Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
First Amendment
August 17, 2018
in
First Amendment
August 17, 2018
0

Nell’unirsi contro Trump, i media americani stanno facendo il suo gioco?

Una grande iniziativa lanciata dal Boston Globe contro gli attacchi del Presidente sta ottenendo molte adesioni. Ma sarà efficace?

Giulia PozzibyGiulia Pozzi
Nell’unirsi contro Trump, i media americani stanno facendo il suo gioco?

Il presidente USA Donald Trump (credits: Pixabay).

Time: 5 mins read

Una vera e propria tempesta mediatica. Se ne parla poco in Italia – in questi giorni alle prese con il legittimo dolore e le meschine polemiche politiche del dopo-Genova -, ma quello che sta avvenendo negli Stati Uniti non ha precedenti nella storia del Paese. La situazione – complessa, che vale la pena analizzare per gradi – riguarda, in sintesi, il controverso e paradossale rapporto tra il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, e il mondo dell’informazione.

Un rapporto che ha dato origine a un cortocircuito fin dalla comparsa del magnate newyorkese sulla scena politica. Quel candidato che nessuno si sarebbe mai aspettato di vedere alla Casa Bianca, attaccato dalla gran parte dei media e che i media ha sempre attaccato, è stato portato alla ribalta proprio da chi, ogni giorno, metteva in luce le sue gaffe e, per usare un eufemismo, le sue uscite “politicamente scorrette” su donne, minoranze, avversari politici e chi più ne ha più ne metta. Un paradosso mediatico che continua anche oggi, in effetti, nella vera e propria guerra in corso tra il Presidente e una buona parte del panorama mediatico a stelle e strisce.

Andiamo con ordine. Dopo i continui attacchi di Trump ai media, da lui costantemente accusati di diffondere fake news e delegittimati nel loro ruolo di guardiani del potere, diverse testate americane hanno studiato una contromossa senza precedenti: unirsi, per difendere la libertà di informazione. La campagna è stata lanciata dal Boston Globe, che, con un editoriale di Marjorie Pritchard, ha fatto appello ai colleghi giornalisti di tutto il Paese, spronandoli ad affrontare uniti le critiche del Presidente. Da allora, più di 350 giornali americani hanno sposato la causa iniziata a Boston, che in poco tempo ha conquistato adesioni dalla Georgia, al Nebraska, fino all’Oregon.

Hundreds of editorial boards around the country are joining with @GlobeOpinion to defend the #FreePress. Here’s why: https://t.co/pXHa55uELM pic.twitter.com/nPwtIYrEi4

— The Boston Globe (@BostonGlobe) August 15, 2018

Il senso dell’iniziativa è quello di difendere il necessario lavoro dei giornalisti, che è, o dovrebbe essere, indipendente, libero, e protetto dal Primo Emendamento della Costituzione americana. Ma attenzione: sicuri che questo “fronte comune” sortirà l’effetto per il quale è stato organizzato? Non tutti ne sembrano convinti. Secondo Jack Shafer di Politico, la campagna “fornirà a Trump prove circostanziate dell’esistenza di una cricca di media nazionali che si sono organizzati esclusivamente per opporsi a lui”. Il San Francisco Chronicle, che pure non ha mai risparmiato critiche ai dardi presidenziali lanciati alla stampa, ha deciso di non unirsi all’iniziativa, sollevando la questione dell’indipendenza della testata e dei singoli giornalisti che, a prescindere dalla linea del comitato editoriale, esprimono le loro opinioni. La testata si è anche domandata se questo fronte comune non finisca per avallare la narrazione trumpiana di una stampa a una voce schierata contro di lui.

Dubbi legittimi, in effetti. Perché, se come afferma il Washington Post, quando si tratta di parlare di Trump i giornalisti non sono “in guerra (at war), ma al lavoro (at work)”, è pur vero che la legittima iniziativa tesa a difendere la credibilità della stampa può facilmente essere ribaltata dal Commander-in-Chief a proprio favore. Partendo, peraltro, dal presupposto che Donald Trump è stato forse il candidato, ed è oggi il Presidente, meno sostenuto dai media nella storia americana. In questa sede non è importante discuterne le cause (a ognuno la propria valutazione); è importante, piuttosto, metterne in rilievo il risultato: la narrazione – diffusa anche in Italia – del Presidente anti-establishment attaccato da cricche di potere rappresentate dalla stampa mainstream è servita su un piatto d’argento.

Lo stesso dicasi per l’autentica sovraesposizione mediatica del Presidente, al centro di un uragano di notizie che riguardano scandali, rivelazioni, inchieste, troll russi e quant’altro. L’ultima bomba, le registrazioni rilasciate da Omarosa Manigault Newman, ex assistente nel programma The Apprentice, nonché responsabile dell’Ufficio delle relazioni pubbliche della Casa Bianca fino allo scorso gennaio, quando fu licenziata dal capo di Gabinetto John Kelly. La Newman ha anche scritto un infuocato libro-verità sul suo anno infernale alla Casa Bianca di Trump. In uno degli audio incriminati, si sentirebbe Trump utilizzare termini razzisti.

