Domani alle commissioni del Senato cominciano le audizioni per i candidati scelti dal presidente eletto Donald Trump per formare il suo gabinetto. E sarà subito una battaglia politica perché il primo che comparirà davanti ai parlamentari è Pete Hegseth, il mezzobusto televisivo di Fox News, veterano militare, accusato di violenze sessuali e di essere alcolizzato.
Hegseth, che Trump vorrebbe come Segretario alla Difesa, è accusato di aver comprato il silenzio di una donna che lo aveva denunciato per una aggressione sessuale avvenuta in un albergo di Monterey, in California. Dopo che la donna lo ha minacciato di aprire un contenzioso nel 2020, Hegseth avrebbe deciso di pagarla per evitare che la vicenda diventasse pubblica. Sin dall’inizio questa scelta del presidente eletto è stata fortemente contestata tanto che l’ex ufficiale della Guardia Nazionale, che sfoggia una serie di tatuaggi con simboli cari all’estrema destra americana, sembrava sul punto di essere costretto a dimettersi e circolavano persino voci secondo cui Trump aveva contattato possibili sostituti. Ma poi, grazie anche al solido sostegno che gode tra la base MAGA, il team di Trump ha esercitato con forza pressioni sui vari senatori che avevano espresso forti perplessità. In particolare, Joni Ernest, la senatrice repubblicana dell’Iowa, veterana di guerra, sostenitrice delle donne in ruoli di combattimento – cosa che Hegseth ha ripetutamente criticato in passato – e soprattutto vittima dichiarata di violenza sessuale. La repubblicana ha incontrato Hegseth due volte nelle settimane scorse, ma non si è impegnata a votarlo, dicendo che voleva sentire “la verità in un’udienza e non basata su fonti anonime”.
Hegseth è un veterano della Guardia nazionale dell’Esercito, ha svolto turni di servizio in Iraq, Afghanistan e Guantanamo come ufficiale di fanteria. Durante il suo servizio militare, gli sono state conferite due Bronze Star e un Combat Infantryman Badge.

Dopo di lui, le commissioni esamineranno l’ex deputato Doug Collins, repubblicano della Georgia, che è stato scelto da Trump come ministro agli Affari dei Veterani. Anche lui è un ex militare che ha prestato servizio come cappellano di guerra sia per l’Aeronautica che per la Marina ed è stato un implacabile accusatore, quando era al Congresso, delle disfunzioni e della corruzione all’agenzia federale che assiste gli ex combattenti. Poi sarà la volta dell’ex governatore del North Dakota, Doug Burgum, scelto da Trump come segretario degli Interni, che si occuperà delle risorse naturali, dell’estrazione del petrolio e del gas, così come dell’industria mineraria e del Bureau of Indian Reservations, l’agenzia federale che supervisiona le circa 600 tribù di nativi.
Il giorno successivo le audizioni vedranno la partecipazione di: il senatore Marco Rubio, scelto da Trump come Segretario di Stato; l’ex procuratrice generale della Florida Pam Bondi, voluta dal presidente eletto per dirigere il Dipartimento di Giustizia; la governatrice del South Dakota Kristi Noem per dirigere l’Homeland Security; l’ex direttore dell’intelligence nazionale John Ratcliffe, scelto per guidare la CIA; l’ex direttore dell’Office of Management and Budget della Casa Bianca di Trump Russell Vought, scelto per ricoprire nuovamente il ruolo; l’ex deputato Sean Duffy, nominato per la carica di segretario ai Trasporti; e il dirigente del settore petrolifero e del gas Chris Wright, indicato per il segretario all’Energia.
A seguire poi per l’intera settimana: la deputata repubblicana Elise Stefanik, che Trump vuole come ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni Unite; l’ex deputato Lee Zeldin, chiamato a guidare l’Environmental Protection Agency; il dirigente del fondo speculativo Scott Bessent, che è in lizza per il Dipartimento del Tesoro; e l’ex giocatore della NFL Eric Scott Turner, che è stato scelto per la carica di segretario per l’Edilizia Abitativa e lo Sviluppo Urbano.

Le nomine più controverse, oltre a quella di Hegseth, sono quella di Tulsi Gabbard, un’ex deputata democratica delle Hawaii che ora è repubblicana, scelta per ricoprire la carica di direttrice dell’Intelligence Nazionale, e l’ex candidato indipendente alla presidenza Robert F. Kennedy Jr. chiamato a dirigere il Dipartimento della Salute. Le date delle audizioni per Gabbard e Kennedy non sono ancora state programmate.
Gabbard ha dovuto affrontare domande sul suo incontro con l’ex dittatore siriano Bashar al-Assad. Di recente ha cambiato opinione sulla Sezione 702 del Foreign Surveilance Act, un modo per raccogliere informazioni senza dover ottenere un mandato dalla magistratura. Quando era alla Camera aveva cercato di bloccare questo provvedimento.
I repubblicani spingono per tenere le audizioni prima che Trump presti giuramento. Se i candidati saranno approvati dalle rispettive commissioni del Senato che hanno la supervisione sui loro dipartimenti, dovranno poi ottenere la maggioranza dei voti nello stesso organo. Il vicepresidente eletto JD Vance sarà in grado di rompere un pareggio a partire dal 20 gennaio, quando lui e Trump entreranno in carica. Il senatore eletto della West Virginia Jim Justice, che è l’unico che ancora non si è insediato al Senato, ha fatto sapere che andrà a Washington prima dell’Inauguration del 20 gennaio.

“Pete Hegseth non è qualificato per svolgere il lavoro si Segretario alla Difesa”, ha commentato la senatrice democratica Tammy Duckworth, veterana di guerra in Iraq e parlamentare della Commissione sulle Forze Armate. E ha aggiunto: “Tutta la mia attenzione sarà sulle qualifiche di Pete Hegseth e sulla sua esperienza nella gestione di un sistema così complesso come il Pentagono”.
“Non è qualificato. Non ha saputo gestire un’associazione di ex combattenti, figuriamoci una struttura così vasta e complicata come il Dipartimento della Difesa. È una scelta sconsiderata e inadeguata” ha detto la senatrice democratica Jacky Rosen. Altri candidati invece otterranno anche i voti dei democratici. Il senatore John Fetterman ha espresso nei giorni scorsi di sostenere le nomine di Rubio, Stefanik e Duffy.