Jack Schlossberg, il nipote di John F. Kennedy, è tornato sui social media per condannare la chiusura della JFK Library-Museum di Boston, che, secondo quanto comunicato dalla stessa istituzione, è il risultato di un decreto esecutivo firmato dal presidente Donald Trump. Il centro di documentazione, inaugurato nel 1979, è stato costretto a sospendere le attività per motivi legati alla “riduzione della forza lavoro”, con il licenziamento di nove dipendenti.
Il giovane rampollo, noto per le sue posizioni critiche e provocatorie, ha usato un video pubblicato sulla piattaforma X per esprimere il suo disappunto, e ha messo in guardia gli americani della “grave crisi che il paese sta attraversando”. Nel messaggio, oltre al leader del GOP, ha accusato anche l’imprenditore Elon Musk che a suo dire è responsabile della sigillatura di una delle istituzioni più importanti degli Stati Uniti, che celebra l’eredità politica e culturale di JFK. “È tempo di parlare e resistere a ciò che sta accadendo”, ha sottolineato, mentre specificava che senza le biblioteche, conquiste storiche, come l’allunaggio voluto dal nonno, rischiano di essere dimenticate.
Hey DOGE eat shit buddy :) @elonmusk pic.twitter.com/xQU2wJvQ08
— Jack Schlossberg (@JBKSchlossberg) February 18, 2025
Il provvedimento di chiusura arriva in un contesto di tagli al personale federale, che sta impattando diverse strutture pubbliche. La reazione del trentaduenne si unisce a quella di altri membri della famiglia Kennedy, con Maria Shriver figlia di Eunice Kennedy, che ha manifestato incredulità di fronte a quanto accaduto. Nonostante la temporanea sospensione dei servizi, la Kennedy Library Foundation ha promesso di continuare a supportare il sito e il suo personale.