Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
First Amendment
November 24, 2014
in
First Amendment
November 24, 2014
0

I falsi profeti con la macchina diabolica

Francesco ErspamerbyFrancesco Erspamer
L'Anticristo, di Luca Signorelli (1445 – 1523)

L'Anticristo, di Luca Signorelli (1445 – 1523)

Time: 3 mins read

 

Credo che il primo problema epistemologico che mi sono posto (ero ragazzo e non avevo idea che fosse un problema epistemologico) sia stato quello di come smascherare i falsi profeti e l’anticristo. Come accorgermi, in altre parole, se una promessa di verità o di salvezza fosse in realtà una menzogna. Non con l’evidenza: anche i falsi cristi, spiegò Gesù parlando degli avvenimenti che precederanno l’apocalisse, “faranno segni e prodigi” in grado di persuadere gli stessi eletti. 

La mia soluzione fu perciò opposta: il dubbio. Dubitare a oltranza, resistendo alle lusinghe del maestro di inganni, Satana. Perché alla fine la verità sarebbe emersa come residuo, come ciò che mi sarebbe stato impossibile negare, neanche volendolo e neanche persistendo nel rifiuto delle apparenze.

Una concezione ingenua che mi è tornata in mente riflettendo sul grado di manipolazione e disinformazione praticato dai media: con pochissime eccezioni sono ormai una macchina di pubblicità, propaganda e nel caso migliore finzione; una macchina davvero diabolica, nel senso etimologico di “mettere di traverso”, ”calunniare”. Come contrastarla?

Impossibile verificare e confutare ogni affermazione dei media: sono un apparato immenso, potentissimo, ricchissimo. E anche se in un caso o due si riuscisse a dimostrare un’imprecisione o una falsificazione, la denuncia verrebbe boicottata o comunque si perderebbe nell’oceano di informazioni fornite ogni giorno, ogni ora. Servirebbero organi pubblici di vigilanza; soprattutto servirebbero leggi che impedissero la concentrazione delle testate: ogni giornale, ogni canale televisivo, dovrebbe essere interamente autonomo e avere una diffusione solo locale; oppure essere di proprietà dello stato, della comunità. 

Impossibile, nell’età del liberismo e dell’individualismo. Nell’attesa della sua fine, non resta che la sfiducia. Non credere a nulla di quello che i media dicono. Tanto, se hanno interesse a mentire e a contraddirsi, si contraddicono e mentono senza ritegno; se non ce l’hanno, comunque selezionano solo alcune notizie, e nel farlo antepongono il proprio tornaconto e la propria ideologia alla realtà. Il gossip non è nelle cose: è creato dai media. Così le paure, le emozioni, le celebrity: tutto a telecomando. 

Qualche settimana fa Ebola stava per annientare l’Occidente, una nuova peste nera: sui giornali e telegiornali non si parlava d’altro e la gente, o almeno gli psicolabili che ne costituiscono una parte, reagiva di conseguenza. Ci sono state donne cacciate dagli autobus perché erano o sembravano africane: da italiani che si credono per bene ma in cui il pregiudizio si mescolava al terrore in una miscela che ricordava da vicino quella descritta da Manzoni nella Storia della colonna infame – un testo che non si fa leggere più a scuola per evitare che, come i classici in generale, possa aprire le menti dei giovani e rischi di allontanarli dal conformismo e consumismo a cui li preparano i nuovi media del neocapitalismo.

Nessuno più ne parla, di Ebola: ovviamente continua a esserci, come c’era prima, nei decenni in cui la si era lasciata indisturbata perché fuori dell’occhio di CNN. È semplicemente tornata a essere un virus letale, che uccide chi lo contrae, soprattutto se non ha i mezzi per curarsi; però ha smesso di essere uno show, un reality dell’orrore utile per distrarre gli occidentali dalla sottile ma più concreta angoscia di un futuro senza bellezza e senza solidarietà, un futuro dominato dell’avidità di pochi miliardari e delle loro corporation. Ecco, credo che tre o quattro settimane, diciamo un mese, siano un filtro sufficiente: nel senso che quando sono trascorse, gli eventi smettono di essere spettacolo e cominciano a essere analizzati con qualche oggettività, per stanchezza, disattenzione o disinteresse dei grandi manipolatori e dei loro padroni. 

Il problema è che dopo un mese è spesso impossibile trovare traccia degli eventi stessi, anche di quelli che al momento della loro apparizione fra le breaking news fossero stati annunciati come catastrofici o epocali. E io invece voglio sapere quello che la gente crede che stia accadendo. Per cui leggo i quotidiani, ascolto i telegiornali, frequento assiduamente il web. Ma non presto alcuna fede a quello che dicono. Se sono informazioni vere, dureranno nel tempo ed emergeranno anche nella realtà della mia vita, nell’autenticità delle mie relazioni, nei racconti degli amici. Altrimenti resteranno astrazioni: forse vere, forse false. Non ha davvero importanza: perché se davvero fossero importanti non riuscirei a evitarne l’impatto. Finché posso, dubito: e con il dubbio resisto ai falsi profeti, maestri d’inganno, nemici del bene. 

Share on FacebookShare on Twitter
Francesco Erspamer

Francesco Erspamer

Nato a Bari, cresciuto a Parma e in Trentino, laureato a Roma, professore a Harvard. Mi interesso di letteratura, politica, storia delle idee e cambiamenti culturali. Insegno corsi su estetica, romanzo moderno e contemporaneo, Rinascimento, calcio. Di recente ho scritto: La creazione del passato, Sulla modernità culturale e paura di cambiare, Crisi e critica del concetto di cultura. Come Gramsci, penso che al pessimismo della ragione occorra accompagnare l’ottimismo della volontà, e come James Baldwin, che la libertà non la si possa ricevere in dono: bisogna prendersela.

DELLO STESSO AUTORE

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

Il calcio è ormai uno sporchissimo business e per questo ad Harvard non lo insegnerò più

byFrancesco Erspamer
Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

Ho letto il “manifesto delle sardine”: che delusione quel liberismo anti-populista

byFrancesco Erspamer

A PROPOSITO DI...

Tags: giornalismoliberismomanipolatorimediapropaganda
Previous Post

Renzi senza le mani in pasta

Next Post

Storie di made In Italy, tra brand e megabrand nel mondo globalizzato

DELLO STESSO AUTORE

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

Perché anche in Trentino-Alto Adige vince la Lega

byFrancesco Erspamer
Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

Roberto Saviano e il sogno impossibile dei diritti universali

byFrancesco Erspamer

Latest News

Putin Marks WWII Anniversary, Says Russia Remains Barrier to Nazism

Putin Marks WWII Anniversary, Says Russia Remains Barrier to Nazism

byGennaro Mansi
Sessantamila lecca-lecca sull’uscio di casa: l’incauto acquisto del piccolo Liam

Sessantamila lecca-lecca sull’uscio di casa: l’incauto acquisto del piccolo Liam

byAdriana Carnelli

New York

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

“Trump Effect” Tanks Tourism in New York City: 400k Fewer Visitors in 2025

byDaniele Di Bartolomei
Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post

Made In Italy: Brand, Metabrand and its Stories

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?