Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
April 19, 2020
in
Politica
April 19, 2020
0

Frank Luntz, ex consulente di Trump, sulle presidenziali USA 2020: “Ho paura…”

Intervista al guru della comunicazione politica USA sulle strategie possibili a Trump e Biden per la Casa Bianca nel mezzo della pandemia coronavirus

Andrea ArlettibyAndrea Arletti
Political Communications Guru Frank Luntz on USA 2020 Election: “I’m Afraid.”

Frank Luntz - Flickr Gage Skidmore

Time: 8 mins read

In English

Come ha fatto Bernie Sanders a perdere la nomination? Chi sceglierà Joe Biden come vice presidente? I media stanno coprendo il Presidente nel modo corretto? Abbiamo parlato di tutto questo e molto altro con l’esperto di comunicazione politica Frank Luntz.

Da oltre trent’anni Frank Luntz è la mente dietro la comunicazione del Partito Repubblicano. Nel 2007 ha pubblicato il New York Times Best Seller, Words That Work: It’s Not What You Say, It’s What People Hear. Oggi gli abbiamo chiesto quali sono le “parole che funzionano” nel 2020, e cosa ne pensa dell’atmosfera politica a pochi mesi dall’elezione presidenziale.

Incominciamo da un problema pressante per la nomination democratica. Come farà Joe Biden a convincere l’ala progressista del Partito Democratico a votare per lui?

“Lo può fare in due modi: o attraverso la scelta del suo vice presidente, o attraverso la piattaforma del partito. Le sue proposte sono cambiate significativamente da quando ha iniziato la sua campagna elettorale un anno fa. È molto più inclusivo sulla sanità, vuole un ruolo più attivo per il governo federale, ha assunto posizioni ‘pro-union’ su tutta una serie di problemi economici che interessano l’ala progressista del partito. In effetti, Joe Biden oggi suona molto come Bernie Sanders nel 2016. Inoltre, è bene ricordare che dall’altra parte c’è Donald Trump, odiato da tutto il Partito Democratico, progressisti inclusi. Ma nonostante questo, ci sarà comunque una minoranza di progressisti, probabilmente intorno all’uno percento, che non voterà Biden per il semplice fatto che “è troppo establishment”. Questa minoranza potrebbe optare per un candidato indipendente alla Jill Stein. Ma tutto sommato penso che il Partito Democratico sarà unito per l’autunno, e questo renderà le cose molto difficili per Donald.”

Joe Biden nell’illustrazione di Antonella Martino

Chi sceglierà come vice presidente Joe Biden? Sia Kamala Harris che Stacey Abrams sono nomi che hanno preso quota ultimamente…

“Deve scegliere qualcuno che abbia esperienza. Stacey Abrams è stata deputata in Georgia, ma non è riuscita a vincere nel suo Stato quando corse per diventare governatrice. Kamala Harris è stata procuratrice generale della California, ma Biden potrebbe non perdonarla. Nei dibattiti democratici l’ha attaccato più volte, provando a minare la sua credibilità tra la popolazione afro-americana – il suo elettorato roccaforte. Se dovessi scegliere, direi la governatrice del Michigan, Gretchen Whitmer. È la scelta più probabile perché è una donna che ha già dimostrato di riuscire a vincere nel suo Stato contro un candidato repubblicano, e potrebbe garantire a Biden ben 18 voti elettorali.

Stacey Abrams non può garantire quei voti, e Kamala Harris viene da uno Stato [California] che Biden vincerà in ogni caso. Quindi credo che Biden sceglierà qualcuno che porti con sé uno Stato e che aggiunga qualche abilità al ticket. E poi ricordatevi che pure il dibattito dei vice presidenti sarà fondamentale. Biden deve portare con sé qualcuno che riesca a duellare con Mike Pence, che è bravissimo nei dibattiti. Whitmer ha già avuto l’esperienza formativa di rispondere a Trump nella replica del Partito Democratico allo State of the Union. Quindi penso che al momento sia lei la frontrunner.”

Cosa deve fare l’ala progressista del Partito Democratico per vincere alle primarie, non essendoci riuscita né nel 2016 né nel 2020? C’è stato un problema con il candidato o con le proposte?

