Dal 14 luglio entrerà in vigore un dazio antidumping del 20,91% sulla maggior parte dei pomodori importati dal Messico. Il paese è stato finora un importante partner commerciale degli Stati Uniti e il principale esportatore di pomodori, insieme ad altri prodotti ortofrutticoli.
La decisione arriva dopo il ritiro formale dall’accordo del 2019, che secondo il Dipartimento del Commercio non è riuscito a proteggere adeguatamente i coltivatori statunitensi dalla concorrenza considerata “sleale” del Messico. Il nuovo dazio risponde anche alle pressioni dei produttori della Florida, che accusano i rivali messicani di mantenere artificialmente bassi i prezzi dei pomodori.
I dazi antidumping agricoli sono misure commerciali imposte per contrastare le pratiche di prezzo sleali degli esportatori stranieri. Quando un’azienda straniera vende prodotti agricoli negli Stati Uniti a un prezzo inferiore al loro costo di produzione o al valore di mercato nel paese d’origine, si parla di “dumping”. Questa pratica può danneggiare i produttori nazionali, riducendo i loro prezzi.
Per risolvere questo problema, vengono applicati dei dazi antidumping per livellare le condizioni di concorrenza e proteggere gli agricoltori e le aziende agricole statunitensi. Questi dazi sono calcolati in base alla differenza tra il prezzo all’esportazione e il valore normale delle merci. L’applicazione e la conformità sono gestite dall’International Trade Administration e dall’U.S. Customs and Border Protection.
Durante il primo mandato del presidente Trump alla Casa Bianca, i governi degli Stati Uniti avevano raggiunto un’intesa con i produttori di pomodori del Messico per evitare una possibile tariffa del 25%. L’accordo includeva anche un meccanismo di ispezione per impedire l’importazione di pomodori di bassa qualità e regolare i prezzi per i diversi tipi di prodotto.
Negli ultimi tempi, l’equilibrio tra Stati Uniti e Messico è stato messo alla prova da diverse controversie. Tra queste, la proposta di Trump di sostituire il nome del paese con “Golfo d’America”, a cui la presidente Claudia Sheinbaum si è opposta con fermezza.
Di recente, Trump ha anche minacciato nuovi dazi dopo che il Messico ha mancato la scadenza per la consegna dell’acqua prevista da un trattato del 1944. Sheinbaum ha dichiarato che il Messico provvederà a consegnare l’acqua agli agricoltori texani nella misura in cui sarà disponibile. Ora, però, dovrà affrontare anche la questione dei nuovi dazi sui pomodori.