l’Istat ha rivelato oggi i nuovi, preoccupanti dati, che parlano di un tasso di disoccupazione in Italia del 12%. Si tratta del massimo storico, il livello più alto sia dalle serie mensili dal gennaio 2004, sia da quelle trimestrali, avviate nel primo trimestre 1977, ben 36 anni fa. Il numero di coloro che non riescono a trovare lavoro è aumentato di 95mila unità, raggiungendo la cifra record di 19,37 milioni di persone. Il tasso di disoccupazione in Italia ha raggiunto dunque il picco più alto degli ultimi 30 anni lo scorso Aprile, con aziende che non hanno fatto assunzioni e un acido pessimismo che aleggia sull'intera economia della nazione.
Tutti elementi che fanno diminuire le speranze di ripresa di questo Paese. Il rapporto Istat ha mostrato come la disoccupazione è salita al 12% dopo Marzo, periodo in cui era arrivata comunque al 11.9%. L'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico ha espresso la sua preoccupazione soprattutto sulla competitività economica dell'Italia, visto il deficit nella creazione di posti di lavoro, ora confermato anche dall'Istat.
Il presidente del consiglio Enrico Letta sembra preparato ad affrontare questa difficile situazione. Letta la settimana scorsa, ha dichiarato che l'occupazione ed il lavoro saranno "le priorità assolute" di questo governo.
In una lettera al Presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy poi, Letta ha premuto affinchè si creino nuove misure per rilanciare l'occupazione e che vengano discusse durante il Consiglio previsto tra il 27 ed il 28 Giugno. Intanto la disoccupazione giovanile è salita. Tra i giovani compresi nel range di età 15-24 ha raggiunto il 40.5% ad Aprile, dato più altro dal 1966, anno in cui iniziò il monitoraggio dell'Istat.
La disoccupazione giovanile rimane dunque una grande preoccupazione per l'intera Unione Europea. Ad Aprile più di 3 milioni di persone sotto i 25 anni erano senza lavoro nell'eurozona. La situazione lavoro in Europa si è deteriorata negli ultimi mesi raggiungendo un tasso di disoccupazione del 24.4%. L'aumento si è registrato particolamente nei paesi al centro della crisi economica europea – Grecia, Cipro, Spagna e Portogallo. Unica eccezione è l'Irlanda, in cui la disoccupazione è cresciuta di pochi punti percentuali nell'ultimo anno.
Questi dati vanno ad aggiungersi anche un malcontento generale, ed una sfiducia da parte dei giovani verso le istituzioni ed i leader politici. La disoccupazione tra i giovani è molto alta non solo in Italia, ma anche in Grecia, Spagna e Portogallo dove raggiunge o supera il 40%.
"Dobbiamo affrontare la crisi sociale, che si è espressa soprattutto nella crescita della disoccupazione giovanile e metterla al centro dell'azione politica" ha dichiarato il presidente della repubblica Giorgio Napolitano qualche settimana fa. Intanto nell'ultimo anno, circa 1.6milioni di persone hanno perso il lavoro nell'eurozona.