PRIMA PAGINA
– Un dissidio frena l’accordo di mandare carri armati in Ucraina. Temendo la reazione di Mosca, la Germania esita a fare il primo passo. Funzionari dei ministeri della difesa dei paesi occidentali, riuniti in Germania, non sono riusciti a trovare un accordo per mandare carri armati in Ucraina, una battuta d’arresto alle speranze di Kyiv di ricevere rapidamente le armi che il Presidente Zelensky ha definito cruciali per la prossima fase della guerra. Speravano di raggiungere un accordo per mandare i carri armati Leopard 2, di fabbricazione tedesca, ma la Germania si è opposta a mandare i suoi o a dare l’approvazione a mandare quelli immagazzinati in diversi paesi europei. Ha anche chiesto che gli USA mandino i loro, gli M1 Abrams. Il Ministro della Difesa polacco ha fortemente criticato il mancato raggiungimento dell’accordo dicendo: “Armare l’Ucraina per respingere l’aggressione russa non è un esercizio teorico di come si arriva a una decisione. Il sangue ucraino sta realmente scorrendo.È il prezzo delle nostre esitazioni. Abbiamo bisogno di agire, adesso”.
– Affrontando le battaglie fra bande di gangster, una madre disperata si trasforma in una coraggiosa suora. Mamaille, adesso chiamata sorella Paesie, vive in un quartiere della capitale di Haiti vicino ai quartieri dominati dalle bande, che usano rapimenti e minacce di violenza sessuale per raccogliere denaro, del tutto impunite dalla debolezza del governo, che preferisce lasciarle fare invece che combtterle. Alleva quattro figli, si è fatta suora e cerca di aiutare donne e ragazze in pericolo, raccogliendo soldi davanti alle chiese ancora frequentate dai “ricchi”. Riesce a dar loro un posto dove vivere, è diventata l’unico possibile rifugio per chi è preso di mira dai gangster. Grande fotografia di una donna di schiena davanti all’entrata del rifugio con questa didascalia: Dozzine di donne violentate o minacciate di violenza carnale hanno trovato protezione nei rifugi gestiti dalla suora a Port-au-Prince.
– Gli attori discutono le ripercussioni del caso “Rust”. La notizia che Alec Baldwin sia stato accusato di omicidio involontario per aver sparato durante le prove del film “Rust” con una pistola che, secondo le assicurazioni dei responsabili, era scarica, ha circolato nel mondo degli attori suscitando vive reazioni. L’attore Steven Pasquale ha detto: ” Noi siamo artisti, non siamo veri cowboys, veri poliziotti, veri supereroi. Non mi posso neppure immaginare che un attore abbia la responsabilità della sicurezza in un film dove si usano armi di scena. È pazzesco”. Altri numerosi attori che hanno interpretato film polizieschi concordano, ma le autorità giudiziarie pensano invece che Baldwin avesse il dovere di controllare personalmente se la pistola fosse carica.
– Il Partito Repubblicano alla prova dopo la sentenza della Corte. Spinta per stretti limiti alimenta il dibattito. Sei mesi dopo che la Suprema Corte ha cancellato il diritto costituzionale all’aborto, i sostenitori della sentenza si sono raduati a Washignton nella prima Marcia della Vita dopo la sentenza. Questi attivisti e i loro alleati fanno pressioni sui candidati repubblicani alla Presidenza per arrivare a una totale proibizione federale. Dicono che qualunque candidato che non appoggi la proibizione federale dovrebbe essere “squalificato” dal correre per le elezioni. Con fotografia di partecipanti alla Marcia della Vita e questa didascalia: Dimostranti contro l’aborto a Washington partecipano all’annuale Marcia della Vita, la prima dopo la sentenza della Suprema Corte.
– Malgrado gli allarmi, il Partito Repubblicano ha appoggiato il candidato accusato di sparatorie. L’ex-candidato repubblicano per l’elezione alla Camera, accusato di aver sparato alle case dei Democratici, aveva più volte sostenuto che i funzionari incaricati del controllo sulle elezioni avrebbero dovuto essere incarcerati a Guantanamo Bay, aveva sostenuto teorie fasulle sull’energia solare e sul femminismo ed era stato messo in prigione sette volte per truffe. Eppure i potenti leader del partito in New Mexico hanno dato il loro pieno appoggio e finanziamenti alla candidatura di Salomon Peña, adesso accusato anche di traffico di droga.
PAGINE INTERNE
– Multa al Primo Ministro inglese. La polizia ha multato Rishi Sunak dopo averlo visto in un video guidare senza cintura di sicurezza.
– Per una giornalista, allori e lacrime. Miriam Quedraogo è la prima giornalista africana femmina a vincere il premio come corrispondente di guerra, ma i suoi servizi sulla violenza sessuale l’hanno messa a dura prova.
– Il silenzio di Biden sui documenti. I consiglieri di Biden sperano che il Ministero della Giustizia veda il suo possesso di documenti classificati come un semplice errore in buona fede.
– Scrutinio per Buttigieg. Il Ministro dei Trasporti è sotto pressione a seguito del collasso della linea aerea Southwest.
– Sentenziato il leader del culto sessuale. Il tribunale ha condannato a 60 anni di prigione l’uomo che ha abusato sessualmente numerose studentesse universitarie cadute sotto la sua influenza.
– David Crosby per anni. 15 canzoni del grande cantante/autore, morto la settimana scorsa, contribuiscono a definire un’epoca e a raccontare la storia della sua vita.
– Lottando per risparmiare, i giovani non si fidano degli insegnamenti. Scarsi guadagni, prezzi alti e debiti per prestiti presi da studenti obbligano a scelte difficili sulle priorità finanziarie.
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