Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login
  • Register

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
Politica
December 21, 2015
in
Politica
December 21, 2015
0

Che la forza non sia

Francesco ErspamerbyFrancesco Erspamer
Time: 4 mins read

“Che la forza sia con te” è la battuta più celebre di Star Wars. Ovvio che nell’occasione dell’uscita del nuovo pubblicizzatissimo episodio se ne appropriasse il nostro immarcescibile primo ministro – significativamente, nella formulazione meno incisiva ma più coerentemente narcisista “Che la forza sia con noi”, usata solo un paio di volte nell’intero ciclo. Ma a Renzi serviva per promuovere l’ultima crociata del Pd, anch’essa copiata dalla destra iperliberista americana: le Tax Wars.

Ovvio, dicevo, che se ne appropriasse: ma non solo perché convinto che le allusioni alla cultura pop, così come quelle alle nuove tecnologie, lo qualifichino automaticamente come grande innovatore – nessuno ha ancora avuto il coraggio di spiegargli che la ribellione contro i classici e contro la tradizione spaventava i borghesi e i benpensanti all’inizio del novecento, al tempo dei futuristi, mentre oggi è il contrario: i borghesi sono fieri della propria ignoranza e schiavi del consumismo; a spaventarli sarebbero caso mai i classici e le tradizioni, certo non il pop e le novità autorizzate dai media. Ancor più importante è comunque il secondo motivo: Renzi invoca la forza perché, come il successo, è una soluzione semplice, elementare, tipica delle epoche di barbarie, nelle quali chi vince è un vincente e dunque meritava di vincere. Nessun bisogno di concetti complessi e relazionali, che pretendono continui riassestamenti e negoziazioni, come quelli di morale, cultura, equità. La forza è totalmente autoreferenziale: afferma e legittima sé stessa.

Lo spiegò Simone Weil in uno splendido saggio sull’Iliade scritto negli anni che precedettero e prepararono la Seconda guerra mondiale. Ne trascrivo l’inizio:

“Il vero eroe, il vero soggetto, il centro dell’Iliade è la forza. La forza usata dagli uomini, la forza che sottomette gli uomini, la forza davanti alla quale la carne degli uomini si ritrae. L’anima umana vi appare di continuo alterata dai suoi rapporti con la forza: trascinata, accecata dalla forza di cui crede di disporre, curva sotto il giogo della forza che subisce. La forza rende chiunque le è sottomesso pari a una cosa. Esercitata fino in fondo fa dell’uomo una cosa”. 

Sono poche decine di pagine, disponibili anche in italiano nell’ottima traduzione pubblicata dalla casa editrice Asterios. Vi invito a leggerle. Perché il nostro tempo, questi anni dieci del secondo millennio stravolti dalla bufera del liberismo, sono simili agli anni trenta del Novecento, stravolti dalla bufera del fascismo. Entrambi periodi in cui in nome della forza – quella della nazione allora, quella del mercato oggi – la gente è indotta a rinunciare alle conquiste etiche e culturali di millenni di civiltà e di secoli di lotte di emancipazione, a dimenticare ideali e valori per accontentarsi della materialità delle cose e rassegnarsi a diventare cosa essa stessa. Pensate a che si è ridotto il Natale: una fiera dello spreco e dell’ostentazione di feticci caricati di senso dalla pubblicità. Pensate all’efficacia dello slogan piddino della rottamazione, traduzione italiana della deregulation di Reagan e Thatcher: cancellare qualsiasi passato, memoria e virtù che non sia misurabile in denaro. E molti sembrano contenti.

Avere forza è necessario: come diceva Machiavelli, “tutti e’ profeti armati vinsono e e’ disarmati ruinorono”. Ma la forza di Machiavelli era uno strumento al servizio della ragione, della politica, in ultima analisi della giustizia (sia pure una ragione, una politica e una giustizia di parte); era una triste necessità dovuta all’imperfezione umana o a infelici contingenze storiche, però di per sé né gradita né auspicata. La forza di Star Wars e di Renzi è invece positiva: è un fine che giustifica sé stesso e i mezzi adoperati per attuarsi; è autocompiacimento. 

La differenza è enorme. Per capirla è utile tornare a Omero. Nessun personaggio del suo poema può sottrasi alla forza. Ma subirla non significa accettarla e diventarne complice. L’etica è tutta in questa scelta di opporsi al male anche quando il male prevale: una scelta incomprensibile per il liberismo e per la sua ideologia del successo a qualsiasi costo e in qualsiasi condizione. Per questo l’Iliade era per Weil “una cosa miracolosa”: perché in uno dei momenti più bui della storia europea le ricordava che restiamo umani anche quando oppressi dalla forza, ossia dalla materia; purché ancora capaci di provare amarezza per quell’oppressione. Per lo stesso motivo è un miracolo anche per noi, come spesso i grandi testi della letteratura e del pensiero: in tempi di disperazione e di crisi la riflessione su di essi e sui valori fondamentali non è erudizione o esercizio accademico bensì un atto di resistenza. Contro la forza e coloro che la spacciano come una droga. Affinché la forza non sia.

Share on FacebookShare on Twitter
Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

Nato a Bari, cresciuto a Parma e in Trentino, laureato a Roma, professore a Harvard. Mi interesso di letteratura, politica, storia delle idee e cambiamenti culturali. Insegno corsi su estetica, romanzo moderno e contemporaneo, Rinascimento, calcio. Di recente ho scritto: La creazione del passato, Sulla modernità culturale e paura di cambiare, Crisi e critica del concetto di cultura. Come Gramsci, penso che al pessimismo della ragione occorra accompagnare l’ottimismo della volontà, e come James Baldwin, che la libertà non la si possa ricevere in dono: bisogna prendersela.

DELLO STESSO AUTORE

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

byFrancesco Erspamer
Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

byFrancesco Erspamer

A PROPOSITO DI...

Tags: IliadeliberismoliberistiMachiavelliRenziSimone WeilStar Wars
Previous Post

Il bicentenario di Giovanni Meli e lo stato della lingua siciliana

Next Post

Come a Napoli si fa i conti col Natale

Discussion about this post

DELLO STESSO AUTORE

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

byFrancesco Erspamer
Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

byFrancesco Erspamer

Latest News

Inizia il processo per cospirazione contro il rapper Pras Michel

Inizia il processo per cospirazione contro il rapper Pras Michel

byLa Voce di New York
Ucraina, Onu: ‘Violazioni diritti umani scioccante routine’

Ucraina, Onu: ‘Violazioni diritti umani scioccante routine’

byAnsa

New York

Fuga da New York: in un anno via 123.000 residenti. Manhattan in controtendenza

byPaolo Cordova
Don’t Expect Your NYC Summer Flight to Be on Time

Don’t Expect Your NYC Summer Flight to Be on Time

byDaniel De Crescenzo

Italiany

La crisi dell’istruzione nel mondo: 2/3 dei bambini non capiscono cosa leggono

Master Fondazione Italia-Usa: altre 200 borse di studio “Next Generation”

byLa Voce di New York
World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

World Pasta Day: negli USA sempre più Made in Italy grazie all’ICE

byNicola Corradi
Next Post
Franco La Torre

Franco La Torre: l'antimafia sociale deve essere aperta, democratica e mai isolata

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro

  • New York
    • Eventi
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 - 2022
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017

No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Elezioni 2022
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Speciale Venezia
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Log In
By clicking on "Create my account" or by registering, you accept the Term of Service and the Privacy Policy.

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?