Se questa è una Regione. Se questo è un governatore. Se questa è la politica. Se questo è ciò che meritano i Campani, verrebbe da dire.
Nell'Italia degli scandali, delle bagarre più becere e della "casta" al di sopra di ogni legge, i giornalisti devono fare domande e i politici devono rispondere. Devono. Sempre. Senza se e senza ma. E invece no. Invece ad una domanda tanto scomoda quanto pertinente c'è chi preferisce darsi alla fuga.
Il video risale al 9 maggio scorso, quando all'indomani della sentenza del TAR che rigettava il ricorso del Movimento 5 Stelle, dichiarando l'attuale governatore, all'epoca candidato, Vincenzo De Luca, in forza al PD, candidabile, eleggibile ma di fatto non in grado di Governare la Campania per effetto della legge Severino, De Luca si dava alla fuga, dinanzi ad una domanda quanto mai lecita, e in un certo senso pure prevedibile. Ma scomoda. Tremendamente scomoda. Come è giusto che sia.
Sono passati quasi due mesi da quel giorno e il voto alle urne del 31 maggio scorso ha portato De Luca a vincere le elezioni. Di fatto, però, De Luca è stato eletto e proclamato ma non si è mai insediato, pena la sospensione. Un'ipotesi che due mesi fa gli avevamo sottoposto, ma dalla quale era letteralmente fuggito. Eppure quella domanda andava fatta, era l'unica domanda da fare.
Il giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole che si sappia, tutto il resto è propaganda, ha scritto qualcuno. E guai a non farlo. Guai ad essere cane da compagnia e non da guardia, del potere.
Oggi, di fatto, la Campania non ha un governatore (dopo la dismissione dalle cariche dell'uscente Stefano Caldoro) ed è nello stallo istituzionale, nel caos più totale, "ostaggio" di De Luca e dei suoi guai giudiziari, come ha titolato qualcuno. Ad oggi (1* luglio) il Consiglio Regionale non si è ancora insediato, dopo l'annullamento della seduta prevista per lunedì 29 di giugno e l'ente è senza Governance. Il termine ultimo per l'insediamento dell'assise regionale è il prossimo 12 di luglio, oltre questa data si andrà al commissariamento che per la Campania sarebbe un vero e proprio dramma poiché comporterebbe una gestione di fatto limitata in una Regione già al collasso, col Tpl allo stremo e la sanità tagliata all'osso.
Dal canto suo De Luca ha già presentato due ricorsi, uno di merito, uno ex articolo 700. Le opposizioni dichiarano guerra al governatore che non governa e che nel documento della commissione antimafia era stato inserito tra gli "impresentabili". Ora una Regione intera, la Campania, rea di averlo votato credendolo un male minore rispetto a chi lo aveva preceduto, attende risposte da chi, alle domande preferisce rispondere con arroganza ingiustificabile o addirittura scappare.
AGGIORNAMENTO, 2 LUGLIO
Alla fine l’ha spuntata lui. Alla fine potrà governare. Provvisoriamente. Vincenzo De Luca può entrare a Palazzo Santa Lucia e fare il governatore della Campania. Oggi (2 di luglio) il Tribunale di Napoli, accogliendo la richiesta dei legali del governatore, non è più sospeso. Potrà dunque partecipare al primo Consiglio e nominare la giunta. La prima sezione civile ha congelato l'efficacia della sospensione disposta in base alla legge Severino in attesa della discussione del ricorso d'urgenza presentato dagli avvocati Lorenzo Lentini, Giuseppe Abbamonte e Antonio Brancaccio, legali del governatore. Si sblocca dunque il vuoto di potere che si era determinato dopo la proclamazione del nuovo presidente della Regione, sospeso prima dell'insediamento dell'esecutivo. La decisione è stata assunta con un provvedimento monocratico del presidente della sezione, Guglielmo Cioffi.
Dopo un mese e passa dalla sua elezione adesso De Luca può dormire sonni tranquilli e il vuoto istituzionale è stato così colmato. Indagato, condannato, "impresentabile" ma farà il governatore della Campania poiché eletto lo scorso 31 maggio, poiché i giudici hanno sospeso la sospensiva. Per inciso, il Tribunale ha sospeso provvisoriamente l'efficacia del provvedimento fissando per il giorno 17 luglio l'udienza dinanzi al Collegio per la comparizione delle parti e per la conferma, la modifica o la revoca del decreto stesso.
*Nunzia Marciano, napoletana, è una giornalista di Canale 8, Tv di Napoli.