Sono previsti per oggi pomeriggio (martedi'2 settembre) i funerali di Vincenzo Solano e di Ibanez Mercedes, gli anziani coniugi uccisi nella loro villetta durante una rapina a Palagonia, in provincia di Catania. Per il duplice efferato omicidio, come vi abbiamo già raccontato, la polizia ha fermato un ivoriano, ospite del centro di accoglienza (C.A.R.A.)di Mineo, non lontano dal paese delle vittime.
Mentre gli inquirenti cercano di scoprire se ci siano stati complici e mentrre si attendono i risultati ufficiali dell'autopsia (secondo alcune indiscrezioni, la signora potrebbe avere subito violenza sessuale prima di essere scaraventata giù dal balcone) non si placa la polemica politica che ha visto scontrarsi frontalmente Lega Nord e maggioranza di governo e che è stata innescata dallla stessa figlia delle vittime che ha puntato l'indice contro la politica d'accoglienza scriteriata dell'esecutivo nazionale (potete legger qui le sue parole e il dibattito politico).
Oggi, ad intervenire sul caso è Giuseppe Lauricella, deputato nazionale del PD eletto in Sicilia. Che però si rivolge direttamente al Presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, invitandolo a chiudere immediatamente il centro di Mineo con i poteri che gli attribuisce lo Statuto siciliano. Non manca una stoccata al partito del ministro dell'Interno, Angelino Alfano:
“Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, ha ragione: il Cara di Mineo va chiuso. Ma il governatore di una Regione a Statuto speciale non si può limitare a una semplice declamazione”, dice il parlamentare che aggiunge: “Crocetta scriva al capo del governo Renzi, e si faccia convocare alla prossima seduta del Consiglio dei Ministri, dove il presidente della Regione siciliana, per questioni che riguardano la Sicilia, siede con il rango di Ministro della Repubblica”.

Giuseppe Lauricella
“Crocetta – dichiara il deputo nazionale del PD – dica al capo del governo italiano che la Sicilia esige la chiusura del Cara di Mineo perché non è corretto tenere quattromila migranti assiepati, senza futuro. Anche per questioni di ordine pubblico, alla luce dei tragici eventi dei giorni scorsi. In caso di diniego del governo nazionale, il presidente della Regione siciliana faccia valere le prerogative dell’articolo 31 dello Statuto siciliano, utilizzando i poteri di Polizia, per procedere direttamente alla chiusura del centro di accoglienza di Mineo. L’articolo 31 dello Statuto siciliano stabilisce, infatti, che al mantenimento dell'ordine pubblico della Sicilia provvede il Presidente regionale a mezzo della Polizia di Stato, la quale nella Regione dipende disciplinarmente, per l'impiego e l'utilizzazione, dal Governo regionale”.
“Certo – precisa Lauricella – non mancheranno discussioni e polemiche. Sarà l’occasione per rilanciare i temi dell’Autonomia siciliana, a cominciare dagli articoli dello Statuto ancora oggi non applicati o, peggio, non attuati. Lo Statuto è fatto per essere applicato e non per restare in buona parte solo sulla carta. E va applicato nell’interesse della Sicilia. E la Sicilia non ha alcun interesse a tenere ancora aperto il Cara di Mineo. Non si capisce perché la nostra Regione, che è una tra le più povere d’Europa, debba sopportare questo sforzo straordinario, peraltro con la pesante ombra di appalti truccati e malaffare”.
“Mi auguro – conclude il parlamentare nazionale del PD – che di questo si rendano conto gli esponenti del Nuovo centrodestra. Insomma, è arrivato il momento di mettere la parola fine ad un’esperienza che magari avrà fatto arricchire qualcuno, ma che alla Sicilia ha solo portato problemi”.
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