Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
July 30, 2019
in
Politica
July 30, 2019
0

La Spagna sull’orlo di una crisi di nervi elettorale

Le conseguenze del populismo: quando i parlamenti sono orpelli inutili, costosi e dannosi, che ostacolano il rapporto diretto tra “popolo” e “capo”

Luigi TroianibyLuigi Troiani
La Spagna sull’orlo di una crisi di nervi elettorale
Time: 6 mins read

Giovedì 25 luglio, secondo costituzione, il presidente del governo spagnolo in funzione, Pedro Sánchez segretario generale del Partido Socialista Obrero, Psoe il più votato alle elezioni politiche di primavera, si è presentato al Congresso dei deputati di Madrid per la cerimonia di investitura formale. Non avendo ricevuto la maggioranza necessaria alla fiducia, resta in carica per i 60 giorni previsti dalla Carta, durante i quali farà il possibile per rafforzarsi attraverso qualche alleanza che gli consenta i numeri necessari a durare. Se non riesce, verso fine settembre rassegnerà le dimissioni nelle mani del re. In quel caso, ad oggi probabile, la Spagna affronterà le quarte elezioni anticipate in quattro anni, il che dà il senso sia della crisi di rappresentanza della politica spagnola sia, più in generale, del rischio al quale sono sottoposte, nel tempo dei populismi, le democrazie parlamentari a sistema elettorale proporzionale.

Le due questioni, quella interna e quella internazionale, sono strettamente intrecciate.

Nella cultura politica del populismo, i parlamenti sono orpelli inutili, costosi e persino dannosi, in quanto ostacolano il rapporto diretto tra “popolo” e “capo”. Il populismo tende all’eliminazione di ogni intermediazione (partiti, sindacati, media, e così via) che possa frapporsi alla corrente carismatica del capo, che deve giungere integra e intonsa alle masse adoranti e solidali. Il caso venezuelano, nella contrapposizione tra Guaidó e Maduro, documenta quanto l’esistenza di un parlamento  possa danneggiare la tendenza a spadroneggiare del capo populista. Negli Stati Uniti il rimpallo quotidiano del processo decisionale, tra House of Representatives e il populista Trump fornisce un altro ottimo esempio di dove la negazione ontologica del parlamentarismo da parte del populismo possa condurre le istituzioni democratiche.

Se nei sistemi presidenziali la vena populista si esprime soprattutto nell’elezione diretta del Commander in Chief, nei sistemi parlamentari come quello spagnolo, trova modo di condizionare la stabilià della vita politica, producendo frantumazioni e smottamenti nelle forze tradizionali e facendo sorgere, a destra come a sinistra, nuovi movimenti e partiti per lo più fondati sulla protesta o su pochi forti risentimenti contro chi dirige e amministra la cosa pubblica. Le parole d’ordine consuete nelle agitazioni promosse dai populisti, riguardano il contrasto a corruzione diseguaglianze sociali insicurezza cittadina, la protezione dell’ambiente, l’indirizzo dei flussi di immigrati e rifugiati.  Sono buone cause alle quali nessuno, in linea di principio, si oppone e che, per questo, fanno raccogliere consensi ai populisti che le propugnano. I limiti  intrinseci del populismo non stanno mai dal lato della domanda, ma da quello dell’offerta: non sono sbagliate le rivendicazioni, ma il modo con il quale ad esse si dà soluzione una volta al governo. Il caso italiano è, a questo proposito, illuminante, con due populismi (uno presumibilmente di destra, l’altro presumibilmente di sinistra) conflittuali che, in attesa di capire cosa vorranno fare da  grandi, bisticciano su tutto e lesionano ulteriormente una finanza pubblica strutturalmente problematica da almeno tre decenni.

Anche nel caso spagnolo, due sono i populismi maggiori in campo, generati dalla perdita di consenso, negli ultimi quindici anni, dei partiti che, dopo la lunga e drammatica parentesi golpista di Francisco Franco, hanno ricostruito la democrazia spagnola: il partido Popular conservatore, Pp, e il citato Psoe progressista, garanti per un quarantennio della stabilità del sistema parlamentare bipolare fondata sull’applicazione del metodo elettorale d’Hondt.

2019: risultati per distretti elettorali per il Congresso nazionale spagnolo

Sul lato destro dello schieramento politico si esprime Ciudadanos-Partido de la Ciudadanía, formazione di ambito liberale nata nel 2006 e presieduta da Albert Rivera, catalano. Alle recenti elezioni ha avuto un ottimo risultato: terza forza, e 57 seggi al Congreso de los Diputados cominciando ad erodere la certezza di egemonia sullo schieramento conservatore del Pp.

Sul lato sinistro Podemos, nato nel 2014, o meglio la coalizione Unidas Podemos Up stipulata con Izquierda Unida ed Equo, solo quarta con 42 seggi alle elezioni del 2019.

