In questi giorni, anche dopo l’insurrezione del 6 gennaio – annunciata allo stesso modo sul web — stanno girando sui social dei post che potrebbero diventare una realtà ben più violenta rispetto a quella che abbiamo visto al Campidoglio. Oggi, mentre votava il secondo impeachment del Presidente Donald Trump, le forze di sicurezza si sono schierate attorno alla sede del Congresso statunitense, e non meno gravi e meno minacciosi sono i messaggi che girano su Internet. Dai post di Lucian Lincoln “Lin” Wood Jr., ovvero “L.Lin Wood” (avvocato e teorico della cospirazione) su Parler, Dan Bongino, ex agente dei servizi segreti e scrittore, Sidney Powell, avvocato ed ex procuratore federale, Jack Posobiec di One America Network (OAN) e attivista politico di destra ( considerato anche come un troll dell’Internet), a Kayleigh McEnany, la portavoce della Casa Bianca, emerge un quadro ancora molto preoccupante per la democrazia americana.
Il 9 gennaio, girava su Facebook nei post di L.Lin Wood su Parler (un servizio di rete sociale e microblogging statunitense composta da sostenitori di Donald Trump, conservatori, antisemiti, cospirazionisti ed estremisti di destra) l’annuncio che il presidente – oramai emarginato dai social – avrebbe usato l’Emergency Broadcast System (Sistema di trasmissione emergenza statunitense) per continuare a comunicare con i suoi seguaci e che ci sarebbe stato presto un blackout. Lo stesso blackout che sarebbe già avvenuto al Vaticano e a Berlino (n.d.r. notizie prive di alcune fondamento). L.Lin Wood ha chiamato inoltre i suoi lettori a mettersi su Clouthub e Gab (siti alternativi di social media) per continuare la comunicazione visto l’imminente ban di Parler da parte Amazon, specificando che Trump sarà il presidente per i prossimi 4 anni. Invitava inoltre ad avere pazienza, e di attendere il Signore (“Patience. Wait on the Lord”). Subito sono partiti gli inviti su Facebook a sospendere chi ha un conto Amazon Prime. Lo slogan è boicottare Amazon e Whole Foods (catena di supermercati posseduti da Amazon). Ma L.Lin Wood proprio su Parler ha incitato anche i suoi lettori all’uccisione del vice presidente Pence.
Sempre sui social, L.Lin Wood continua ad implorare le persone ad ignorare i media tradizionali e pregare perchè Dio Onnipotente rivelerà ogni bugia, svelando la verità che Trump è infatti il presidente leggittimo per i prossimi 4 anni. Lo scatenato Wood sostiene anche nei suoi post che il presidente Trump deve fare in modo di “salvare la nostra Costituzione e di conservare la nostra libertà”. La raccomandazione è preparare anche una scorta di cibo ed acqua per 10-12 giorni, di procurarsi una radio, e di fidarsi solo di Trump e di Dio. La portavoce della Casa Bianca, Kayleigh McEnany, su Twitter l’11 gennaio aveva postato che stava guardando il film che aveva visto prima di iniziare il suo mandato alla Casa Bianca, “I Still Believe” (film del 2020 basato sulla vera storia del cantante Jeremy Camp, cantautore di musica Cristiana contemporanea e del suo incontro con la sua prima moglie) con tanto di citazioni, in piena solidarietà e in linea con i posts di coloro che in questi giorni invocano a mettersi nelle mani di Dio, e a credere nelle parole sante, e nella verità, che è quella del Signore, ma anche quella di Trump:
“I still believe in Your faithfulness
I still believe in Your truth
I still believe in Your Holy Word
Even when I don’t see, I still believe”
“Perché io continuo a credere nella Tua fedeltà
Perché io continuo a credere nella Tua verità
Perché io credo ancora nella Tua Santa Parola
Anche quando non vedo, credo ancora”
Anche l’avvocatessa di QAnon Sidney Powell sta dando il meglio di sè, scatenandosi sui social, dichiarando che il Presidente Trump ha ancora pieni poteri tramite gli Ordini Esecutivi che può esercitare per “i motivi di interferenze straniere nelle elezioni presidenziali che lo autorizza a mantenere il suo posto legittimo come presidente eletto per un secondo mandato”. La fanatica legale scrive ai suoi seguaci di non ascoltare ciò che stanno dicendo nei media, perché L.Lin Wood sarebbe in possesso di una deposizione dell’Italia dichiarando che gli italiani hanno aiutato Biden a vincere, manipolando i voti degli americani e che a meno che Trump non conceda la presidenza, Biden non diventerà mai il presidente il 20 gennaio.
Queste parole, citazioni, invocazioni fantasie e deliri, unite alle ripetizioni continue sul fatto che che Trump rimane il legittimo presidente degli Stati Uniti sono allarmanti, sopratutto per gli “shares” e “likes” che si sono moltiplicati in rete anche dopo i fatti drammatici del 6 gennaio. Sottovalutare ancora queste circostanze potrebbe avere effetti devastanti. Si tratta di una retorica di Guerra e di uno scontro pericolosissimi.
Questi posts e inviti ad abbandonare tutti i media, spegnere le tivù, stoccare acqua e cibo per almeno due settimane, invocare che gli stati singoli degli USA debbono agire e subito prima del 20 gennaio, sono profondi segnali d’allarme che le autorità questa volta non sottovaluteranno. L’FBI e Homeland security hanno promesso tolleranza zero e le inchieste contro gli aggressori del Campidoglio potranno arrivare a 400. Uno dei dimostranti armati proveniente dalla Georgia, Chris Stanton, è stato raggiunto ieri da un mandato d’arresto per l’assalto al Congresso e si è tolto la vita. La polizia ha trovato in casa fucili semi automatici e centinaia di munizioni.