L’amministrazione Biden, ormai prossima a lasciare Washington, teme fortemente che l’Iran possa accelerare il processo della costruzione di un’arma nucleare. Lo ha affermato, nella giornata di ieri, il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, che ha inoltre spiegato di aver avvertito il team di transizione del presidente eletto Donald Trump.
Secondo le autorità statunitensi, Teheran avrebbe deciso di disporre di un’arma nucleare a causa delle condizioni di instabilità con le quali si è dovuta confrontare in Medio Oriente. Le recenti guerre nella regione, infatti, hanno indebolito notevolmente il Paese, in termini d’influenza e non solo, che ha perso alleati chiave come Hamas, Hezbollah ed il presidente siriano Assad.
Secondo la Casa Bianca, inoltre, gli attacchi missilistici israeliani contro le infrastrutture iraniane avrebbero ulteriormente limitato la forza della nazione. “Non c’è da stupirsi che ci siano voci che dicono: ‘Ehi, forse dobbiamo puntare all’arma nucleare proprio adesso…’. Forse dobbiamo rivedere la nostra dottrina nucleare’”, ha inoltre aggiunto il consigliere per la sicurezza nazionale.
L’Iran, dal canto suo, afferma che il suo programma nucleare è pacifico, ma ha ampliato l’arricchimento dell’uranio da quando Trump, durante il suo primo mandato presidenziale, si è tirato fuori da un accordo tra il Paese e le potenze mondiali, per frenare le ambizioni nucleari di Teheran.
Sullivan ha infine dichiarato che ora c’è un “rischio reale” secondo cui l’Iran possa rivedere le proprie posizioni: “Non vogliamo una bomba atomica. È un pericolo su cui stiamo cercando di essere vigili, ed è un rischio su cui sto personalmente informando il team di transizione”.
Secondo il Wall Street Journal, Trump, che prenderà possesso della Casa Bianca il 20 gennaio, starebbe valutando la possibilità di dare il via ad una serie di attacchi aerei contro le infrastrutture nucleari iraniane, intensificando al contempo le sanzioni sull’industria petrolifera di Teheran.