Il segretario generale di Podemos, Pablo Iglesias, è stato, secondo il primo ministro Pedro Sánchez, il principale ostacolo alla formazione dell’ipotizzato governo di sinistra Psoe-Up, avendo rivendicato, in termini quantitativi e qualitativi, ministri del  tutto fuori dalla logica dei voti ottenuti alle elezioni. Pessimo negoziatore né realista né ragionevole,  è stato il giudizio più generoso ricevuto da Iglesias nello schieramento socialista.

Nello scontro tra i due giovani leader ha fatto la sua figura la questione riguardante l’incarico di ministro del Lavoro. Rievocando un linguaggio purtroppo d’altri tempi per chi si ciba della presente politica all’italiana, Sánchez e i suoi hanno tenuto a mostrarsi in pubblico scandalizzati dalla pretesa di Podemos di sottrarre ai socialisti il dicastero del Lavoro: “Mai un governo socialista, che peraltro dispone del triplo dei vostri seggi, vi consegnerà le politiche del lavoro”. Anche sull’altra questione che per il Psoe costituisce con il lavoro la priorità del costituendo governo, la “transizione ecologica” i socialisti hanno fatto e faranno muro.

Seppure Iglesias si mettesse da parte (ha fatto sapere di non aver problemi a scansarsi, se è lui lo scoglio da superare), resterebbero un paio di problemi da risolvere perché gli spagnoli dispongano di un governo stabile.

La somma dei voti Psoe-Up non sarebbe sufficiente a formare la necessaria maggioranza parlamentare e quindi servirebbe cercare qualche aiutino esterno o addirittura imbarcare un partito minore centrista, il che finirebbe sicuramente per inquinare la “purezza” di sinistra del governo. Va a capire a quel punto come reagirebbe la base di Up!

La questione catalana potrebbe dinamitare il governo alla prima occasione: Iglesias è vicino agli indipendentisti e favorevole al referendum sul distacco dalla Spagna, che invece il Psoe riconosce incostituzionale. Catalogna è stato il convitato di pietra nell’infruttuosa trattativa Psoe- Up, inutile nasconderlo. Per questo in tanti ritengono che Pedro Sánchez si auguri di riuscire, nei 55 giorni rimastigli per la formazione di un governo,  a far salire sul carro i liberali di Ciudadanos: il loro presidente, il catalano Albert Rivera, potrebbe coprirlo costituzionalmente  e proteggerlo dall’onda d’urto indipendentista che il Pp, dall’opposizione, tenterà di scatenargli contro. Sanchez deve prevedere come frantumare sul nascere lo tsunami che inevitabilmente travolgerebbe il suo governo laddove si mostrasse accomodante verso l’indipendentismo.

Come si vede la politica, in Spagna come ovunque, alla fine rivendica le sue ragioni di fronte alle semplificazioni del populismo. Non ci sono scorciatoie quando sono in ballo i problemi esistenziali degli stati costituzionali e le questioni chiave della società come le politiche dell’occupazione e del sostegno al reddito da lavoro. Il che spiega, tra l’altro, perché nonostante le polemiche, giovedì Podemos si sia solo astenuto sul programma presentato da Sánchez.

Che le scorciatoie non siano praticabili, lo rilevano anche gli imprenditori spagnoli nelle dichiarazioni di questi giorni. La prima considerazione, la più ovvia ma insieme la più preoccupante, è che la politica nazionale si ritrova bloccata dalle elezioni generali del 2015, né offre, al presente, un progetto di ripresa. Inerzia e inazione della politica sono due rischi per l’economia, e questa chiede che vengano rimosse al più presto. Se le cose dovessero andare come moltissimi imprenditori prevedono, verrebbe in particolare a difettare il meccanismo istituzionale per l’approvazione del bilancio di previsione 2020 e per la messa a punto del dibattito sulle nuove modalità di finanziamento delle autonomie. Sarebbe una vera iattura.

Deloitte, nel “Barometro delle Imprese”, inchiesta semestrale condotta presso 262 società dal fatturato di 1 miliardo di euro e più di 1 milione di occupati, ha rilevato, poco prima del voto di investitura di giovedì, che solo il 14% degli intervistati ritiene che l’attuale conformazione del parlamento sia positiva per il sistema economico, percentuale che si riduce alla metà, il 7% in quanto a positività per il proprio settore e addirittura al 4% in quanto a positività per la propria impresa. L’incertezza è il dato dominante, e non sorprende.

