PRIMA PAGINA (TITOLO + COMMENTO)
– Biden prende il comando in Pennsylvania, che apre la strada alla Casa Bianca. Due fotografie, una del quartiere generale della campagna di Biden, l’altra di gente in attesa di notizie a Times Square. Didascalia: Gli strateghi repubblicani ammettono che sia molto probabile che Biden arrivi presto alla maggioranza del collegio elettorale.
– In testa in tre altri stati – si concentra sui piani della transizione. Oltre alla Pennsylvania, Biden è in testa in Nevada, Georgia e Arizona, mentre i suoi collaboratori cominciano a concentrarsi sui piani della transizione. Trump e i suoi continuano a buttare là teorie senza alcun fondamento di cospirazioni contro la legittimità delle elezioni. Ma ci sono chiari segnali che non ha il pieno appoggio del partito se insiste a tentare di impedire o ostacolare il processo elettorale.
– Il blitz legale di Trump si scontra contro un muro di realtà. Mentre il conteggio dei voti in Pennsylvania e Georgia chiaramente favoriva Biden, la campagna di Trump dichiarava “le elezioni non sono finite” e schierava avvocati anche in altri stati. Ma nessuna di queste azioni sembrava suscitare l’approvazione dei tribunali e in ogni caso, nessuna potrebbe dare a Trump il vantaggio necessario per vincere il collegio elettorale.
– Feste e preghiere mentre il conteggio dei voti continua. Tre giorni in bilico e attaccati alla TV. È da tre giorni che il paese aspetta il risultato definitivo che continua a essere rimandato per il conteggio degli ultimi, poche migliaia, di voti in 4 stati. In un improvvisato party stradale di fronte al palazzo di Philadelphia dove si contano i voti, un elettore ha detto: “Stiamo celebrando il diritto di tutti di votare, e il fatto che siamo tutti qui per farlo fuori”. E una nigeriana immigrata da 19 anni: “Sta succedendo quello che immaginavo, perché ho ancora fiducia nel popolo americano”.
– Rielezione per due seggi in Georgia lascia incerto il controllo del senato. Il senato è composto da 100 membri, 2 per ognuno dei 50 stati. Con le elezioni di questi giorni, considerando anche i voti ancora in arrivo, ci sarebbero 50 senatori repubblicani e 48 democratici. I due che mancano, entrambi della Georgia, saranno scelti ai primi di gennaio in un’elezione speciale voluta dalla legge elettorale, non avendo avuto maggioranze sufficienti nell’elezione normale. Se fossero tutti e due democratici, il senato sarebbe a 50 /50, ma in realtà con maggioranza democratica, perché in caso di pareggio viene chiamato a votare il vicepresidente.
– Brutte conseguenze del rally dei motociclisti. Virus e rabbia si spargono dopo l’evento a Sturgis. È da 80 anni che i motociclisti si radunano una volta all’anno a Sturgis per grandi festeggiamenti, e anche quest’anno, nonostante il parere contrario delle autorità sanitarie ma col benestare del governatore, ne sono arrivati 400.000 (sì avete letto bene: quattrocentomila!), tutti senza mascherine o altre precauzioni. Risultato: centinaia di infettati e Sturgis è diventata il simbolo delle divisioni degli americani sul coronavirus. Qualcuno ha chiamato il rally “una dichiarazione di liberta’”(si è vista una maglietta con la scritta “Fottitene di covid, io sono stato a Sturgis”), ma molti hanno accusato il governatore di gravissima imprudenza.
PAGINE INTERNE, tutte tratte dal fascicolo speciale dedicato alle elezioni il cui titolo sull’intera prima pagina è:
– Una nazione sta col fiato sospeso mentre i conteggi si trascinano. I margini sono sottilissimi in stati cruciali, e ri-conteggi e battaglie legali incombono mentre l’estenuante battaglia per la Casa Bianca va fuori tempo massimo.
– Sfidando il ballottaggio. La campagna di Trump ha intensificato gli sforzi legali contro i suoi avversari, con azioni legali in corso in Nevada, Pennsylvania, Michigan e Georgia.
– Una settimana di panico e pazienza. I democratici si domandano perché non hanno avuto quelle vittorie che si aspettavano, mentre molti repubblicani scontenti si domandano “e se….?”.
– Nativismo in calata. Maricopa county (importante contea dell’Arizona, notoriamente conservatrice) aveva sostenuto i repubblicani estremisti nella lotta contro gli immigranti. Adesso i figli degli immigranti sfidano il potere del partito.
– New York. Un partito democratico diviso. Dopo aver perso seggi alla camera dei deputati, i progressisti e i centristi dibattono sul futuro del partito.
– Questa elezione è davvero sul filo del rasoio, a meno che si guardi al voto popolare che favorisce Biden di milioni. Nel voto popolare, Biden è avanti a Trump di più di 4 milioni.