Due settimane prima che la Corte Suprema ascolti le argomentazioni sul futuro di TikTok, il presidente eletto Donald Trump ha chiesto ai giudici di posticipare il termine del 19 gennaio entro il quale l’app deve essere venduta a un nuovo proprietario o verrà vietata negli Stati Uniti.
Il candidato scelto da Trump come procuratore legale generale, John Sauer, ha chiesto alla Corte di concedere una sospensione della scadenza in modo che il presidente entrante possa negoziare una soluzione in grado di salvare l’app e tutelare al contempo gli interessi e la sicurezza degli USA.
“Questa Corte dovrebbe essere profondamente preoccupata di stabilire un precedente che potrebbe creare una china scivolosa verso la censura governativa globale del discorso sui social media”, ha inoltre affermato il fedelissimo di Trump, “Il potere di un governo occidentale di vietare un’intera piattaforma di social media con più di 100 milioni di utenti, come minimo, dovrebbe essere considerato ed esercitato con la massima attenzione”.
La legge che ordina la vendita di TikTok era stata firmata ad aprile dal presidente Biden, per poi essere approvata dalla Corte d’Appello per il Circuito del Distretto di Columbia ad inizio dicembre.
La decisione potrebbe essere un colpo mortale per l’applicazione in uno dei suoi mercati più importanti. Sono oltre 170 milioni, infatti, gli americani che utilizzano quotidianamente il social. La legge impone a ByteDance di vendere l’app a una società non cinese entro il 19 gennaio, per motivi di sicurezza nazionale.
I funzionari statunitensi temono lo stretto legame tra l’azienda e Pechino, che potrebbe servirsi del social che mettere le mani sui dati personali di milioni di cittadini americani. Dal canto suo, la società ha escluso la possibilità di vendere il social, in quanto sarebbe una mossa che troverebbe l’opposizione dello stesso governo cinese.
Anche lo stesso Trump aveva inizialmente cercato di bandire TikTok durante il suo primo mandato alla Casa Bianca. Durante l’ultima campagna elettorale, però, il suo atteggiamento nei confronti del social network è cambiato radicalmente: il leader MAGA ha infatti ripetuto in più occasioni di voler “salvare” l’applicazione.