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June 29, 2021
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Rapporto dell’UNODC: Il Covid causa un aumento nel consumo mondiale di droghe

Il Rapporto Mondiale sulla Droga sui cambiamenti nel mercato delle droghe nell'ultimo anno; con l'aumento del consumo e diminuita la percezione di pericolo

La Voce di New YorkbyLa Voce di New York
Rapporto dell’UNODC: Il Covid causa un aumento nel consumo mondiale di droghe

La forza della cannabis in commercio è aumentata di 4 volte negli ultimi 24 anni in alcune parti del mondo. (Foto/Unsplash/Wesley Gibbs)

Time: 3 mins read

Circa 275 milioni di persone nel mondo, il 22% in più rispetto al 2010, hanno fatto uso di droghe durante l’ultimo anno, in cui la pandemia di COVID-19 ha causato sconvolgimento senza precedenti. Questa è una delle principali scoperte dell’ultimo rapporto annuale pubblicato giovedì scorso dall’Ufficio dell’ONU sulle Droghe e il Crimine (UNODC), che fornisce una panoramica sul mercato di droghe globale, e sull’impatto che queste hanno sulla salute e il sostentamento delle persone.

Secondo quanto scritto nel Rapporto Mondiale sulla Droga, la forza della cannabis in commercio in alcune parti del mondo è quadruplicata negli ultimi due decenni, mentre la percentuale di adolescenti che considerano questa droga come pericolosa è diminuita del 40 per cento.

Questo divario persiste nonostante sia comprovato che l’uso di cannabis sia associato con problemi di salute e altri pericoli, specialmente tra i consumatori abituali. Inoltre, la maggior parte dei paesi nel mondo ha riportato un aumento nell’uso di cannabis dall’inizio della pandemia.

“La diminuzione nella percezione di pericoli relazionati all’uso di droghe è stata collegata ad un incremento nel loro consumo, e le scoperte del Rapporto Mondiale sulla Droga 2021 dell’UNODC sottolinea il bisogno di chiudere il divario tra percezione e realtà in modo da educare i giovani e salvaguardare la salute pubblica,” ha detto Ghada Waly, il direttore esecutivo dell’UNODC.

Grafico del Rapporto Mondiale sulla Droga del 2021. (Fonte/UNODC)

IMPATTO SOCIOECONOMICO

La crisi dovuta al COVID-19 ha spinto più di 100 milioni di persone a livelli di povertà estrema, e ha aggravato disoccupazione e diseguaglianze, poiché nel mondo 255 milioni di posti di lavoro sono stati persi durante il 2020.

Anche i disturbi di salute mentale sono in aumento a livello globale, un fattore che ha il potenziale di creare un aumento nei disturbi da uso di droghe.

In aggiunta, sono stati osservati cambiamenti nel consumo di droga durante la pandemia, incluso l’aumento dell’uso di cannabis e dell’uso non medico di sedativi farmacologici.

Anche i fattori socioeconomici preesistenti hanno contribuito ad accelerare la richiesta per queste droghe.

ORDINARIA AMMINISTRAZIONE

In parallelo, il Rapporto ha rivelato che i trafficanti di droga hanno risolto velocemente le iniziali difficoltà dovute alle restrizioni del lockdown e sono tornati ad operare a livelli pre-pandemia, in parte grazie ad un aumento nell’uso di tecnologia e di pagamenti con criptovaluta, che è al di fuori dal normale sistema finanziario.

L’accesso alle droghe è diventato più semplice che mai grazie agli acquisti online, e ai grandi mercati di droga del dark web che vengono valutati $315 milioni annualmente.

Anche le transizioni di droga prive di contatto, come quelle tramite e-mail, sono in aumento, e rappresentano una tendenza che potrebbe essere stata accelerato dalla pandemia.

La combinazione di  innovazioni tecnologiche rapide con l’agilità e l’adattabilità dei trafficanti di droghe, che usano le nuove piattaforme online per vendere droghe e altre sostanze, potrebbe incrementare la disponibilità di droghe illegali.

TENDENZE POSITIVE

L’aumento nell’uso della tecnologia durante la pandemia, ha anche scatenato innovazione nei servizi di prevenzione e trattamento per le droghe, attraverso modelli di servizi di consegna flessibili come la telemedicina, che hanno permesso ai professionali del campo della salute di raggiungere e curare più pazienti.

È anche vero che la quantità di nuove sostanze psicoattive sul mercato globale è diminuita da 163 nel 2013 a 71 nel 2019.

Queste scoperte suggeriscono che sistemi di controllo nazionali e internazionali hanno avuto successo nel limitare la diffusione di sostanze psicoattive in paesi con redditi alti, dove la tendenza era iniziata un decennio fa.

Il rapporto ha, inoltre, rivelato che i due tipi di oppioidi farmaceutici usati per curare persone con disturbi relativi all’uso di oppioidi, cioè il metadone e la buprenorfina, sono diventati facilmente accessibili, grazie al fatto che i trattamenti con base scientifica sono diventati più facilmente raggiungibili.

GUARDANDO AL FUTURO

“Le droghe ci costano vite,” ha concluso il direttore dell’UNODC. “In un’era in cui la velocità delle informazioni spesso supera quella delle verifiche, la pandemia da COVID-19 ci ha insegnato quanto sia cruciale ignorare le chiacchere e concentrarsi sui fatti, una lezione a cui dobbiamo prestare attenzione se vogliamo proteggere le comunità dall’impatto delle droghe.”

Il lancio del Rapporto Mondiale sulla Droga del 2021 è avvenuto prima della Giornata Internazionale contro l’Abuso di Droghe e il Traffico Illecito, che si è osservata il 26 giugno.

Il tema per la campagna del 2021 condotta dall’UNODC è “Condividere fatti sulle droghe, salvare vite” per realizzare un mondo senza abuso di droghe.

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