manca ogni sorta di insulto e di linciaggio “giudiziariamente giustificato”: contro “la casta”, contro “i neri”,”contro” e basta. 

Avete legittimato la barbarie, e ora, in un comune abbraccio morfinico fra i predetti barbari, i loro vecchi e nuovi ruffiani, e “La Giustizia”, tutti a casa?

Questo silenzio, perciò, Salvini o non Salvini, serve solo ad occultare una responsabilità storica. Che, come ogni responsabilità storica che si rispetti, ipoteca però anche il futuro.

Ormai, “Il Processo”, non “tira” più, come “Perimetro Del Discorso Pubblico”, tutto maiuscolo: perché è stato esaurito. Consumato. Distrutto. Ed allora, è bene che non se ne parli più.

L’omicidio. Il cadavere. L’occultamento. E chi ha bisogno del semplice Processo, e non del “Perimetro”? Crepi pure lui.

Share on FacebookShare on Twitter
Fabio Cammalleri

Fabio Cammalleri

Il potere di giudicare e condannare una persona è, semplicemente, il potere. Niente può eguagliare la forza ambigua di un uomo che chiude in galera un altro uomo. E niente come questa forza tende ad esorbitare. Così, il potere sulla pena, nata parte di un tutto, si fa tutto. Per tutti. Da avvocato, negli anni, temo di aver capito che, per fronteggiare un simile disordine, in Italia non basti più la buona volontà: i penalisti, i garantisti, cioè, una parte. Forse bisognerebbe spogliarsi di ogni parzialità, rendendosi semplicemente uomini. Memore del fatto che Gesù e Socrate, imputati e giudicati rei, si compirono senza scrivere una riga, mi rivolgo alla pagina con cautela. Con me c’è Silvia e, con noi, Francesco e Armida, i nostri gemelli.

DELLO STESSO AUTORE

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

Ilda Boccassini: va bene il libro, ma ora occorre la verità oltre la memoria

byFabio Cammalleri
La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

La cosiddetta trattativa tra Stato e Mafia: un tentativo totalitario

byFabio Cammalleri

A PROPOSITO DI...

Tags: caso Palamaragiustizia italianaMatteo SalviniMatteo Salvini processatoprocesso a Salvini
Previous Post

Seconda settimana dell’Italia agli eventi di UNGA75: ambiente, donne e riforme

Next Post

After the Disastrous Presidential Debate We’re Better Off Sticking with Machiavelli

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Gioie e dolori al Pride 2021: dopo i festeggiamenti, gli scontri con la NYPD

Il reato-padagogo e il DDL Zan: difendere valori giusti senza il tic della galera

byFabio Cammalleri
I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

I “libricini” scritti sui siciliani per preparare le truppe Alleate allo sbarco in Italia

byFabio Cammalleri

Latest News

Il Milan batte la Juventus in una sfida senza emozioni

Il Milan batte la Juventus in una sfida senza emozioni

byPaolo Capoferri
A Montecarlo assolo di Verstappen: Ferrari lontane dal podio

A Montecarlo assolo di Verstappen: Ferrari lontane dal podio

byAndreas Grandi

New York

New York tutela gli obesi: chi li discrimina sarà multato

New York tutela gli obesi: chi li discrimina sarà multato

byClaudia Cosi
Summer in New York City: Let’s Get Outside

Summer in New York City: Let’s Get Outside

byEric Adams

Italiany

Made in Italy come sinonimo di qualità: all’ITA si confrontano gli imprenditori

Made in Italy come sinonimo di qualità: all’ITA si confrontano gli imprenditori

byLa Voce di New York
Intervista a Luisa Todini: “Con il Made in Italy possiamo conquistare gli Stati Uniti”

Intervista a Luisa Todini: “Con il Made in Italy possiamo conquistare gli Stati Uniti”

byNicola Corradi
Next Post
Il dibattito presidenziale è stato un disastro? Meglio far politica ancora con Machiavelli

After the Disastrous Presidential Debate We’re Better Off Sticking with Machiavelli

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2023 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2023
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?