La Federal Reserve ha aumentato i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale, facendo salire Il costo del denaro in una forchetta fra il 4,75% e il 5%.
Mercoledì la banca centrale statunitense ha tuttavia contestualmente indicato di essere sul punto di sospendere ulteriori aumenti dei costi di finanziamento in seguito alle recenti turbolenze dei mercati finanziari, provocate dal fallimento della Silicon Valley Bank e della Signature Bank.
L’ultima dichiarazione della Fed, infatti, non afferma più che “continui rialzi” dei tassi saranno probabilmente “appropriati” – un mantra presente in ogni dichiarazione dell’autorità monetaria USA dallo scorso marzo.
In una serie di proiezioni trimestrali, i responsabili delle politiche della Fed hanno previsto di aumentare il tasso di riferimento solo un’altra volta, dal nuovo livello di mercoledì di circa il 4,9% al 5,1%.
L’aumento odierno dei tassi suggerisce che il presidente Jerome Powell è fiducioso nella capacità della Federal Reserve di gestire una duplice sfida: da una parte ridurre un’inflazione ancora elevata attraverso l’aumento dei tassi di prestito, dall’altra quella di calmare l’instabilità finanziaria attraverso programmi di prestito di emergenza e la decisione dell’amministrazione Biden di coprire i depositi non assicurati presso i due istituti statunitensi in bancarotta.
Prima dello choc finanziario che ha coinvolto le due banche, Powell aveva dichiarato a una commissione del Senato che la Fed stava prendendo in considerazione la possibilità di alzare i tassi di ben mezzo punto.
Intanto alcuni esponenti del Partito Democratico hanno iniziato a criticare apertamente il direttore della banca centrale USA. Tra le voci più polemiche c’è quella della senatrice dem Elizabeth Warren, che alla trasmissione Meet the Press della NBC ha sostenuto che Powell “aveva due compiti – quello di occuparsi di politica monetaria e quello di occuparsi della regolamentazione bancaria, ed ha fallito in entrambi”.
Powell, nominato da Trump nel 2017, è finito infatti nell’occhio del ciclone per la sua gestione (giudicata troppo lassista) dei regolamenti bancari dopo il crollo della Silicon Valley Bank. Alla conferenza stampa di mercoledì, Powell riconosciuto che “bisogna rafforzare la vigilanza e la regolamentazione” delle banche. Aggiungendo però che il sistema bancario nel suo complesso è sicuro.
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