In data 29.02.2020 lavocedinewyork.com pubblicava l’articolo dal titolo “L’Italia al tempo del Coronavirus che spaventa il mondo con i suoi politici mascherati”.
In relazione all’avvenuta presentazione in aula con la mascherina da parte di due deputati (un medico e un malato di sclerosi multipla), l’autore dell’articolo proponeva la seguente descrizione: “Ecco: non Pelosi e Pence hanno indossato la mascherina, ma alcuni deputati italiani: Maria Teresa Baldini e Matteo Dall’Osso; hanno avuto la bella idea di indossarla in Aula, e andarsene in giro così addobbati per – hanno detto – “difendere gli altri dal Coronavirus”. Peccato che nessuno dei due ne sia stato contagiato, e dunque possa contribuire all’estendersi dell’epidemia. Peccato che se fossero contagiati più che esibirsi in Aula, avrebbero dovuto starsene a casa loro, in auto-quarantena. Pensano di aver fatto una cosa intelligente? Se lo credono, sono in errore. Di intelligente in quell’esibizione non c’è nulla; anzi…”.
Il corpo del testo pubblicato descriveva il comportamento dei parlamentari facendo intendere l’inutilità della condotta, qualificata come “addobbo”, esibizione in aula ed azione per nulla intelligente.
Tanto premesso, pur comprendendo l’intento della Vostra testata di voler arginare inutili allarmismi, dannosi per il nostro Paese anche agli occhi del mondo, la descrizione offerta nell’articolo in questione, risultava offensiva e lesiva nei confronti dei parlamentari e dell’on. Ing. Matteo Dall’Osso, poiché non teneva conto del fatto che egli è un malato di sclerosi multipla sin dall’età di 19 anni.
La posizione assunta indossando la mascherina in Aula, pertanto, non era espressiva – come pure prospettato – di alcuna mania di esibizionismo, ne’ di egocentrismo o protagonismo e, peraltro, è stata resa pubblica e spiegata anche attraverso i suoi interventi (sia in Aula, sia alla stampa ).
Essa era tesa al rispetto delle persone con cui avrebbe avuto contatti (essendo stato nei giorni precedenti in alcune delle Regioni del nord Italia ove il cd. Coronavirus si era già diffuso) nonché finalizzata alla protezione della sua persona, trattandosi di un soggetto immunodepresso, a causa della sua patologia.
Per tali ragioni si chiede di dare atto delle ragioni qui rappresentate e della presente rettifica, anche tramite pubblicazione del presente comunicato.
Distinti saluti, 06.03.2020 Avv. Giovanni Palmieri
CHIUDO SCUSA PER “ADDOBBO”, SONO RAMMARICATO E COMPRENDO LE RAGIONI DELL’ON. DALL’OSSO, QUI SPIEGO MEGLIO LE MIE RAGIONI
Caro avvocato Palmieri (e ovviamente onorevole Dall’Osso),
chiedo scusa se il termine “addobbo” vi ha urtato. D’ora in poi userò l’espressione: “indossato” la mascherina. Merita rispetto (il mio, certamente; e di tutti, spero) il fatto che l’onorevole Dall’Osso, affetto da sclerosi multipla comunque si impegni, come si impegna, nella “cosa pubblica”; e mi rammarico per essermi espresso in modo che può esser risultato offensivo.
Non era questa l’intenzione. Piuttosto si voleva sottolineare il fatto che nel Paese già si respira aria pesante: dovuta a incertezza perché si è di fronte a un “nemico” insidioso e sconosciuto; e a scarsa informazione e conoscenza. Gli effetti che sono sotto gli occhi di tutti, con conseguenze che già si pagano salate, e pagheremo ancora di più nel tempo che verrà.
L’Italia e gli italiani, ingiustamente, sono diventati gli “untori” del mondo, e ora si apprende che forse, oltre la Cina i focolai della diffusione del virus risalgono alla Germania; noi italiani forse siamo “colpevoli” di aver adottato misure e provvedimenti prima di altri: il nostro esempio a quanto pare, dovrà essere imitato.
Comprendo le personali ragioni che hanno indotto l’onorevole Dall’Osso a indossare la mascherina. Ma esiste anche una ragione di opportunità. Quella mascherina indossata in Aula, non ha prodotto certamente un effetto rassicurante, come non l’ha prodotto il filmato che mostra il presidente della Regione Lombardia che cerca di farlo riuscendoci solo in parte.
La fotografia che ritrae l’onorevole Dall’Osso con la mascherina in Aula, al di là delle intenzioni, temo abbia contribuito a far lievitare preoccupazione ed allarmismo; perché purtroppo pesano anche le “percezioni”; e di queste occorre tenere conto; maggiormente in momenti in cui tutti abbiamo il dovere di mantenere lucidità, freddezza, calma, consapevolezza. Se pensiamo che è dovuto, infine, intervenire praticamente a reti unificate, il presidente della Repubblica…
Non mi permetto di giudicare se abbia fatto bene o male l’onorevole Dall’Osso, proveniente da regioni del nord Italia e con la patologia citata dall’avvocato Palmieri, a presentarsi in Aula a Montecitorio. Però, Io confesso, al suo posto avrei accolto la raccomandazione che viene costantemente rivolta a tutte le persone con qualche tipo di seria patologia: restare a casa, e comunque al riparo, e non frequentare luoghi pubblici e affollati. Proprio per le ragioni che hanno spinto l’onorevole Dall’Osso a indossare la mascherina. Ma lo dico, beninteso, sommessamente, senza alcun intento polemico, irridente e/o offensivo.
Valter Vecellio