Si chiamava Matthew Livelsberger il conducente del Cybertruck Tesla esploso all’ingresso dell’hotel Trump di Las Vegas, nella giornata di Capodanno. Un episodio sul quale le autorità stanno indagando seguendo la pista del terrorismo. L’esplosione ha ferito sette persone. Poco prima, l’uomo a bordo si era autoinflitto un colpo di pistola.
Il 37enne, originario di Colorado Springs, era un veterano pluridecorato dell’esercito statunitense, affetto da disturbo post-traumatico da stress. Gli investigatori, sono riusciti ad accedere ad uno dei cellulari del membro dei berretti verdi, ritrovando due lettere con le quali aveva praticamente espresso l’intenzione di voler fare esplodere il veicolo all’esterno dell’hotel di Las Vegas.
Nei suoi scritti, Livelsberger definisce “debole” la leadership politica statunitense, ed afferma che le sue gesta fungeranno da “sveglia”. “Siamo gli Stati Uniti d’America, il miglior paese mai esistito, ma in questo momento siamo malati terminali e diretti verso il collasso”, aveva inoltre aggiunto il militare di Colorado Springs, “Questo non è stato un attacco terroristico. È stato un campanello d’allarme. Gli americani prestano attenzione solo agli spettacoli e alla violenza. Quale modo migliore per far passare il mio messaggio se non con una bravata con fuochi d’artificio ed esplosivi. Ho bisogno di purificare la mia mente dai fratelli che ho perso e di liberarmi dal peso delle vite che ho tolto”.
Queste ultime parole, in particolare, lasciano intendere come la carriera militare abbia segnato profondamente il 37enne, che negli anni ha vista tanta, troppa morte intorno a sé.
In passato, Livelsberger era stato dispiegato anche in Afghanistan, proprio come Shamsud-Din Jabbar, il 42enne texano che nella notte di Capodanno, ovvero poche ore prima dell’esplosione della vettura Tesla a Las Vegas, ha travolto con il suo pick up Ford la folla presente a Bourbon Street, uccidendo 15 innocenti e ferendo oltre 30 persone.
La sinistra coincidenza aveva fatto ipotizzare un collegamento tra i due attentati. Tuttavia, al momento le autorità hanno smentito tale ipotesi.
Livelsberger è stato identificato dagli investigatori nella giornata di giovedì, nonostante il suo corpo fosse gravemente ustionato, grazie ad alcuni tatuaggi ed al test del DNA. Era in congedo autorizzato dall’esercito quando ha noleggiato un Cybertruck e ha guidato dal Colorado a Las Vegas.
Le persone che hanno prestato servizio con lui durante i suoi quasi due decenni in uniforme, lo hanno descritto come un soldato devoto e patriottico, affermando che non era una persona violenta.
In uno degli scritti ritrovati dalla polizia, il 37enne ha espresso il suo sostegno a Donald Trump e agli alleati del presidente eletto, Elon Musk e Robert F. Kennedy Jr. Ha anche espresso disprezzo per le iniziative sulla diversità, l’equità e l’inclusione e per la disuguaglianza di reddito. Come confermato dal medico legale, l’uomo si è autoinflitto un colpo d’arma da fuoco, poco prima che il Cybertruck esplodesse.