Il presidente Joe Biden annuncia un piano nazionale per le ricariche delle auto elettriche. Mitch McConnell rompe con la leadership trumpiana del partito repubblicano. Riprendono i negoziati nel Partito Democratico per rilanciare parte dell’agenda della Casa Bianca bocciata dal Senato.
Tre notizie, che apparentemente non sembrano essere correlate, hanno invece lo stesso filo conduttore: la ripresa del dialogo bipartisan tra la Casa Bianca e parte della leadership repubblicana al Senato in vista delle elezioni midterm di novembre. Un annuncio che va anche inquadrato come parte di un focus più ampio sul rilancio dei lavori manifatturieri negli Stati Uniti.
In un discorso dalla Casa Bianca, Biden ha annunciato che una società australiana di ricarica di veicoli elettrici costruirà il suo primo stabilimento nel Tennessee. La fabbrica, che sarà costruita da Tritium, produrrà fino a 30.000 caricabatterie per veicoli elettrici all’anno e creerà 500 posti di lavoro locali, ha affermato Biden, che aveva accanto l’amministratrice delegata dell’azienda, Jane Hunter.
Un seguito, questo annuncio del presidente, dopo che a dicembre la Casa Bianca aveva reso nota la strategia federale per costruire 500.000 stazioni di ricarica per veicoli elettrici in tutti gli Stati Uniti e ridurre il costo delle auto elettriche. Biden ha inoltre annunciato che metà dei veicoli venduti negli Stati Uniti entro il 2030 saranno elettrici a batteria, elettrici a celle a combustibile o ibridi plug-in. Il presidente ha affermato che il segretario ai Trasporti Pete Buttigieg e la segretaria all’Energia Jennifer Granholm fra non molto forniranno tutti i particolari per il finanziamento da 5 miliardi di dollari per il posizionamento delle stazioni di ricarica in tutto il Paese, comprese le aree rurali.
Jane Hunter ha accreditato l’approvazione dello scorso anno del disegno di legge bipartisan per le infrastrutture, come punto fondamentale per la decisione dell’azienda di investire in uno stabilimento nel Tennessee. “Le nazioni che sono in prima linea in questo futuro elettrico ne trarranno vantaggio economico”, ha affermato. “Ed è ciò che l’America otterrà con la legge bipartisan sulle infrastrutture del presidente Biden… La decisione di Biden di elettrificare i trasporti ha contribuito all’enorme domanda di prodotti Tritium proprio qui negli Stati Uniti, e questo ci ha portato direttamente a cambiare la nostra strategia di produzione globale”.
Martedì scorso, Mitch Landrieu, Senior Advisor del Presidente per la coordinazione infrastrutturale, che sta supervisionando i piani infrastrutturali di Biden, ha affermato che l’annuncio è significativo anche perché evidenzia il desiderio dell’amministrazione di vedere le stazioni di ricarica prodotte negli Stati Uniti.
Intanto, il leader della minoranza al Senato Mitch McConnell ha criticato il Comitato nazionale repubblicano (RNC) per la mozione di censura ai rappresentanti, Adam Kinzinger e Liz Cheney, che si sono rifiutati di sostenere la controversa posizione dell’ex presidente Donald Trump sulle elezioni truccate e hanno definito l’assalto al Congresso del 6 gennaio una “insurrezione violenta”.
“È stata una violenta insurrezione con lo scopo di impedire un pacifico trasferimento di poteri dopo un’elezione legittimamente certificata. … Ecco cos’era”, ha detto McConnell. L’RNC, in mano alla fazione più accesa dei sostenitori di Trump, ha definito il tentativo insurrezionale del 6 gennaio, nella risoluzione che censura per Kinzinger e Cheney, come un “discorso politico legittimo”. “Il problema è se l’RNC debba o meno rimproverare i membri del nostro partito che potrebbero avere opinioni diverse dalla maggioranza. Questo non è compito dell’RNC”, ha detto McConnell in una conferenza stampa. “Abbiamo tutti visto cosa è successo. È stata un’insurrezione violenta allo scopo di cercare di impedire il trasferimento pacifico del potere dopo un’elezione legittimamente certificata da un’amministrazione all’altra. Ecco cos’era”.
Un allontanamento dalle posizioni dell’ex presidente dettata dal calcolo che i repubblicani sperano di riconquistare la maggioranza alla Camera e al Senato nelle elezioni di midterm dell’8 novembre. McConnell, il leader della minoranza al Senato e uno dei più astuti strateghi politici del suo partito, ha cercato di dipingere Biden come un ex moderato radicalizzato dall’ala sinistra del Partito Democratico. Proiettare un’immagine di moderazione per i repubblicani, prendendo le distanze dall’ex presidente, potrebbe aiutare i propri candidati al Senato negli stati chiave. Ma Donald Trump in alcuni di questi stati chiave sta cercando di piazzare i “suoi” candidati, legati all’estremismo dell’ex presidente.

I senatori repubblicani vicini a McConnell si sono trovati in difficoltà dopo la risoluzione di censura dell’RNC. “La leadership del Republican National Committee ha affermato che voleva che i repubblicani fossero uniti. Non è stata un’azione unificante”, ha puntualizzato il senatore John Cornyn del Texas. “Se vogliamo vincere a novembre, ci sono cose migliori su cui concentrarci”, ha affermato il senatore John Thune, il repubblicano n. 2 della camera dopo McConnell. “L’attenzione deve essere rivolta in avanti. Basta con il passato. Se vogliamo conquistare la maggioranza in autunno, allora è meglio concentrarci sui democratici e non sulla rabbia degli sconfitti”, ha aggiunto Thune.
I democratici potrebbero essere vulnerabili a novembre, in particolare considerando il calo dell’approvazione di Biden nei sondaggi. Normalmente il partito dei presidenti in carica perde seggi al Congresso nelle prime elezioni di metà mandato dopo aver vinto la Casa Bianca. E per questo McConnell ha accusato Biden e il suo costoso piano di spesa sociale “Build Back Better“, bloccato al Senato, come creature dell’ala sinistra del Partito Democratico, rimproverando la Casa Bianca di ignorare i problemi delle famiglie statunitensi alle prese con l’inflazione, e i costi energetici più elevati.
McConnell ha concordato con i democratici l’anno scorso due priorità bipartisan: un progetto di legge sulle infrastrutture da mille miliardi di dollari e un accordo per evitare il default sul debito del governo federale. Entrambe le decisioni hanno suscitato dichiarazioni infuriate di Trump, che ha chiesto di cacciare McConnell dal suo incarico di leadership al Senato.
Infine Joe Biden ha abbandonato il suo progetto di offrire due anni gratis di “community college”. Lo ha confermato la first lady Jill, professoressa universitaria, durante un evento pubblico. Il piano del community college gratuito faceva parte del Build Back Better bocciato dal Senato. I colloqui però tra i democratici sono ripresi per cercare di salvare almeno in parte alcune proposte negoziabili con i repubblicani. Le starebbero discutendo il democratico Joe Manchin e la repubblicana Lisa Murkowki.
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