“Non ho mai pensato, in questi 21 giorni, che sarei stata a casa oggi. Grazie”. Ha scritto così, su X, Cecilia Sala nel suo primo post dopo il rientro in Italia. “Ho la fotografia più bella della mia vita, il cuore pieno di gratitudine, in testa quelli che alzando lo sguardo non possono ancora vedere il cielo”, ha aggiunto, postando la foto del primo abbraccio con il compagno Daniele Raineri scattata all’aeroporto di Ciampino appena scesa dal volo che dall’Iran mercoledì 8 gennaio l’ha riportata a Roma dopo 21 giorni di prigionia.
Nel corso di una conferenza stampa a consuntivo dell’anno appena trascorso, la premier Giorgia Meloni giovedì mattina ha parlato di “un lavoro complesso di triangolazione diplomatica con Iran e gli Stati Unti d’America. Per quello che riguarda il momento di svolta, non direi che c’è stato un momento di svolta, perché la questione è stata seguita dall’inizio e con assoluta e continua costanza e sono stati messi insieme una serie di tasselli che hanno composto questo puzzle”.
“Ieri è stata sicuramente una bella giornata. Non ho provato un’emozione più grande in questi due anni di quella che ho provato chiamando un madre per dirle che sua figlia stava tornando a casa” ha aggiunto la premier. “Le interlocuzioni con l’Iran sono di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza in questi casi. Ricordiamo che in Iran sono presenti altri 500 italiani e bisogna essere molto cauti”.
La reporter 29enne era stata presa in custodia dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre, pochi giorni dopo essere arrivata nel Paese con un visto giornalistico. L’ipotesi è che Teheran abbia trattenuto Sala per assicurarsi il rilascio di Mohammad Abedini, cittadino iraniano arrestato all’aeroporto di Milano-Malpensa tre giorni prima, il 16 dicembre, su mandato degli Stati Uniti.
Washington accusa il 38enne Abedini di aver fornito ai pasdaran la tecnologia utilizzati nel raid con droni del gennaio 2024 contro un avamposto statunitense in Giordania, costato la vita a tre soldati americani. L’uomo rimane al momento in custodia delle autorità italiane ma, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere scarcerato previa decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Secondo quanto rivela il Corriere della Sera, Sala sarebbe stata scarcerata dalla prigione di Evin a Teheran in cambio della garanzia che Abedini non sarà consegnato agli Stati Uniti. Formalmente, saranno i giudici della Corte d’Appello di Milano il 15 gennaio a decidere se concedergli gli arresti domiciliari, in attesa dei documenti per l’estradizione dagli Usa. La Procura generale ha già espresso parere contrario ai domiciliari; per questo potrebbe intervenire il ministro della Giustizia.
Meloni ha detto in conferenza stampa che “il caso è al vaglio del ministero della Giustizia, bisogna continuare a discuterne con gli amici americani; avrei voluto parlarne con Biden che ha dovuto annullare il viaggio e a cui mandiamo la nostra solidarietà”.
Il ministro della Giustizia Nordio da parte sua in una intervista al quotidiano La Stampa ha affermato che “la situazione di Abedini è squisitamente giuridica, e va studiata nella sua complessità, indipendentemente dal felice esito della vicenda Sala. Dell’estradizione” negli Stati Uniti “è prematuro parlare, anche perché sino ad ora la richiesta formale non è ancora arrivata al nostro ministero”.
Sul lato americano, sono fonti vicine al prossimo segretario di Stato americano Marco Rubio a sostenere che Abedini sarà scarcerato e probabilmente rimpatriato in Iran. Giorgia Meloni prima dell’Epifania fa si era recata a trovare Donald Trump a Mar-a-Lago in Florida, una visita a sorpresa che era stata interpretata come un tentativo diplomatico per la liberazione della giornalista.
In conclusione, non si sa effettivamente cosa sia stato concordato con le autorità iraniane e con gli Stati Uniti per ottenere il rilascio di Cecilia Sala. Giorgia Meloni, in ogni caso, incassa un successo personale di grande entità: la cittadina italiana è a casa, da lei accolta a Ciampino, ed è evidente a tutti che il suo coinvolgimento personale nella trattativa è stato determinante. Non guasta, in questo senso, che Sala sia una giovane reporter di chiare idee progressiste.
Ieri, Sala è scesa sorridente dal Falcon che l’ha riportata in Italia ed è corsa ad abbracciare il compagno Daniele Raineri, anche lui giornalista, e i genitori Elisabetta Vernoni e Renato Sala. Poi l’incontro la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Adesso devi solo stare serena, non dire niente. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte” le ha detto Meloni. “Grazie”, le ha detto la giornalista, al che la presidente del Consiglio le ha risposto: “E figuriamoci”.