“Bernie Sanders è stato un ottimo candidato con un indice di gradimento molto elevato, ma le sue proposte erano semplicemente percepite come ‘troppo di sinistra’ dall’elettorato mainstream del Partito Democratico. C’è stato un momento nella corsa in cui ho pensato che Sanders sarebbe stato nominato, ma poi il South Carolina ha cambiato le carte in tavola. In fin dei conti, le proposte avanzate da Sanders hanno spaventato parte dell’elettorato democratico che pensava non sarebbe riuscito a battere Donald Trump a novembre. Quasi tutti i sondaggi davano Biden favorito su Sanders nello scontro diretto contro Trump. La componente mainstream del Partito Democratico ha messo l’eleggibilità sopra le singole proposte dei candidati.

Penso sul serio che se oggi si provasse a intervistare l’elettorato democratico, lasciando fuori gli indipendenti e i repubblicani, chiedendo se preferiscono le proposte di Sanders o di Biden, senza menzionare i candidati per nome, vincerebbe Sanders. Ma queste primarie non sono state decise dalle proposte dei candidati. Inoltre, in molti stati del Sud, hanno potuto votare sia gli indipendenti che i repubblicani, e questo ha avuto un impatto tremendo per il successo di Biden. Sono sorpreso che Sanders non sia riuscito ad attrarre l’elettorato afro-americano. Il fatto che Biden abbia difeso i diritti civili degli afro-americani per così tanto tempo lo ha reso il candidato ideale.”

Pensa che il terreno decisivo delle presidenziali 2020 sarà ancora il Midwest oppure saranno stati come Arizona e Georgia?

“Lo Stato del Michigan è il miglior indicatore di chi vincerà. Ha una delle città maggiormente colpite dal covid-19 – Detroit. Ha una comunità accademica che rappresenta l’intero paese – l’Università del Michigan ad Ann Arbour. Ha una città che ha sofferto molto negli ultimi dieci anni e che è passata dal votare repubblicano a votare democratico – Grand Rapids. Ha una delle vecchie città di “old industry” che ora sono state decimate – Flinton. Ha una delle vecchie aree rurali di contadini – Travor City e la parte nord dello Stato. Il Michigan è un microcosmo dell’America, e inoltre ha un governatore democratico ma un congresso in mano ai repubblicani. È il migliore indicatore di chi vincerà nel 2020.

Un altro stato decisivo è il Wisconsin, per gli stessi motivi. Questo è uno Stato che non ha mai votato repubblicano, nemmeno quando c’era Paul Ryan candidato, ma che nel 2016 ha votato Donald Trump, nonostante abbia un governatore democratico e un congresso repubblicano. Questi sono i due Stati che seguo più di ogni altra cosa. L’Arizona è diventato uno “swing state” perché ha molti californiani che si sono trasferiti lì nel corso degli ultimi dieci anni per evitare di pagare le tasse. Non penso che lo Stato della Georgia sarà uno “swing state” nel 2020, ma lo diventerà nel 2024. La Pennsylvania con ogni probabilità tornerà democratico, mentre il New Hampshire, che ha solo quattro voti elettorali, potrebbe essere decisivo. Sembrano pochi, ma ricordiamoci che l’elezione del 2016 è stata decisa da quattro voti elettorali.”

Trump and the Covid-19 pandemic in the USA in an illustration by Antonella Martino

Nell’era del Trumpismo, pensa che il popolo Americano consideri maggiormente i fatti rispetto alle opinioni?

“Le persone stanno dando sempre più valore ai loro fatti, che sono basati sulle loro opinioni, rispetto a dei punti di vista imparziali e oggettivi. Ma questo non sta accadendo solo in America, è un fenomeno mondiale. Fa parte della crescita del populismo. Le persone non scelgono più i loro candidati perché condividono le loro idee, ma perché vogliono contrapporsi a qualcuno che ritengono diverso da loro. Le nostre campagne elettorali stanno diventando più divisive e ostili. L’esempio ideale è quello che è accaduto con la Brexit, dove il popolo non ha tanto votato per l’indipendenza del Regno Unito, ma piuttosto per liberarsi dal controllo Europeo.

