La Federal Reserve ha deciso mercoledì di mantenere invariati i tassi di interesse evitando di fornire indicazioni precise su un possibile allentamento della politica monetaria. La decisione della banca centrale USA arriva mentre l’economia statunitense continua a mostrare segnali contrastanti, con un’inflazione ancora sopra l’obiettivo del 2% e una crescita solida confortata da un basso tasso di disoccupazione.
Nella dichiarazione rilasciata al termine della riunione di mercoledì, la Fed ha eliminato il riferimento ai “progressi” fatti nel ridurre l’inflazione verso il target del 2%. Al suo posto, il comunicato ha sottolineato che l’aumento dei prezzi “resta elevato”. I principali indicatori inflazionistici continuano a essere superiori di almeno mezzo punto percentuale rispetto all’obiettivo fissato.
Nonostante ciò, i membri della Fed sono ottimisti sul fatto che l’inflazione possa tornare a scendere nei prossimi mesi. “L’attività economica continua a espandersi a un buon ritmo. Il tasso di disoccupazione si è stabilizzato su livelli bassi e le condizioni del mercato del lavoro restano solide”, si legge nel comunicato.
Il Comitato di politica monetaria della Fed ha aggiunto che, nel valutare eventuali modifiche ai tassi, si terrà conto dei dati in arrivo, delle prospettive economiche e dei rischi legati all’evoluzione della situazione globale.
La decisione di mantenere il tasso di interesse overnight nell’intervallo tra il 4,25% e il 4,50%, accompagnata da una dichiarazione più cauta, segna una fase di stallo per la Fed, che ora aspetta segnali più chiari riguardo all’inflazione, al mercato del lavoro e agli effetti delle politiche economiche dell’amministrazione Trump.
Immediatamente dopo la pubblicazione del comunicato, i futures sui tassi di interesse a breve termine hanno indicato che gli investitori non si aspettano un nuovo taglio prima di giugno. I rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono rimasti pressoché invariati, mentre Wall Street ha registrato un lieve calo.
Nel dibattito interno alla Fed, ci sono ancora divergenze su quanto i tassi debbano essere ulteriormente abbassati. Alcuni membri della banca centrale si aspettano altri due tagli di un quarto di punto ciascuno nel corso dell’anno.