In Italia le startup sono in aumento, secondo un rapporto del Ministero per lo Sviluppo Economico, quest’anno rappresentano circa un quinto di tutte le società di capitali impegnate in ricerca e sviluppo, pari a quasi 5.500 aziende. Di queste la maggioranza è in Lombardia, Emilia Romagna e Lazio.
Con l’aumento delle startup aumentano anche i fondi di venture capital italiani che ad oggi sono 11 essendosi appena aggiunto all’elenco Primomiglio SGR, che ha ricevuto da Banca d’Italia l’autorizzazione ad operare ed ha quindi istituito il fondo di investimento Barcamper Ventures con l’obiettivo di investire in startup innovative coinvolte nelle tecnologie del futuro, dall’intelligenza artificiale, all’Internet delle cose, alla stampa 3D.
Tra i fondatori di Primomiglio c’è l’investitore Gianluca Dettori che avevamo intervistato recentemente in merito alla sua maniera originale di fare scouting in camper in giro per l’Italia.
“Sono passati dieci anni da quando abbiamo intrapreso il percorso del Venture Capital in Italia con dPixel – racconta Dettori – Abbiamo percorso molta strada e siamo convinti che le startup siano oggi un’opportunità di investimento significativo. Con Barcamper Ventures riteniamo di aver costruito una strategia di investimento in grado di cogliere il valore che le startup tecnologiche italiane possono esprimere. Vogliamo individuare i migliori imprenditori in questo campo ed aiutarli a scalare rapidamente i mercati internazionali. Il nostro obiettivo è fare almeno 40 investimenti l’anno, per i prossimi cinque anni, individuandoli tramite il Barcamper che viaggia in tutta Italia”.
Barcamper Ventures ha un obiettivo di raccolta iniziale di 50 milioni di euro. Gli investimenti andranno da un minimo di 25.000 euro per le startup ammesse al programma di accelerazione Barcamper di dPixel, fino a sopra il milione di euro in operazioni di early-stage dove assumeremo il ruolo di lead investor.
Il fondo ha già trovato l’interesse di diversi investitori tra i quali Banca Sella Holding che da sempre è impegnata a supportare l’innovazione e le startup e da diversi anni lo fa al fianco del team di dPixel. Come socio di Primomiglio SGR, Banca Sella mette a disposizione la sua esperienza nel campo della raccolta e gestione del risparmio, oltre che negli investimenti in venture capital.
“Siamo una Banca radicata sui territori che si occupa di retail ma è anche leader italiana nell’e-commerce. Come Banca siamo stati pionieri nel mondo delle startup in Italia, investendo nel 2000 con uno dei primi fondi di Venture Capital, denominato Jupiter” dice Grazia Borri, responsabile Partecipazioni di minoranza e investimenti in venture capital di Banca Sella Holding SpA. “Siamo stati subito fortunati perché abbiamo avuto successo investendo in una startup chiamata MutuiOnLine che poi si è quotata in Borsa a Londra. Nel corso degli anni abbiamo intrapreso una partnership con Gianluca Dettori e, nel 2010, abbiamo costituito insieme un piccolo fondo seed. Intanto è cresciuta in noi l’idea di strutturarci meglio ed è nato Primomiglio che ha una componente industriale e una finanziaria”.
Dettori aggiunge che Banca Sella è stata fondamentale nel tempo con il suo supporto al progetto di dPixel prima, Primomiglio SGR e Barcamper Ventures poi: “Per noi è un privilegio lavorare con tutto il team di Banca Sella, con Pietro Sella e con Grazia Borri che hanno creduto in noi e ci hanno aiutato nel costruire il nostro progetto per l’avanzamento delle startup in Italia”.
Barcamper Ventures avrà la durata di dieci anni e punta a costruire nei primi cinque (“periodo di investimento”) un portafoglio di circa 200 startup innovative, selezionate tra le 5.000 che partecipano annualmente alle attività di scouting del Barcamper. Potrà effettuare investimenti anche in Europa e negli Stati Uniti, ma avrà una fortissima concentrazione sul mercato delle startup italiane.
L’obiettivo di Primomiglio è di creare un ecosistema a livello italiano che permetta di supportare le startup e i progetti imprenditoriali innovativi che necessitano sia di capitali che di formazione. A questo fine, vuole anche collaborare con coworking e acceleratori già esistenti incluso il SellaLab, per offrire ai nuovi imprenditori un processo di accelerazione serio e strutturato simile a quello di 500 Startups e Y Combinator negli USA.
“Crediamo di aver dimostrato che esistono in Italia imprenditori che hanno la capacità di creare aziende significative e di valore – prosegue Dettori – Barcamper Ventures punta a consolidare questa esperienza, colmando i principali gap del mercato italiano, per consentire alle startup che riusciranno a dimostrare il proprio modello di business, di scalare rapidamente e con le risorse adeguate. Abbiamo lavorato intensamente per costruire una squadra all’altezza della sfida e un processo di investimento che punta ad impostare il seed capital in maniera efficace e di forte impatto”.
Le attività di investimento potranno iniziare non appena si concluderà la prima fase della raccolta di capitali, ma il Barcamper è già in piena attività di scouting in giro per l’Italia.
Successivamente, Primomiglio chiederà anche l’autorizzazione per diventare fondo EUVECA, che è un tipo di fondo con perimetro europeo in quanto può accogliere anche investitori stranieri. “Riteniamo importante avere maggior disponibilità e sinergie con il resto degli investitori europei, avere più possibilità di exit in Europa e anche far conoscere agli investitori stranieri le opportunità che esistono in Italia – dice Borri – Oggi anche gli stranieri, nonostante tutte le criticità che l’Italia può avere, incominciano a vederci come un paese interessante perché abbiamo tecnologia e innovazione oltre ai nostri bellissimi brand”.
Un recente investimento di Banca Sella con dPixel che sta dando ottimi risultati e può essere un esempio degli investimenti che potranno interessare Barcamper Ventures nel prossimo futuro è Sardex. Si tratta di una startup che offre una sorta di circuito di crediti commerciali per aree dove manca liquidità. “È un’idea nata in un piccolo paese della Sardegna, noi ci abbiamo investito circa 150.000 euro e da allora ha già fatto un secondo round per replicare il modello in altre economie in crisi sia in Italia che all’estero”.
Lo scenario italiano è ricco di opportunità e Primomiglio vuole evidenziarle sul mercato globale.