È atterrato all’aeroporto militare di Ciampino a Roma l’aereo della Presidenza del Consiglio che riporta Cecilia Sala in Italia. La giornalista, arrestata il 19 dicembre scorso a Teheran, è stata liberata grazie a una “intensa” operazione diplomatica e di intelligence, come confermato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani alla Camera dei Deputati.
La reporter 29enne era stata presa in custodia dalle autorità iraniane lo scorso 19 dicembre, pochi giorni dopo essere arrivata nel Paese con un visto giornalistico. L’ipotesi è che Teheran abbia trattenuto Sala per assicurarsi il rilascio di Mohammad Abedini, cittadino iraniano arrestato all’aeroporto di Milano-Malpensa tre giorni prima, il 16 dicembre, su mandato degli Stati Uniti.
Washington accusa il 38enne Abedini di aver fornito ai pasdaran la tecnologia utilizzati nel raid con droni del gennaio 2024 contro un avamposto statunitense in Giordania, costato la vita a tre soldati americani. L’uomo rimane al momento in custodia delle autorità italiane ma, secondo alcune indiscrezioni, potrebbe essere scarcerato previa decisione del ministro della Giustizia Carlo Nordio. Secondo quanto rivela il Corriere della Sera, Sala sarebbe stata scarcerata dalla prigione di Evin a Teheran in cambio della garanzia che Abedini non sarà consegnato agli Stati Uniti. Formalmente, saranno i giudici della Corte d’Appello di Milano il 15 gennaio a decidere se concedergli gli arresti domiciliari, in attesa dei documenti per l’estradizione dagli Usa. La Procura generale ha già espresso parere contrario ai domiciliari; per questo potrebbe intervenire il ministro della Giustizia.
Sala è scesa sorridente dal Falcon che l’ha riportata in Italia ed è corsa ad abbracciare il compagno Daniele Raineri, anche lui giornalista, e i genitori Elisabetta Vernoni e Renato Sala. Poi l’incontro la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Adesso devi solo stare serena, non dire niente. Sono qui per ringraziarti e per dirti che sei stata forte” le ha detto Meloni. “Grazie”, le ha ha detto la giornalista, al che la presidente del Consiglio le ha risposto: “E figuriamoci”.
Sul lato americano, sono fonti vicine al prossimo segretario di Stato americano Marco Rubio a sostenere che Abedini sarà scarcerato e probabilmente rimpatriato in Iran. Resta incerto il ruolo quindi dell’amministrazione Biden; il presidente uscente da domani sarà a Roma, dove sarà subissato di domande sulla questione, come anche la premier Giorgia Meloni che terrà sempre giovedì mattina la sua conferenza stampa di fine anno, e che tre giorni fa si era recata a trovare Donald Trump a Mar-a-Lago in Florida, una visita a sorpresa che era stata interpretata come un tentativo diplomatico per la liberazione della giornalista.
“Grazie a un intenso lavoro sui canali diplomatici e di intelligence, la nostra connazionale è stata rilasciata dalle autorità iraniane e sta rientrando in Italia”, ha spiegato il comunicato di Palazzo Chigi. “Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, esprime gratitudine a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile il ritorno di Cecilia, permettendole di riabbracciare i suoi familiari e colleghi”. Meloni, viene spiegato, “ha informato personalmente i genitori della giornalista nel corso di una telefonata avvenuta pochi minuti fa”. «Io sono nata oggi». La madre, Elisabetta Vernoni, interpellata dalla stampa italiana, ha detto al Corriere che la giornalista prima di decollare da Teheran l’ha chiamata: “Mamma sto bene, sto tornando. Ti voglio bene”. Lei le ha risposto: “Ti vengo a prendere, Ceci”.