E’ un evento imperdibile per i fashion victim americani. Di fatto, l’unica, esclusiva, anticipazione sul mercato USA di tutte le novità che a settembre verranno presentate a Milano Unica.
Per due giorni tessuti e colori hanno invaso il Metropolitan Pavillion, in occasione della ventisettesima edizione di Premiere Vision Preview New York, la più importante fiera del settore tessile-abbigliamento ed accessori nella East Coast degli Stati Uniti, aperta ai buyer americani. Secondo una stima dell’ente organizzatore, l’evento attira un flusso di circa 3.000 di operatori specializzati.
Il gruppo italiano è stato il più numeroso con 39 aziende espositrici, provenienti dai principali distretti produttivi italiani in Piemonte, Lombardia e Toscana. La Turchia ha partecipato invece con 21 aziende, seguita dalla Francia con 20 espositori.
Per il periodo gennaio-aprile 2013, i dati dell’US Department of Commerce, elaborati dall’ICE di New York, confermano il trend di ripresa delle importazioni dall’Italia, che si attesta come sesto fornitore di tessuti per abbigliamento. E tra questi, le lane continuano ad essere la categoria più richiesta: così il Belpaese si riconferma addirittura al primo posto, per un giro d’affari di circa 20 milioni di dollari.
Negli ultimi anni le imprese italiane del settore hanno dovuto rispondere a nuove sfide, non solo per far fronte alla crisi economica ma anche per competere con gli orientali, che riescono a ridurre vertiginosamente i costi. Lo sa bene Giacomo Mattei di Smi Tessuti: l’attività è infatti basata a Prato, un’area oggi letteralmente assaltata dai cinesi.
“Abbiamo cercato di differenziarci puntando su un prodotto di nicchia e rispondendo alle esigenze del cliente. Ai cinesi questo servizio non interessa, loro possono fabbricare solo milioni di metri di stoffe tutte uguali”.
“La qualità e lo stile permettono di abbattere le concorrenze, soprattutto nei confronti della Cina – sottolinea Cesare Oleari di Rodilosso srl, azienda comasca – Loro ci uccidono con la manodopera a basso costo, noi rispondiamo con la ricerca di prodotti diversi e innovativi”. “E’ la creatività che ci contraddistingue – rimarca Michele Viganò di Seterie Argenti, impresa anche questa con sede a Como – Cerchiamo di innovarci cercando di rispolverare qualche vecchia tecnica per offrire un prodotto unico e made in Italy. L’altra prerogativa poi è la velocità, per cui ci impegniamo a tessere in tempi molto rapidi per offrire il prodotto anche alla grande distribuzione organizzata, che ha tempi molto serrati”, aggiunge Viganò.