Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è tornato oggi in video per rivolgersi agli italiani e avvertirli delle conseguenze che rischiano chi viola le regole anti contagio con il nuovo decreto legge: le multe saranno pesanti, da 400 a 3000 euro. Inoltre le Regioni avranno la possibilità di adottare misure più dure di quelle nazionali se il contagio si acuisce, ma in coordinamento con il governo.
Ma non solo multe pecuniare, ma chi non rispetta le regole anti contagio rischia anche la galera: viene infatti punito col carcere da uno a cinque anni chi è in quarantena perché positivo al Coronavirus ed esce di casa violando il divieto assoluto di lasciare la propria abitazione. Lo prevede, a quanto comunica Palazzo Chigi all’esito del Consiglio dei ministri, il nuovo decreto che rende più forti le sanzioni per le misure anti Coronavirus. Il reato è quello contro la salute pubblica, per chi provoca il diffondersi dell’epidemia.
Il nuovo decreto del governo Conte elenca 28 restrizioni e regole, accorpando quelle adottate con i diversi dpcm: dallo stop agli spostamenti alla possibile chiusura di strade e parchi, cinema e ristoranti. L’orizzonte temporale è il 31 luglio, perché a fine luglio è ad ora fissata la fine dell’emergenza, dichiarata a gennaio. Ma Conte ci tiene in video a tranquillizza i cittadini italiani: “Si è creata discussione sul fatto che l’emergenza sarebbe stata prorogata fino al 31 luglio 2020: nulla di vero, assolutamente no. A fine gennaio abbiamo deliberato lo stato di emergenza nazionale, un attimo dopo che l’Oms ha decretato l’emergenza un’epidemia globale. L’emergenza è stata dichiarata fino al 31 luglio. Non significa che le misure restrittive saranno prorogate fino al 31 luglio”.
Anzi Conte di che “Siamo pronti in qualsiasi momento e ci auguriamo prestissimo di allentare la morsa delle misure restrittive e superarle”. “Più rispettiamo le regole prima ne usciamo tutti” aggiunge, “con uno stile di vita migliore”.
“Abbiamo deliberato l’adozione di un decreto legge che riordina la disciplina anche dei provvedimenti che stiamo adottando in questa fase emergenziale. Il nostro assetto non prevedeva un’emergenza di questo tipo”, ha detto Conte ai giornalisti. “Con questo decreto legge abbiamo regolamentato più puntualmente e in modo più trasparente i rapporti tra l’attività del governo e del Parlamento. Prevediamo che ogni iniziativa venga trasmessa ai presidenti delle Camere e che io vada a riferire ogni 15 giorni”.
Poi Conte ha concluso facendo una sua considerazione in cui, praticamente, è sembrato affermare che non tutti i mali vengono per nuocere, dicendo che in molti avranno avuto occasione per riflettere su come condurre la propria vita…