Il rappresentante speciale di Donald Trump per l’Ucraina e la Russia, Keith Kellogg, ha rinviato il proprio viaggio a Kiev, durante il quale avrebbe dovuto raccogliere le informazioni necessarie per l’inizio dei negoziati di pace.
L’ex generale aveva pianificato l’incontro con i vertici politici ucraini ad inizio mese, salvo poi fare dietrofront. Il suo team aveva inoltre in programma altri viaggi in Italia ed in Francia. Stando ad alcune fonti a conoscenza dei fatti, Kellogg ha deciso di rinviare i suoi impegni e non volerà in Europa prima dell’Inauguration Day del 20 gennaio, il giorno in cui Trump tornerà ufficialmente alla Casa Bianca.
Al momento, però, non è stata fissata alcuna data.
Il leader MAGA ha ripetutamente affermato in campagna elettorale di poter risolvere la guerra tra l’Ucraina e la Russia entro 24 ore dal suo insediamento; tuttavia, ha fatto pochi progressi in tal verso. Al contempo, il tentativo di chiudere rapidamente il conflitto rimane una priorità fondamentale della sua amministrazione.
“Sono sicuro che questo incontro avrà luogo”, ha affermato martedì il ministro degli Esteri ucraino Andrii Sybiha, “Siamo in contatto per definire chiaramente la tempistica per la sua organizzazione e per garantire che sia il più significativo possibile”.
L’Ucraina fa affidamento sul sostegno militare occidentale, e in particolare statunitense, per continuare a combattere. Ma Trump ha spesso criticato i miliardi di dollari spesi dall’amministrazione Biden per sostenere Kiev. Ora, i funzionari locali sono ansiosi di provare a convincere il leader MAGA a schierarsi dalla loro parte.
Nel recentissimo passato, il leader ucraino, Volodymyr Zelensky, ha elogiato la “forza” di Trump e ha detto che “l’imprevedibilità” del presidente americano potrebbe giocare a favore della nazione europea.
La guerra sta prosciugando le risorse di entrambe le parti in causa, ma gli analisti militari affermano che il conflitto è meno sostenibile per Kiev, rispetto alla potente Russia di Vladimir Putin.