l Friuli Venezia Giulia ha scelto il mese di maggio per farsi conoscere a New York, con una serie di iniziative per la promozione del territorio friulano e delle sue ricchezze, che hanno portato in città anche il presidente della Regione, Debora Serracchiani.
Territorio dalla storia travagliata, composto da due entità geografiche distinte fino al 1947, il Friuli Venezia Giulia è una regione di cui si sa poco nella stessa Italia, pochissimo fuori. Eppure tanti dei prodotti che fanno parte dell’iconografia italiana vengono da quei territori. La regione vanta importanti distretti manifatturieri del mobile, famose torrefazioni, vigne antiche da cui si vinificano prosecchi pregiati (tanto che Prosecco, cui è legato il nome del vino, è una frazione di Trieste) e specialità gastronomiche note in tutto il mondo, una per tutte, il prosciutto San Daniele.
Grazie alla fama di questi prodotti le esportazioni dalla regione sono aumentate del 28.6 per cento dal 2014 al 2015 e quelle verso gli USA sono cresciute di quasi il 30 per cento: il Friuli Venezia Giulia copre il 4 per cento delle esportazioni italiane verso gli USA e una buona parte è rappresentata dal settore manifatturiero e del legno arredo che sono la terza voce di esportazione regionale verso gli USA, dopo le navi e le macchine per gli impieghi speciali (dati forniti dalla Regione Friuli Venezia Giulia).

Nella trasferta newyorchese non poteva quindi mancare il settore del mobile. Sabato 14 maggio, la presidente Serracchiani ha infatti inaugurato la fiera HO.MI. all’interno dell’International Contemporary Furniture Fair di New York e tagliato il nastro dello stand del Friuli Venezia Giulia, allestito dalla Camera di Commercio di Pordenone. In occasione dell’inaugurazione Serracchiani ha spiegato la strategia della sua amministrazione: “Stiamo prestando sempre maggiore attenzione al Nord America. Il distretto del legno arredamento è sempre stato molto forte soprattuto in provincia di Udine e Pordenone. Ha risentito della crisi, ma si sono rafforzate le imprese migliori che hanno avuto anche la capacità di leggere mercati internazionali e nuovi mercati come quello degli Stati Uniti, che ha avuto uno sviluppo incredibile nel 2015. Stiamo cercando di uscire dalla crisi proponendoci con prodotti sempre più di qualità. Inoltre ci proponiamo mettendo insieme le realtà più piccole del nostro territorio che, insieme, fanno massa critica sui mercati internazionali”.

A New York il Friuli Venezia Giulia ha un ambasciatore d’eccellenza, Lidia Bastianich, chef e imprenditrice del food di origini istriane che, nata a Pola prima dell’annessione alla Jugoslavia e poi scappata a Trieste a seguito delle persecuzioni del regime di Tito, ha sempre portato avanti la bandiera dei suoi luoghi d’origine. Insieme al figlio Joe, Oscar Farinetti e Mario Batali, Lidia Bastianich fa parte della cordata di imprenditori che ha portato i negozi Eataly in America. E proprio da Eataly New York parte una delle iniziative per la promozione del Friuli Venezia Giulia. Il punto vendita di Madison Square, infatti, nel mese di maggio dedicherà alla regione pranzi e cene a tema, degustazioni e promozioni. Pare che l’idea sia stata proprio di Lidia Bastianich che si rammaricava di non essere mai riuscita ad organizzare un’iniziativa per la sua regione d’origine. Ed ecco allora la partnership: Regione Friulia Venezia Giulia, associazioni di categoria e Eataly si sono unite per portare i sapori friulani a New York. Alla presentazione dell’iniziativa, lunedì 16 maggio, insieme al padrone di casa Dino Borri, general manager di Eataly New York, c’erano Debora Serracchiani, Cristiano Shaurli, assessore regionale Politiche agricole e forestali, Giovanni Pavan, presidente Unioncamere Friuli Venezia Giulia, Michelangelo Agrusti, presidente Confindustria Pordenone, Flavio Paoletti, presidente Camera di commercio Trieste, Giorgio Colutta in rappresentanza della Camera di commercio Udine. L’evento è stato occasione per raccontare l’imprenditoria friulana del vino, dei coltelli (il distretto del coltello di Maniago affonda le radici nel Medioevo) e del caffè e presentare la prossima edizione di TriestEspresso Expo, la fiera b2b dedicata al caffè che si terrà a Trieste il prossimo ottobre.
Lidia Bastianich vestirà poi i panni dell’ambasciatrice per una serata nel suo ristorante storico, Felidia, dove condurrà un seminario sul territorio e una degustazione di prodotti tipici della sua regione, per far apprezzare sempre più i tesori friulani oltreoceano.
L’amicizia tra il Friuli e l’America è però di lunga data. Dopo il terremoto che colpì la regione nel 1976, il governo Ford stanziò 40 milioni di dollari per la ricostruzione, come gesto di gratitudine per il contributo dato dai tanti emigrati friulani al progresso sociale e civile degli Stati Uniti. Lo hanno ricordato i fondatori della nuova associazione di emigranti friuliani, Friuli Big Apple, che, fondata il 6 maggio scorso, quarantennale del terremoto, ha approfittato della delegazione di corregionali per incontrare la presidente Serracchiani durante la sua visita a Ellis Island. Anche loro sono ambasciatori del Friuli Venezia Giulia in America e anche a loro sono dedicate le iniziative di questo maggio friulano a New York.
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