Ho paura perché i politici stanno utilizzando le tecniche che io ho imparato 20 anni fa per dividere il popolo piuttosto che unirlo. Non vedo una fine a tutto ciò, anzi, penso che le cose continueranno a peggiorare. Non è solo una perdita dei fatti, ma anche una perdita della legittimità. Quando un popolo incomincia a perdere fiducia verso la democrazia, e di conseguenza verso i propri concittadini, l’intero sistema è in pericolo. E a causa del Covid-19 e di come i governi hanno reagito alla pandemia, non sono mai stato così spaventato che le nostre procedure democratiche possano fallire, come lo sono ora.”

Pensa che i media stiano raffigurando Donald Trump correttamente?

“I reporter stanno trasformando Donald Trump in una vittima. Urlandogli contro e cercando di imbarazzarlo in tutti i modi. I media gli stanno dando la possibilità di dire quello che vuole. Hanno provato ad istigarlo, non accorgendosi che così facendo stanno uccidendo la loro credibilità. Un recente sondaggio di CNBC dimostra che Trump è una delle persone più odiate del paese, e che la maggior parte degli Americani disapprova il suo lavoro alla Casa Bianca. Ma i media sono poco distanti. Non hanno che sé stessi da incolpare. Se continuano ad insultarlo, se continuano a fare domande poco appropriate ad una conferenza stampa alla Casa Bianca, continueranno a trasformarlo in una vittima agli occhi del popolo Americano.”

Se i media tradizionali stanno facendo un lavoro così pessimo, pensa che i social media e le nuove emittenti digitali possano presentarsi come una soluzione?

“È vero che i media tradizionali sono diventati di parte. CNN e Fox News dicono entrambi di chiamarsi “news network”, entrambi dicono che sono imparziali e corretti, ma poi mandano in onda testate che sono super partes quando parla il Presidente. Questo sta influendo sul modo in cui le persone arrivano alle loro conclusioni. So che Fox ha un problema, so che CNN ha un problema, so che MSNBC ha un problema. Ma nonostante questo, continuo a preferirle sopra le nuove emittenti digitali e i social media, perché almeno sui media tradizionali ti fanno vedere qualcosa di reale, che poi viene narrato in base alle preferenze politiche del network. Purtroppo, sempre più spesso, la narrazione avviene prima che la notizia reale venga offerta al pubblico. Ma non mi fido delle emittenti online e dei social media. Se guardi la mia pagina Twitter, faccio di tutto per mostrare ai miei follower sempre tutti i punti di vista per ciascun argomento.”

Nel 2007 ha scritto un libro molto famoso intitolato “Words That Work” – Parole Che Funzionano. Nel 2020, quali pensa che siano le parole che funzionano?

“In questo momento la parola più importante secondo me è: “riconciliazione”. È una parola che viene utilizzata in termini religiosi e in termini culturali. Riconciliazione è quello che deve accadere tra la popolazione Indiana e Pakistana, tra la Palestina e Israele, tra la Grecia e la Turchia, tra la Russia e l’Ucraina. Riconciliazione è la parola numero uno. Secondo, non si può più parlare di capitalismo. Fa pensare subito ai vincenti e ai perdenti, a quelli che hanno tutto contro quelli che hanno poco. Quello che cercano realmente le persone è l’opportunità economica e la libertà economica. L’opportunità di poter fare le proprie scelte e di poter cambiare la propria vita.

Un’altra parola che è molto potente in questo momento è rivitalizzare. Rivitalizzare la nostra economia, rivitalizzare la nostra cultura, rivitalizzare le nostre speranze per il futuro. A questi elementi già esistenti, bisogna donargli nuova vita. E fammi aggiungere una cosa molto rilevante in questo periodo. “Distanziamento sociale” è una locuzione sbagliata. L’espressione corretta è “protezione personale”. Distanziarsi significa chiudersi nei confronti delle altre persone, e questo non è mai stato il nostro obiettivo, che invece è quello di proteggerci l’un l’altro. Siamo rimasti a casa, non per fare qualcosa di buono per noi stessi, ma per fare qualcosa di buono per gli altri. Se qualcuno viene verso di noi, proviamo a camminargli intorno, proviamo a dargli dello spazio, proviamo a dargli la protezione personale necessaria. “Distanziamento sociale” significa: allontanati dalla mia vita. Le parole del ventunesimo secolo devono essere parole di empatia, di comprensione, e spero, di rispetto reciproco.”

