Da due giorni, come raccontano tv e giornali cartacei e on line, la Sicilia è funestata dal maltempo. Piogge torrenziali e allagamenti un po’ dovunque, con una prevalenza di danni nella parte orientale dell’Isola. Con senso di responsabilità, il sindaco di Caltavuturo, Domenico Giannopolo, ha chiuso al traffico la trazzera Prestanfuso. E’ la trazzera che è stata sistemata e stabilizzata con un progetto finanziato dai deputati del Movimento 5 Stelle del Parlamento siciliano e dagli abitanti di Caltavuturo, il paese delle basse Madonie che è praticamente rimasto isolato da quando, lo scorso Aprile, una frana ha travolto il viadotto Imera lungo l’autostrada Palermo-Catania, che da allora è chiusa al traffico.
Ricordiamo che, dopo cinque mesi, l’autostrada che collega la Sicilia occidentale con la parte orientale dell’Isola è ancora chiusa. I lavori sono iniziati, ma vanno a rilento. E non si sa con precisione quando l’autostrada verrà riaperta. Di fatto, per tutta l’estate gli abitanti di Caltavuturo e i tanti automobilisti che percorrono l’autostrada Palermo-Catania in entrambe le direzioni hanno usufruito della trazzera sistemata e resa funzionale dai grillini e dal Comune di Caltavuturo. Per la cronaca, percorre la trazzera significa non arrampicarsi fino a Polizzi Generosa, risparmiando da mezzo’ora e tre quarti d’ora di strada, a seconda del traffico.
La chiusura della trazzera in occasione del nubifragio – disposta dal sindaco Giannopolo a tutela dei cittadini del suo paese e, in generale, di tutti gli automobilisti – ha suscitato l’ironia di chi ha sempre dipinto la trazzera come un’opera inutile. E’ il caso dell’ex vice segretario regionale del PD, Mila Spicola, che su facebook ha scritto: “Trazzera grillina chiusa per maltempo. Comu ittari beddi picciuli. Come sprecar denaro” (in realtà, i soldi impiegati per sistemare la trazzera – circa 300 mila Euro – non sono stati tirati fuori né dallo Stato, né dalla Regione: sono soldi dei cittadini di Caltavuturo e dei parlamentari regionali grillini).

Antonello Cracolici
Sulla vicenda è intervenuto il capogruppo del PD al Parlamento siciliano, Antonello Cracolici: “Adesso basta! – ha detto Cracolici, quasi a zittire chi, nel suo partito, si diverte a ironizzare sulla trazzera -. Questa infinita polemica sulla ‘bretella di Caltavuturo’ è davvero insopportabile: invece di arrovellarsi per capire se definirla ‘strada’ o ‘trazzera’, chiediamoci piuttosto cosa è stato fatto fino ad ora dalla Regione e dagli enti interessati per andare incontro alla comunità locale e agli automobilisti che devono attraversare la Sicilia” .
“Sono passati ormai quasi sette mesi da quando Caltavuturo è piombata nell’isolamento – ha aggiunto Cracolici – e da troppe parti, anche dalle istituzioni, c’è stato un insopportabile ‘bla bla bla’ che finisce solo per allontanare la gente. Adesso è davvero troppo: Regione e ANAS diano tempi e soluzioni certe, facciano quanto annunciato per realizzare le strutture necessarie dopo il cedimento del pilone della A19 per togliere Caltavuturo dall’isolamento e ripristinare la percorribilità della Palermo-Catania. Non vorrei che per qualcuno – ha concluso il capogruppo del PD all’Assemblea regionale siciliana – questa polemica fosse un modo per ‘parlare d’altro’, invece di mettere a fuoco precise responsabilità”.
Insomma, sembra dire Cracolici, governo nazionale, ANAS e governo regionale facciano la propria parte e risolvano i problemi dei siciliani.
Su facebook è intervenuto il sindaco di Caltavuturo: “Le sollecitazioni di Antonello Cracolici circa il ruolo

Domenico Giannopolo
della Regione nella vicenda del crollo del pilone dell'A19 e delle frane in territorio di Caltavuturo – scrive Giannopolo – sono pertinenti e condivisibili. Sarebbe stato ancora più utile porre le questioni sul piano più propriamente politico molto prima. Ma le cose vanno prese e apprezzate per come si manifestano”. A questo punto Giannopolo attacca frontalmente il governo regionale di Rosario Crocetta e, in particolare, l’assessore alle Infrastrutture, Giovanni Pizzo, e l’assessore al Territorio e Ambiente, Maurizio Croce: “E' scandaloso – sottolinea il sindaco di Caltavuturo – che questa Regione, a distanza di 170 giorni, ancora non abbia impegnato e speso un Euro, dicasi un Euro, per risolvere un problema, dicasi un problema, discendente dal crollo dell'autostrada e dalla precedente frana in territorio di Caltavuturo. I due piani dell'emergenza, quello della viabilità autostradale e quello della viabilità secondaria pari a 37 milioni di euro, sono finanziati con fondi nazionali della Protezione civile e dell'ANAS. Questi due scienziati di assessori che corrispondono al nome di Croce e Pizzo, invece che spiegarci come intendono spendere i 49 milioni della delibera di Giunta del marzo 2015, i 30 milioni della legge finanziaria 2015 per sistemare la viabilità secondaria della Sicilia e le centinaia di milioni di euro per risanare il territorio dalle frane e per prevenire i dissesti, si occupano, per ostacolarla fino alla chiusura, dell'unica cosa concreta, utile e in regola, che è stata fatta da altri e per di più in una veste sussidiaria, vale a dire la bretella trazzerale per bypassare il blocco autostradale del viadotto Himera crollato. Questo è, e nient'altro”.

Pino Apprendi
A schierarsi con Giannopolo, sempre su facebook, è l’ex parlamentare regionale del PD, Pino Apprendi: “Caro Domenico – scrive Apprendi – ho seguito con attenzione, ogni decisione che hai preso, in occasione della realizzazione della strada. Ti dico subito che ho condiviso tutto, hai scelto di stare con i cittadini, sapendo bene che avresti subito critiche dalla politica di ‘palazzo’. Benissimo hai fatto adesso a chiuderla per motivi atmosferici. Ti voglio esprimere solidarietà, pubblicamente. Un sincero abbraccio. Pino Apprendi”.