Qualche domanda doverosa. Che cosa questa vicenda può cambiare dell’immagine che il Presidente si è costruito in questi anni? Nulla. Quanto gli può alienare le simpatie dei suoi elettori? Poco: l’impressione è che, in buona parte, chi lo ha votato e sostenuto fin da principio lo abbia fatto anche, se non soprattutto, per tali comportamenti “politicamente scorretti”, percepiti però come autentici, per questo continuo parlare alla pancia, per lo sdoganamento di ciò che “tutti pensano ma nessuno dice” e per la tendenza a strizzare l’occhio ai segmenti  più intolleranti del Paese. E chi mai l’ha sostenuto, da questo ennesimo episodio riceverà un’ulteriore conferma, non necessaria, a supporto di quello che già pensava. Quanto a Trump, i suoi strateghi della comunicazione hanno risposto all’attacco con un video – comunque la si pensi – piuttosto efficace:

L’effetto complessivo della vicenda, ancora una volta, rischia paradossalmente di giovare alla causa del Presidente, e per varie ragioni. Innanzitutto, perché questo ciclo continuo di news su di lui comincia a suscitare, negli americani, ulteriore disaffezione rispetto al mondo dell’informazione in generale. Lo conferma un recente report del Pew Research Center, secondo cui 7 americani su 10, soprattutto Repubblicani, si sentono praticamente nauseati di fronte a questa incredibile quantità di news sul Presidente. In proposito, l’ottimo Stef W. Kight ha efficacemente ribattezzato questo fenomeno “Trump news cycle”, ed ha analizzando i dati di Google News Lab’s per quanto riguarda la prima metà del 2018. Il risultato? La quantità di informazioni prodotte sul Commander-in-Chief è semplicemente impressionante.

Non solo: come si diceva prima, tutto questo polverone rischia di avallare l’immagine, costantemente rilanciata da Trump, di una stampa compatta in massa contro il Presidente “scomodo”, “uno-contro tutti”. Trump la vittima, i media i carnefici.

Così, in questa guerra combattuta senza esclusione di colpi tra il Presidente e la stampa, una guerra iniziata ben prima che il controverso miliardario approdasse alla Casa Bianca, il cortocircuito perfetto è servito. E a giovarne potrebbe essere, ancora una volta, Donald Trump.

Share on FacebookShare on Twitter
Giulia Pozzi

Giulia Pozzi

Classe 1989, lombarda, dopo la laurea magistrale in Filologia Moderna all'Università Cattolica di Milano si è specializzata alla Scuola di Giornalismo Lelio Basso di Roma e ha conseguito un master in Comunicazione e Media nelle Relazioni Internazionali presso la Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale (SIOI). Ha lavorato come giornalista a Roma occupandosi di politica e affari esteri. Per la Voce di New York, è stata corrispondente dalle Nazioni Unite a New York. Collabora anche con "7-Corriere della Sera", "L'Espresso", "Linkiesta.it". Considera la grande letteratura di ogni tempo il "rumore di fondo" di calviniana memoria, e la lente attraverso cui osservare la realtà.

DELLO STESSO AUTORE

As Italians Return from Vacation, Covid-19 Cases See a Sharp Rise

As Italians Return from Vacation, Covid-19 Cases See a Sharp Rise

byGiulia Pozzi
As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

UN Is in Close Communication with Italy on Mario Paciolla’s Death in Colombia

byGiulia Pozzi

A PROPOSITO DI...

Tags: Donald TrumpFirst AmendamentmediaStampa
Previous Post

UN-SG Annual Report Disregards Accountability for War Crimes in Yemen

Next Post

Guterres all’ONU: Le vittime del terrorismo non vanno dimenticate

DELLO STESSO AUTORE

As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

Morte Mario Paciolla in Colombia, l’ONU assicura: “In stretto contatto con l’Italia”

byGiulia Pozzi
As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

As the Mystery Around Paciolla’s Death in Colombia Deepens, the UN Remains Silent

byGiulia Pozzi

Latest News

Elena Mazzon in una scena di “The Popess: Instructions for Freedom”.

The Popess: Elena Mazzon porta in scena l’eresia al femminile

byMonica Straniero
Il piccolo protagonista di The Legend of Ochi Courtesy of A24/Universal Pictures

Isaiah Saxon e “The Legend of Ochi”: il fantasy più strano dell’anno

byMonica Straniero

New York

Chiara Arrigoni, autrice di Pelle, testo selezionato per il programma di mentorship di In Scena! 2025 a New York – ph. courtesy dell’artista

“Pelle”, il reading di Chiara Arrigoni a New York per In Scena! 2025

byMonica Straniero
While Adams Trusts Lawsuits to Bring Funds Back to NY, Trump Defies Judges

Adams-Trump faccia a faccia alla Casa Bianca per fondi federali

byFederica Farina

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Guterres all’ONU: Le vittime del terrorismo non vanno dimenticate

Guterres all'ONU: Le vittime del terrorismo non vanno dimenticate

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?