La decisione era attesa da settimane. Lo avevano annunciato in maniera palese alcuni funzionari della Federal Reserve, mentre altri si erano mostrati più cauti nell’entità dei tagli, ma non nella determinazione a farlo. Mercoledì alle 14, a conclusione dei due giorni di ritiro del FOMC (Federal Open Market Committee), il braccio di politica monetaria della Banca centrale statunitense, è stato annunciato il primo taglio di tassi in quattro anni: 50 punti.
A parte i tagli di emergenza durante il Covid, l’ultima volta che il FOMC ha troncato di mezzo punto è stato nel 2008 durante la crisi finanziaria globale. La decisione abbassa il tasso dei fondi federali a un intervallo compreso tra il 4,75% e il 5%.
Il FOMC ha mantenuto il suo tasso di riferimento sui fondi federali in un intervallo tra il 5,25% e il 5,5% con l’ultimo aumento deciso a luglio 2023. È stato il più alto tasso di riferimento degli ultimi 23 anni e si è mantenuto lì nonostante la misura dell’inflazione preferita dalla Fed sia scesa dal 3,3% al 2,5% e il tasso di disoccupazione sia aumentato dal 3,5% al 4,2% nello stesso periodo di tempo.
“I dati economici ci guideranno” è stato il mantra di questi ultimi mesi e finalmente i dati economici, dopo quattro anni hanno risposto alla politica restrittiva imposta da Jerome Powell e dai suoi collaboratori: prezzi in calo, sussidi di disoccupazione in rialzo, ma spesa dei consumatori ancora resiliente. Le ricette di politica monetaria in un’economia post pandemica sono state molte, ma la Fed non ha ceduto di fronte alle scelte di altre Banche centrali e alle minacce politiche come quelle dell’ex presidente Trump che ha promesso meno indipendenza sulle decisioni se verrà eletto. Il taglio annunciato oggi avrà un impatto importante sulle finanze degli americani: renderà più economici i mutui, i prestiti auto e le carte di credito, ma mette uno stop agli alti rendimenti dei bond.
“Il comitato – si legge nella dichiarazione pubblicata a conclusione dell’incontro – ha acquisito maggiore fiducia nel fatto che l’inflazione si stia muovendo in modo sostenibile verso il 2 per cento e ritiene che i rischi per il raggiungimento dei suoi obiettivi di occupazione e inflazione siano più o meno in equilibrio”. Il voto del FOMC è arrivato con 11 voti a favore e 1 contrario, quello della governatrice Michelle Bowman, che avrebbe preferito una mossa di un quarto di punto.