Tuttavia le imprese (capita lo stesso in Italia) hanno appreso a tirare avanti nonostante i limiti della politica. Sempre attraverso Deloitte si apprende che il 53% degli intervistati ha incrementato la produzione, rispetto al 51% della seconda metà del 2018. Meglio di tutti costruzioni e servizi (hotel e turismo in particolare), ma anche l’energia ha fatto la sua parte.  Cresce o si mantiene l’occupazione, piaga strutturale del sistema socio-produttivo ispanico, avendo il 44% degli intervistati proceduto a nuove assunzioni nel semestre. Per il 58% è salita la redditività degli investimenti, 12 punti sopra le attese espresse nel sondaggio precedente. Conseguentemente, sei società su dieci hanno accresciuto gli investimenti, un dato che proietta la fase positiva verso il futuro, almeno quello prossimo.

A sostenere la tendenza l’ampliamento del mercato interno e del portafoglio prodotti e servizi delle imprese. Il tutto mentre si alzano produttività e fatturato e si contengono i costi. Altro elemento che la dice lunga su come l’economia possa distanziarsi dalla politica, il fatto che, instabilità o meno, gli investitori esteri continuano a dare fiducia alla Spagna (e continuano a non darla all’Italia, tanto per non fare paragoni): tra l’altro, il paese iberico sta entrando nel gruppo dei favoriti dalle multinazionali che abbandonano la Gran Bretagna di Brexit.

Conferma le constatazioni positive, la revisione al rialzo del Pnl spagnolo del 2019 che Fondo Monetario Internazionale e Banco Bilbao Vizcaya Argentaria hanno appena pubblicato: si sale al 2,3%, il doppio del tasso previsto per la crescita nell’intera area dell’euro. Il dato è particolarmente significativo se si pone mente, al di là della congiuntura politica spagnola, alle correnti incertezze sull’andamento dell’economica globale, anche come effetto delle tensioni sui dazi e il commercio internazionale scatenate dall’offensiva statunitense negli scorsi mesi.

Share on FacebookShare on Twitter
Luigi Troiani

Luigi Troiani

Insegno Relazioni Internazionali e Storia e Politiche UE all’Angelicum di Roma. Coordino le ricerche e gli studi della Fondazione Bruno Buozzi. Tra i promotori di Aiae, Association of Italian American Educators, ho dato vita al suo “Programma Ponte” del quale sono stato per 15 anni direttore scientifico. Ho pubblicato saggi e libri in Italia, tra gli altri editori con Il Mulino e Franco Angeli, e in America con l’editore Forum Italicum a Stony Brook. Per la rivista Forum Italicum ho curato il numero monografico del maggio 2020, dedicato alla “letteratura italiana di ispirazione socialista”. Nel 2018 ho pubblicato, con l’Ornitorinco Edizioni, “Esperienze costituzionali in Europa e Stati Uniti” (a cura). Presso lo stesso editore sono in uscita, a mia firma, “La Diplomazia dell’Arroganza” e “Il cimento dell’armonizzazione”. La foto mi mostra nella maturità. Questa non sempre è indizio di saggezza. È però vero che l’accumulo di decenni di studi ed esperienze aiuta a capire e selezionare (S. J. Lec: “Per chi invecchia, le poche cose importanti diventano pochissime”), così da meglio cercare un mondo migliore (A. Einstein: “Un uomo invecchia quando in lui i rimpianti superano i sogni”).

DELLO STESSO AUTORE

Maggio 1945, maggio 2025. A 80 anni di distanza la diffidenza verso Mosca resta

Maggio 1945, maggio 2025. A 80 anni di distanza la diffidenza verso Mosca resta

byLuigi Troiani
Un Leone che non ruggisce e non circuisce

Un Leone che non ruggisce e non circuisce

byLuigi Troiani

A PROPOSITO DI...

Tags: democrazia parlamenrtareelezioni in Spagnaelezioni spagnolepopulismoSpagna
Previous Post

L’autore di romanzi polizieschi Camilleri affida a Montalbano un’altra indagine

Next Post

As Migrants/Refugees Continue to Die, Libyan War Could Spiral out of Control

DELLO STESSO AUTORE

25 Aprile: perché è una festa di tutti

25 Aprile: perché è una festa di tutti

byLuigi Troiani
“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

“Iran a mani nude” racconta la condizione attuale delle donne

byLuigi Troiani

Latest News

Scontro Usa-Cina: la tregua commerciale vacilla

Scontro Usa-Cina: la tregua commerciale vacilla

byDania Ceragioli
Harvard ancora sotto accusa: ora è la matematica a diventare un caso politico

Harvard ancora sotto accusa: ora è la matematica a diventare un caso politico

byDania Ceragioli

New York

Ritorna il Covid? La curva sale: serve un ultimo sforzo per uscire dal tunnel

New COVID Variant Detected in NYC Amid Concerns Over Vaccine Access

byAmelia Tricante
Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

Travolti nel sonno da un camion dei rifiuti: un morto e un ferito a Long Island

byCristiano Palladino

Italiany

Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Next Post
As Migrants/Refugees Continue to Die, Libyan War Could Spiral out of Control

As Migrants/Refugees Continue to Die, Libyan War Could Spiral out of Control

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?