Martedì, la Corte Suprema degli Stati Uniti si è rifiutata di revocare la moratoria sugli sfratti, imposta lo scorso settembre dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC). Il voto è stato di 5 a 4, con il presidente della Corte Suprema John G. Roberts Jr. e i giudici Stephen G. Breyer, Sonia Sotomayor, Elena Kagan e Brett M. Kavanaugh nella maggioranza.
Il direttore del CDC, la dott.ssa Rochelle Walensky, ha firmato il 24 giugno un’estensione della moratoria sugli sfratti a livello nazionale. La scadenza della moratoria – per aiutare gli inquilini che combattono per pagare l’affitto a causa della pandemia – il cui termine era stato fissato per il 30 giugno, è ora prorogata fino al 31 luglio 2021. La decisione arriva in un momento in cui circa 7 milioni di famiglie americane sostengono di essere ancora indietro con l’affitto. Secondo il Department of Housing and Urban Development, alla fine di marzo 6,4 milioni di famiglie americane non sono state puntuali con il pagamento dovuto ai padroni di casa. A partire dal 7 giugno, secondo l’Household Pulse Survey dell’US Census Bureau, circa 3,2 milioni di persone negli Stati Uniti hanno dichiarato di dover affrontare lo sfratto nei successivi due mesi.

L’amministrazione del presidente Joe Biden ha detto che non prevede di estendere ulteriormente la moratoria, affermando che quest’ultimo mese consentirà di prendere altre misure per stabilizzare gli alloggi per coloro che dovranno affrontare lo sfratto e la preclusione.
Nell’annunciare l’estensione della moratoria sugli sfratti, il CDC ha affermato che la pandemia di Covid-19 “ha rappresentato una minaccia storica per la salute pubblica della nazione. Mantenere le persone nelle loro case e fuori da ambienti affollati o congregati, come i rifugi per senzatetto, prevenendo gli sfratti è un passo fondamentale per aiutare a fermare la diffusione del Covid-19″.
Durante la pandemia, una ricerca condotta da SSRN (Social Science Research Network) ha dimostrato che gli sfratti provocano più casi di coronavirus perché le persone finiscono per vivere in contesti maggiormente affollati, dove è probabile che contraggano o diffondano la malattia.

Diversi Stati in tutti gli Usa hanno preso provvedimenti da soli per prevenire gli sfratti. Il 4 maggio, il Governatore di New York Andrew M. Cuomo ha firmato un’estensione del Covid-19 Emergency Eviction and Foreclosure Prevention Act del 2020 e del Covid-19 Emergency Protect Our Small Business, estendendo la sua moratoria fino al 31 agosto, proibendo lo sfratto e mettendo in atto varie protezioni per gli inquilini.
“Mentre ci avviciniamo alla fine del tunnel Covid-19, è fondamentale continuare a proteggere sia gli inquilini di New York che gli imprenditori che hanno sofferto tremende difficoltà durante l’intera pandemia”, ha affermato il Governatore Cuomo. “L’estensione di questa legislazione aiuterà a garantire che i newyorkesi vulnerabili e gli imprenditori che stanno affrontando lo sfratto non per colpa loro siano in grado di mantenere le loro case e le loro attività, mentre continuiamo sulla strada della ripresa e iniziamo a ricostruire la nostra economia”.