Trump nella illustrazione di Antonella Martino

Ora che sono passati quattro anni, può dirci una volta per tutte come ha fatto Trump a battere Hillary Clinton?

“Se Hillary avesse convinto più elettori di Bernie Sanders a votarla sarebbe stata eletta Presidente. È stata particolarmente inefficace con gli uomini bianchi, dai 55 ai 68 anni, senza un diploma universitario, e con poche prospettive di lavoro. Era gente che considerava Hillary condiscendente. Quando è uscito lo scandalo della registrazione di Access Hollywood, questa gente ha riversato il proprio consenso su Donald Trump, perché l’hanno visto come uno di loro. Una cosa che non mi permetterò mai di fare è criticare un supporter di Trump. Questa è gente che soffre economicamente, che ha sempre rispettato le regole, e che non ha mai chiesto un sussidio allo Stato. È gente che vive poco al di sopra della linea di povertà. Ho sempre avuto empatia per loro perché hanno cercato di fare la cosa giusta per tutta la vita mentre i politici gli promettevano la luna e poi non gli davano mai niente. Negli attacchi di Trump verso l’establishment hanno ritrovato la loro voce. Lavoratori e membri del sindacato che hanno votato democratico per tutta la vita, stavolta hanno votato per Trump perché pensavano che li capisse ed erano desiderosi di far sentire la propria voce ignorata e dimenticata per troppo tempo.”

Domanda secca. Chi vincerà nel 2020?

“Non lo so. Ho i Democratici che mi dicono che vincerà Trump, e ho i repubblicani che mi dicono che vincerà Biden. Non so dirti perché, non ho idea di come andrà a finire con il virus. Non so quando riapriremo. Non so che tipo di campagna elettorale imposterà Trump e che tipo di campagna imposterà Biden. Non sappiamo nemmeno se ci sarà un convegno democratico in persona o se sarà virtuale. Non voglio coprire le mie scommesse, ma è una mia responsabilità dirti la verità. E la verità è: che non lo so.”

Share on FacebookShare on Twitter
Andrea Arletti

Andrea Arletti

Andrea si è laureato alla New York University, sede di Abu Dhabi, con un B.A. in Scienze Politiche e Studi Legali. Ha un forte interesse per tutto ciò che concerne la politica statunitense e la comunicazione politica del ventunesimo secolo. Andrea is an Italian student pursuing a Bachelor degree in Political Science and Legal Studies at New York University Abu Dhabi. His interests revolve around U.S. politics and political communication in the 21st century.

DELLO STESSO AUTORE

Coronavirus, per NYC probabile riapertura dall’8 giugno. 5 regioni pronte alla Fase 2

Il sogno americano esiste ancora? Con questo quesito, la Voce sbarca su Clubhouse

byAndrea Arletti
Milan-Inter, il derby tra i tifosi di New York per la supersfida scudetto

Milan-Inter, il derby tra i tifosi di New York per la supersfida scudetto

byAndrea Arletti

A PROPOSITO DI...

Tags: Bernie SandersDemocratic PartyDonald TrumpFrank LuntzJoe Bidenpopulismo
Previous Post

Sal da Vinci, da Santa Lucia alla Statua della Libertà contro il coronavirus

Next Post

Political Communications Guru Frank Luntz on USA 2020 Election: “I’m Afraid.”

DELLO STESSO AUTORE

Muore Rush Limbaugh, storico commentatore e megafono Trumpista

Muore Rush Limbaugh, storico commentatore e megafono Trumpista

byAndrea Arletti
Leaders in the US:  How Long Before There Is a Woman in the White House?

Nikki Haley rinnega Donald Trump e pianifica la sua candidatura nel 2024

byAndrea Arletti

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Political Communications Guru Frank Luntz on USA 2020 Election: “I’m Afraid.”

Political Communications Guru Frank Luntz on USA 2020 Election: "I'm Afraid."

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?