Pier Paolo Celeste, che per due anni è stato trade commissioner a New York, ha appena lasciato il suo posto. Si trasferisce a Mosca dove, come direttore della locale Italian Trade Agency, dovrà fare i conti con le difficoltà legate alle sanzioni seguite alla crisi ucraina e all’invasione della Crimea, sul cui prolungamento è tra l’altro attesa a breve una decisione dell’Europa.
Pier Paolo Celeste, direttore uscente
Entrato in carica nell’aprile del 2013, come direttore della rete USA delle Agenzie ICE, Celeste ha promosso diverse attività tra cui ricordiamo il programma per l’accompagnamento delle imprese italiane nell’ingresso nel mercato USA che la primavera scorsa ha visto una cordata di aziende del made in Italy approdare in Texas. Innovativo il progetto rivolto alla comunità di makers italiani con cui l’ICE ha portato alla Maker Fair di New York un gruppo di giovani aziende italiane che operano nell’ambito dell’innovazione tecnologica. Iniziativa di Pier Paolo Celeste è stato poi il premio Italian Brand Ambassador, rivolto a personaggi del mondo dell’imprenditoria che si sono distinti per la promozione dei prodotti italiani in America e che era stato inaugurato appena un anno fa. E chissà se a questo punto seguirà una seconda edizione.
Sotto la direzione di Celeste, l’ICE ha promosso e preso parte a diversi eventi volti a valorizzare e diffondere l’apprezzamento per il made in Italy negli USA. Le attività dell’ICE si sono concentrate in modo particolare sull’ambito alimentare e della moda, due capisaldi dell’economia italiana nel mondo. Nell’ambito del food ricordiamo la rafforzata presenza italiana al Fancy Food di New York dove l’anno scorso il padiglione italiano era il più esteso della fiera.
Prima di quest’ultimo incarico, Celeste era già stato a New York dall’ottobre 1987 al dicembre 1992 con il ruolo di vice direttore dell’ICE e responsabile del Centro Piastrelle e del Centro Moda. Il 12 maggio, nel salutare amici e colleghi nel corso di un ricevimento nella sede dell’Italian Trade Commission su 67th Street, il direttore uscente ha detto: “A New York c’ero già stato e ci tornerò”.
Maurizio Forte, direttore entrante
Intanto a sostituire Celeste è appena arrivato a New York Maurizio Forte, trasferito negli USA da Mosca dove, come Celeste a New York, è stato direttore dell’Istituto per il Commercio Estero per appena due anni. Nato nel 1963, Forte ha iniziato a lavorare all’ICE ad appena vent’anni. È stato direttore dell’Agenzia di Shanghai per nove anni, a partire dal 2004, per poi arrivare a Mosca nell’aprile del 2013 dove ha svolto anche funzioni di coordinatore della rete ICE nella Federazione russa e in Armenia, Bielorussia e Turkmenistan. Di lui si dice che sia un giovane energico e ambizioso.
Al momento resta poco chiaro perché si sia reso necessario questo avvicendamento tra due trade commissioner i cui incarichi erano relativamente freschi e il cui lavoro nei rispettivi paesi di competenza avrebbe certamente potuto beneficiare di una progettualità di lungo periodo. Due anni sono pochi per portare avanti azioni concrete in economie complesse come sono sia quella russa che quella americana e il dubbio che possa trattarsi di scelte politiche rischia di affacciarsi alla mente anche di chi non vuol pensare male. Guerra fredda Italian style? Sperando di poter presto incontrare il nuovo direttore Maurizio Forte, per ora rimandiamo dubbi e commenti.