Gli avvocati di Donald Trump hanno chiesto al procuratore speciale Jack Smith di bloccare la pubblicazione del rapporto finale sulle indagini federali riguardanti l’ex presidente e il caso dei documenti classificati trovati nella sua residenza di Mar-a-Lago, sostenendo che il documento potrebbe violare i diritti costituzionali degli imputati.
Walt Nauta e Carlos De Oliveira, due stretti collaboratori di Trump accusati di averlo aiutato a conservare illegalmente documenti riservati nella sua residenza in Florida e di aver ostacolato la giustizia, hanno chiesto lunedì sera alla giudice Aileen Cannon di intervenire per impedire la pubblicazione del rapporto. I legali dei due affermano che Smith non abbia l’autorità per procedere, richiamandosi a una precedente decisione della stessa Cannon che aveva dichiarato illegittima la nomina del procuratore speciale.
La bozza del rapporto, secondo quanto dichiarato dagli avvocati di Trump, è stata esaminata tra il 3 e il 6 gennaio 2025 in condizioni di accesso limitato e sostengono che la bozza rappresenti una “narrazione unilaterale” volta a dimostrare la colpevolezza degli imputati, violando i principi fondamentali di equità processuale. Inoltre, criticano le redazioni presenti nel documento, che a loro dire sarebbero insufficienti per garantire un trattamento imparziale nei confronti di Nauta e De Oliveira.
“Il Rapporto finale promette di essere un rapporto unilaterale e distorto, che si basa quasi esclusivamente sulle prove presentate al Gran Giurì e soggette a tutte le protezioni richieste – e che sono note a Smith solo come risultato della sua nomina incostituzionale – al fine di servire un unico scopo: convincere l’opinione pubblica che tutte le persone accusate da Smith sono colpevoli dei crimini imputati”, hanno scritto i quattro avvocati.
Il procuratore generale Merrick Garland si è invece detto pronto a condividere il rapporto con il Congresso, previa apposizione di alcuni omissis. Ma la difesa teme che anche una versione parzialmente redatta possa compromettere la posizione degli imputati, dato che un ordine restrittivo impedisce loro di commentare pubblicamente le prove raccolte dall’accusa. E perciò ritengono che il rapporto rischi di trasformarsi in un “verdetto governativo” contro i loro assistiti.
La giudice Cannon aveva già archiviato il caso contro Trump e i suoi coimputati la scorsa estate, dichiarando incostituzionale la nomina di Smith. Il Dipartimento di Giustizia ha presentato ricorso, mentre il caso di Nauta e De Oliveira è stato trasferito all’ufficio del procuratore distrettuale della Florida meridionale. Trump, invece, è stato escluso dal procedimento su richiesta dei pubblici ministeri dopo la sua rielezione.
Gli avvocati di Nauta e De Oliveira sostengono che la pubblicazione del rapporto potrebbe influenzare irreparabilmente la percezione pubblica e pregiudicare il diritto a un processo equo. “Non possiamo confutare le accuse contenute nel rapporto, il che lo rende ancor più dannoso nei nostri confronti”, hanno dichiarato.