Giunge a una svolta, almeno per Pantelleria, la lunga diatriba sulla permanenza della nota compagnia, leader dei voli low cost, Ryanair nell’aeroporto di Trapani-Birgi. Trattativa, molto difficile da portare avanti, che coinvolge l’ente gestore dell’aeroporto, Airgest, e tutti i comuni della provincia di Trapani.
Come sappiamo, è’ stata creata una coalizione che avrebbe dovuto poter pagare le richieste economiche della compagnia. L’attuale crisi e le poco chiare azioni e strategie da intraprendere, hanno portato a una pericolosa e rischiosa stagnazione. Pericolosa perché se la compagnia aerea ha riversato nel territorio trapanese migliaia e migliaia di turisti che hanno fatto galoppare, negli ultimi dieci anni, l’economa della provincia. Nuovi locali, un numero sempre crescente di B&B, centri turistici e culturali sempre affollati, una nuova e ricca realtà a cui sarà difficile rinunciare.
Se la compagnia dovesse lasciare, chiaro che tutto andrebbe perduto.
Intanto, Pantelleria ha preso le sue decisioni. Con l’ordinanza del 15 settembre 2015, il sindaco, Salvatore Gabriele, ha formalizzato il recesso del Comune di Pantelleria dalla coalizione dei Comuni della provincia di Trapani e della Camera del Commercio per le attività di co-marketing finalizzate al supporto ai flussi turistici, in ingresso, sul territorio della provincia di Trapani.
Puntualizzando che il comune di Pantelleria non è beneficiario diretto di flussi turistici diretti dall’aeroporto di Trapani, la scelta di aderire alla coalizione era unicamente determinata dalla volontà di creare delle sinergie e strategie turistiche. Ad oggi, nessuna iniziativa è stata portata avanti per la creazione di un sistema di collaborazioni tra la gestione dell’aeroporto di Trapani-Birgi, Airgest, e quello di Pantelleria.
Dei servizi messi a disposizione sul sito della Ryanair, per la fruizione in maniera efficace e produttiva, del turismo nel territorio, poco di concreto è stato fatto. Poco rilevanti ed efficaci le azioni intraprese che possano dare fiducia e prospettive al territorio di Pantelleria ed ai suoi operatori.
A Pantelleria per sviluppare turismo e la promozione dell’isola, gli operatori turistici investono direttamente sui voli charter senza ricevere alcun contributo pubblico. Nonostante le difficoltà si apprestano, a rilanciare proposte con nuove tratte per l'Europa. E come amministrazione non possiamo che supportare queste iniziative con determinazione.
Ci si aspettava segnali, anche minimi, ma nulla sino ad adesso, da Airgest e dal rappresentante la coalizione in merito al richiesto banco transiti ed l'avvio dei desk informativi presso l'aeroporto di Birgi e delle altre azioni complementari al co-marketing.
Due anni passati infruttuosamente, senza una visione chiara, da parte di tutti gli attori delle P.A., a fronte anche delle riunioni promosse dal prefetto di Trapani, che con impegno ha stimolato la concertazione e lo sviluppo della Provincia.
Non è stata inoltre avviata l'attività del Nucleo tecnico per il monitoraggio e l'audit, previsto dall'articolo 7 dello schema di accordo. Sarebbe stato un importante supporto tecnico per l’attuazione delle finalità dell'accordo tra gli enti.
Nello stesso tempo con preoccupazione si osserva come l’azione di co-marketing da parte dei territori direttamente legati ai flussi turistici diretti, che maggiormente dovrebbero contribuire, dall’aeroporto di Birgi sia bloccata per problemi economici.
Tutte le considerazioni esposte non possono che portare il Comune di Pantelleria, alla decisione di uscire dalla coalizione, cessando, al contempo, ogni contribuzione all’azione di co-marketing e procedendo ad adottare i necessari atti amministrativi.
Un’occasione persa una sconfitta per tutta la provincia?
"Noi- dice il sindaco di Pantelleria- siamo per rientrare ma con chiari presupposti che vedono un coinvolgimento diretto del nostro territorio/aeroporto. L'azione di co-marketing è concepita per avere dei servizi e poterne fruire. Io stesso – prsegue Gabriele- ho avviato contatti diretti con Ryanair. Vi siete chiesti perché i territori come Trapani e Marsala ancora non hanno versato la loro quota, anzi hanno destinato parte delle risorse della compensazione libica su altre azioni che non c'entrano nulla con la promozione del territorio? Noi in tempi non sospetti abbiamo sostenuto un’azione per avere tutti unico indirizzo strategico di sviluppo. La nostra scommessa- chiosa il sindaco- è superare l'isolamento turistico, i costi eccessivi dei trasporti non ci permettono di promuovere offerte turistiche competitive. I nostri operatori fanno sacrifici per organizzare voli charter per Pantelleria e noi cosa gli offriamo? Un contratto di co-marketing inutilizzabile per il territorio".