Negli Stati Uniti, diverse università di prestigio stanno aumentando gli aiuti finanziari per le famiglie a basso e medio reddito, cercano di attenuare l’impatto dell’aumento dei costi delle rette, ormai vicine ai 100.000 dollari annui.
A partire dal prossimo autunno infatti, il Massachusetts Institute of Technology MIT, garantirà l’istruzione gratuita agli studenti provenienti da nuclei con redditi inferiori a tale cifra, una misura adottata anche dal sistema universitario del Texas. Pure istituzioni come Michigan, Brandeis e Carnegie Mellon stanno rivedendo le loro politiche per ampliarne l’accesso. Altri atenei, come Pennsylvania e Harvard, hanno rimosso dal computo, per l’ottenimento delle agevolazioni, il valore delle abitazioni principali.
L’Università della Pennsylvania ha recentemente innalzato la soglia di reddito per l’accesso agli aiuti completi, passando da 140.000 a 200.000 dollari, una misura analoga a quella adottata dal MIT. Quest’ultimo ha dichiarato che circa l’80% delle famiglie statunitensi rientra nelle categorie di reddito idonee alle agevolazioni, permettendo così a molti giovani di frequentare il prestigioso istituto con costi annuali ridotti a circa 12.938 dollari, ben al di sotto degli 86.000 necessari senza interventi.
Brendan Williams, vicepresidente dell’organizzazione no-profit di supporto agli studenti uAspire, ha sottolineato come l’obiettivo delle istituzioni sia evitare che le alte quote scoraggino i ragazzi dal presentare domanda di ammissione.
Queste iniziative si collocano in un contesto di crescente pressione sul sistema educativo statunitense. Secondo i dati del National Student Clearinghouse Research Center, un’organizzazione educativa senza scopo di lucro, le iscrizioni universitarie sono calate del 5% rispetto all’anno precedente, un fenomeno attribuito anche ai problemi tecnici legati alla domanda per gli aiuti federali.
Mark Kantrowitz, esperto del settore, ha osservato che il crescente costo dell’istruzione colpisce un numero sempre maggiore di famiglie, trasformando una preoccupazione storicamente limitata ai redditi più bassi in un problema diffuso.