Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
December 7, 2016
in
Politica
December 7, 2016
0

Referendum: ma quanti errori nella comunicazione del Sì

Le responsabilità della campagna di comunicazione nella sconfitta di Renzi nel referendum

Francesco TaddeuccibyFrancesco Taddeucci
le ragioni del si

Spot pubblicitario della campagna per il Sì al referendum costituzionale del 4 dicembre

Time: 3 mins read

Obiettivamente, nessuno pensava davvero che Renzi avrebbe potuto ribaltare il risultato di un referendum che lo vedeva contro tutte le altri parti politiche, e gran parte del suo stesso partito. Ma visto che in comunicazione sono state investite molte risorse ci si può chiedere oggi se la campagna abbia qualche responsabilità nella sconfitta. Tutta l’attività di comunicazione sembra abbia superato i 4 milioni di costi (c’è chi arriva a ipotizzarne fino a 10, ma la cifra finale è quasi impossibile da determinare per le troppe variabili). Di questi, circa 400 mila nelle tasche del guru americano Jim Messina, già a fianco di Obama nel 2012 e di Cameron due anni dopo. Ma non è un buon anno per lui, visto che ha dato anche una mano alla Clinton e ha “benedetto” la campagna contro la Brexit, in entrambi i casi senza successo. Non è nemmeno la prima volta che le forze politiche italiane si affidano a questi consulenti di oltre oceano, quasi sempre con risultati disastrosi: Rutelli, Monti e Berlusconi ne sanno qualcosa.

Ma vediamo nel dettaglio cosa certamente non è andato bene nella campagna del fronte dl Sì.

Partiamo dal dato più evidente: circa il 70% degli under 30 ha votato No alla riforma. La vera grave barriera tra il Premier e la sua causa. E anche la vera grande preoccupazione per tutta la sinistra, genericamente detta. I motivi come sappiamo sono tanti, da ricercare certamente nella mancanza occupazionale e soprattutto nella mancanza di prospettive a lungo termine delle fasce più giovani. Ma è certo che in comunicazione non si è parlata mai la lingua dei venti-trentenni: primo vero grande errore dello staff di Renzi. In certe stanze si pensa ancora che basti mettere un ragazzo in uno spot per parlare a tutta la categoria, e probabilmente la stessa cosa deve essere accaduta nel suo quartier generale. Poca conoscenza del target, poca voglia di approfondire, poca capacità di calarsi nelle loro teste e intuire le loro possibili reazioni.

E non è solo una questione di lingua, ma anche di media utilizzati. I social ad esempio sono stati usati semplicemente per rimbalzare e amplificare i contenuti della campagna ATL, che di per sé adottava già un linguaggio maturo, conservativo e per niente empatico. Buono per rassicurare chi era già convinto delle ragioni del SI, ma inadatta a portare a bordo qualcuno di nuovo. Buono per spiegare, non sufficiente per creare adesione emotiva.

Che è esattamente la differenza tra una campagna fiacca e una di successo. Solitamente questo accade quando non si osa, quando si scommette con il braccino corto, e sarebbe utile su questo rivedere la bella storia raccontata (e romanzata) nel film “No, i giorni dell’Arcobaleno” sulla campagna referendaria totalmente folle che contribuì a spodestare Pinochet.

campagna per il si

Sul fronte del No si gridava, spesso in CAPS LOCK con punti esclamativi: non un bellissimo comportamento di comunicazione da subire o da vedere, ma certamente qualcosa di cui tenere conto per il futuro. Meno educazione e meno nonnine rassicuranti potrebbero essere già un suggerimento esecuzionale da tenere presente, o il consiglio da dare al prossimo guru americano che verrà qui in vacanza.

Del resto ciò che sta accadendo a livello sociale in tutto il mondo, come già raccontato su questa testata, impone di cambiare del tutto i toni di questo tipo di messaggi istituzionali. Serve essere più diretti, meno educati, meno ruffiani. Abbandonare gli endorsment illustri, spesso controproducenti, come già si è visto in America. In pochi hanno finito per credere fino in fondo alle promesse del Sì, anche perché si è usato un linguaggio vecchio, troppe volte usato dalla politica rottamata.

Poi c’è l’eccessiva sovraesposizione del premier, anche questa parte essenziale della comunicazione. Negli ultimi giorni Matteo Renzi sbucava ovunque nel teleschermo, e questo ha portato effetti più negativi che positivi: succede quando ci sono problemi di empatia o di gestione della propria immagine. Ai suoi detrattori Renzi appare spesso presuntuoso, distante, un po’ sbruffone. Negatività che vengono amplificate da una esposizione continua: forse sarebbe stato sufficiente comparire di meno.

Infine l’invadenza di opuscoli e SMS a molti ha ricordato i peggiori anni di Berlusconi, e non si può escludere che quella larga fetta di indecisi che poi ha optato per il No lo abbia fatto perché indispettita da tanta pressione.

In conclusione, ancora una volta sembra di poter dire che il governo Renzi non ha mai creduto fino in fondo alla forza di una buona comunicazione politica, trattata come spesso è accaduto nel suo governo con un po’ di superficialità, applicando formule invece di provare a parlare al cuore, o se non altro all’intelligenza delle persone.

Share on FacebookShare on Twitter
Francesco Taddeucci

Francesco Taddeucci

Francesco Taddeucci, detto Ted. Cittadino onorario di New York dal 1981, ma lo so solo io. Mi occupo di pubblicità, e sono partner e direttore creativo di un’agenzia di comunicazione indipendente che si chiama SuperHumans. Ho scritto e condotto vari programmi per Radio2, e insegno Creative writing all'università Luiss. E naturalmente sono anche qui: a Roma, New York.

DELLO STESSO AUTORE

L’America del dopo Trump riparte con lo spot di Bruce Springsteen

L’America del dopo Trump riparte con lo spot di Bruce Springsteen

byFrancesco Taddeucci
Più Droga per tutti: quando il gigante dei dati incontra il gigante delle idee

Più Droga per tutti: quando il gigante dei dati incontra il gigante delle idee

byFrancesco Taddeucci

A PROPOSITO DI...

Tags: campagne pubblicitariele ragioni del nole ragioni del sìpubblicitàreferendum 4 dicembre
Previous Post

L’italiano è una lingua viva nella Grande Mela? Allora mordiamola!

Next Post

Coppola: ecco come nasce Il Padrino

DELLO STESSO AUTORE

Zingaretti sono! No, non il commissario, ma il fratello candidato salva PD!

Make PD Great Again? Per il marketing con gli elettori, al PD serve un nome nuovo

byFrancesco Taddeucci
Cannes Lions 2018, ecco le campagne che saranno protagoniste

Cannes Lions 2018, ecco le campagne che saranno protagoniste

byFrancesco Taddeucci

Latest News

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Pope Leo XIV Claimed by Both Cubs and White Sox as a Fan: Who’s He Rooting For?

Pope Leo XIV Claimed by Both Cubs and White Sox as a Fan: Who’s He Rooting For?

byEmanuele La Prova

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
il padrino

Coppola: ecco come nasce Il Padrino

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?