Nella serata di mercoledì, Giorgia Meloni è atterrata alla Joint Base Andrews, in Maryland, non troppo lontano da Washington DC, dove oggi incontrerà il presidente americano Donald Trump.
La Casa Bianca ha reso noto il programma del meeting. Alle 12.05 (le 18.05 in Italia) è previsto un lunch nel cabinet room tra i due leader, che sarà chiuso ai giornalisti. Alle 13.05 circa, il leader MAGA e la premier italiana parleranno nello Studio Ovale alla presenza del pool stampa addetto al presidente americano e dei cronisti italiani.
Naturalmente, al centro dell’incontro tra i due leader, vi sarà la questione dazi e i rapporti commerciali tra gli Usa e l’Unione europea, dopo la sospensione delle tariffe reciproche per 90 giorni.
Prima di partire per gli States, intervenendo alla cerimonia dei Premi Leonardo 2025 a Villa Madama, la stessa Meloni aveva affermato: “Vedremo come andrà. Faremo del nostro meglio. Io sono consapevole di cosa rappresento e cosa sto difendendo. Dobbiamo ricordarci che abbiamo superato ostacoli ben peggiori. Al presidente dirà che i prodotti italiani generano ricchezza nei paesi che li importano”.
“Il prodotto italiano non vince perché è più competitivo sul prezzo”, ha aggiunto la leader di Fratelli d’Italia, “vince perché è imbattibile sulla qualità. Dobbiamo avere questa consapevolezza, perché sappiamo che siamo in un momento difficile”.
Dopo le parole di Meloni, sono arrivate quelle di Antonio Tajani, ministro degli Esteri, che ha spiegato che l’obiettivo del governo italiano è “la creazione di un grande mercato unico occidentale tra Stati Uniti ed Europa, basato su una logica: zero tasse, zero tassi”.
Durante il meeting di oggi, i due leader non discuteranno solo delle tariffe reciproche. Come affermato dal ministro della Difesa Guido Crosetto, infatti, Trump e Meloni parleranno anche della situazione in Ucraina e del conflitto in Medio Oriente.
Sulla visita della premier italiana a Washington si è espresso anche il New York Times, che ha affermato che l’imminente meeting “suscita più speranze che timori”. “Il suo background di destra l’ha da tempo posizionata come potenziale alleata di Trump”, scrive l’iconico quotidiano americano, “per i fan della Meloni, questo è un momento ricco di opportunità. Per altri, invece, è un importante banco di prova per capire se la premier può usare la sua affinità con il presidente statunitense per aiutare l’Italia e l’Europa”.