I militari volontari statunitensi che in questi anni hanno combattuto al fianco dei “colleghi” ucraini hanno attaccato duramente il presidente Trump per la sua apertura nei confronti della Russia di Vladimir Putin.
Dopo la creazione della Legione Internazionale da parte del presidente ucraino Volodymyr Zelensky all’inizio della guerra, nel 2022, centinaia di veterano americani hanno deciso di schierarsi al fianco di Kiev.
Ora, come rivelato dal Telegraph, la maggior parte di questi ha reagito furiosamente alla notizia della telefonata privata tra Trump e Putin, avvenuta la scorsa settimana, in cui il leader USA avrebbe escluso l’adesione di Kiev alla NATO, e ha ammesso che Mosca potrebbe mantenere il territorio ucraino attualmente occupato.
“Fan*ulo a Trump ed al sua accordo di pace”, ha dichiarato Ryan O’Leary, un veterano della guerra in Iraq che dirige la Chosen Company, una delle più grandi unità di volontari stranieri in Ucraina, “Qualsiasi accordo di pace spetta in ultima analisi solo agli ucraini, che dovrebbero essere inclusi direttamente nei colloqui. Né Trump né la sua amministrazione dovrebbero avere voce in capitolo su come finirà la guerra. Solo i soldati e il popolo ucraino dovrebbero avere voce in capitolo, non qualche idiota e i suoi membri del gabinetto, seduti dietro le loro case con staccionate bianche su un campo da golf”.
“Trump è un codardo”, ha invece affermato Charles Carter, un altro volontario statunitense che in precedenza aveva prestato servizio nella 101ª divisione aviotrasportata americana. Quest’ultimo ha addirittura spiegato di essersi rammaricato del fatto che il presidente americano non sia rimasto vittima dell’attentato ai suoi danni dello scorso luglio, a Butler, in Pennsylvania.
Sebbene né l’amministrazione Biden né quella attuale abbiano autorizzato cittadini statunitensi a recarsi a combattere in Ucraina, i volontari che lo hanno fatto si sono schierati apertamente a favore del sostegno degli USA a Kiev, apparendo in programmi televisivi ed appellandosi a più riprese ai politici di Washington DC.
Tra i principali sostenitori della causa Ucraina vi è anche Alex Drueke, un veterano iracheno originario dell’Alabama, catturato e torturato dalle forze russe nel giugno 2022. Dopo essere stato liberato attraverso uno scambio di prigionieri, quest’ultimo ora ha intenzione di tenere una serie di comizi, durante i quali non solo ricorderà il terzo anniversario della guerra in atto, ma contesterà anche l’elezione del leader MAGA.
“Il mondo deve ricordare che il 50 per cento di noi non ha votato per quest’uomo orribile, che non sta solo distruggendo il suo paese dall’interno, ma anche il mondo esterno”, ha affermato Drueke.