Dopo il momento ufficiale al Cimitero Nazionale di Arlington, in Virginia, Donald Trump è arrivato a Washington e ha partecipato al Make America Great Again Victory Rally, l’ultimo comizio prima di insediarsi ufficialmente come presidente, alla Capital One Arena, piena di fedeli MAGA che non si sono lasciati scoraggiare dal freddo gelido che ha avvolto la capitale in queste ore e che ha costretto a celebrare la cerimonia al chiuso.
“Domani a mezzogiorno – ha annunciato Trump dal podio centrale – si chiude il sipario su quattro lunghi anni di declino americano e inizia un nuovo giorno di forza, prosperità e orgoglio. Abbiamo vinto. Sono contento di essere tornato. Ci riprenderemo il Paese”. Il suo discorso in generale non è stato tanto diverso dalle solite accuse all’amministrazione Biden di aver peggiorato gli Stati Uniti.
Kid Rock, Lee Greenwood e i Village People si sono esibiti sul palco. Poi è stato il turno del consigliere Stephen Miller, Steve Wiktoff appena tornato da Doha, il figlio Eric Trump, che hanno ripercorso i momenti salienti della campagna elettorale, dal tentato assassinio a Butler, in Pennsylvania, alla vittoria delle elezioni presidenziali, al trattato sul cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, su cui il team del presidente eletto ha lavorato con quello di Joe Biden.
Al rally hanno partecipato la famiglia Trump, nascosta sugli spalti, e tutto il Gabinetto nominato dal presidente eletto, pronto a prendere il controllo da oggi. Trump ha elogiato i suoi ministri, da Pete Hegseth – “A loro piaci, Pete!” – a Tulsi Gabbart, a Kash Patel.
Trump ha dichiarato che non appena entrerà allo Studio Ovale procederà a firmare 100 ordini esecutivi, da quello su TikTok, per il quale ha parlato con il Ceo di Apple Tim Cook, a uno sull’immigrazione – “sarà lo sforzo più aggressivo e ampio per ripristinare i nostri confini che il mondo abbia mai visto” –, a un altro per liberare le forze armate dalle persone trans. Infine, ha promesso che tutti saranno molto contenti di scoprire cosa ha deciso sugli “ostaggi” del 6 gennaio 2021, che hanno preso d’assalto Capitol Hill.