United Airlines ha minacciato di lasciare l’aeroporto John F. Kennedy (JFK) di New York da ottobre se la Federal Aviation Administration (FAA) statunitense non darà il via libera a nuovi voli operati dalla compagnia aerea.
Lo si legge in un’e-mail inviata martedì dalla società ai propri dipendenti, nella quale si spiega come la scorsa settimana l’amministratore delegato di United, Scott Kirby, abbia sollecitato il capo della FAA (l’ente dell’aviazione civile USA), Billy Nolen, ad aumentare gli slots della compagnia al JFK.
Dal 2021 United opera infatti solo due voli al giorno dal JFK, diretti rispettivamente a San Francisco e Los Angeles. Senza altri slot permanenti, ovverosia autorizzazioni di decollo e atterraggio, United ha dichiarato di non poter servire il JFK “in modo efficace rispetto a concorrenti” come JetBlue Airways e American Airlines.
“Se non saremo in grado di ottenere ulteriori assegnazioni per più stagioni, dovremo sospendere il servizio al JFK, a partire dalla fine di ottobre”, si legge nell’e-mail di United.
La FAA ha risposto in un altro comunicato, sempre martedì, che l’ente “deve considerare la capacità dello spazio aereo e quella delle piste per valutare come i cambiamenti influirebbero sui voli negli aeroporti vicini. Eventuali slot aggiuntivi al JFK seguirebbero il processo ben consolidato della FAA per assegnarli in modo equo e per aumentare la concorrenza”.
Attualmente lo scalo di riferimento di United nell’area metropolitana di New York è all’aeroporto di Newark, di cui gestisce il 69% dei voli.